Anonimo fiorentino, Citta ideale. (1480-84 circa), Walters Art Museum, Baltimora.
Nel Rinascimento la città viene concepita come l'ambiente ideale della vita dell'uomo. Luogo di convivenza civile, armonia e bene comune. Per questo il tema della città è alcentro degli interessi dei maggiori teorici e artisti del XV e XVI secolo.
Nel Rinascimento con il formarsi delle signorie in Italia una particolare attenzione da parte degli umanisti si concentra sulla forma della città. La città doveva rispecchiare l'ideale politico delle signorie e garantire convivenza civile, armonia e bene comune. L'autonomia della città e il benessere dei cittadini garantiva un miglior controllo, poneva le condizioni per un miglior governo e la solidità della signoria. Doveva rispondere alle esigenze di una collettività che, rispetto al medioevo stava cambiando, orientandosi verso una nuova mentalità, nuove prospettive e nuovi stili di vita. La città doveva essere riprogettata secondo un modello ideale umanistico: quindi nasce il pensiero di una città fatta per l'uomo, a misura d'uomo, rispondente in ogni aspetto alle sue esigenze di vita.
L’ideale della città a misura d'uomo, basata su criteri razionali e geometrici è uno dei temi centrali del Rinascimento si è formato attraverso gli studi prospettici e urbanistici riportati dai trattatisti quattrocenteschi, soprattutto Leon Battista Alberti. E' soprattutto dalle riflessioni riportate da Alberti, grande intellettuale umanista e architetto di primo livello, che nasce l'idea che la forma della città, con le sue strade, i suoi spazi e le sue costruzioni deve riflettere l'ordine politico, la potenza della signoria e le virtù civili della comunità.
Leon Battista Alberti. De re Aedificatoria. 1451. Frontespizio
Nei dieci libri del De re Aedificatoria, iniziato intorno al 1450, ma al quale l'Alberti lavorò per tutta la vita con aggiunte e ridefinizioni, Alberti afferma che la città deve essere innanzi tutto un insieme organico, armonioso e funzionale. Devono essere garantiti spazi per le funzioni pubbliche, civili e sacre, produttive e residenziali, ma anche quelli per lo svago, per il piacere e per la vita sociale.
Alberti indica alcuni principi fondamentali a cui la città deve conformarsi:
Palmanova. Veduta aerea
Alberti nel suo libro propone una vera e propria pianificazione urbanistica, anticipando i tempi moderni: progetti simili furono attuati non prima del XVII e XVIII secolo.
Nel Rinascimento non mancano esempi di applicazione delle regole albertiane, ma le diverse realizzazioni urbanistiche, come ad esempio Pienza, Ferrara, Mantova, Urbino, hanno dovuto adattarsi ad un tessuto urbano preesistente o piegarsi a precise esigenze sia di carattere pratico che di tipo rappresentativo e politico. Ogni città nel Rinascimento era sede e immagine di una signoria e di un potere accentrato, sottoposto alla figura di un signore che è anche committente e mecenate che spesso stabilisce la di definizione e il nuovo assetto della città.
Bernardo Rossellino. Pienza. Piazza Pio II con il Duomo e Palazzo Piccolomini.
Esemplari sono il caso dell’Addizione erculea a Ferrara, voluta da Ercole I d’Este; la creazione del Palazzo Ducale di Urbino con l’integrazione tra palazzo e città voluta da Federico da Montefeltro; la piazza di Pienza, voluta dal papa Pio ii Piccolomini.
Nel primo caso si trattava di allargare il centro di Ferrara e rinforzare il sistema difensivo delle mura di cinta, garantendo anche rapidi spostamenti tra le sedi estensi del palazzo e del castello per mezzo di nuovi assi viari rettilinei.
Ferrara. Palazzo dei diamanti e quadrivio dell'Addizione erculea.
Ad Urbino invece la ricostruzione e ampliamento del palazzo doveva da un lato diventare una residenza signorile rinascimentale e dall’altro essere un organismo di controllo del territorio con accessi e vie di fuga funzionali ed efficienti.
A Pienza Bernardo Rossellino rinnovò il centro del vecchio borgo di Corsignano ponendo la cattedrale e gli edifici principali secondo una precisa logica prospettica.
A. Cocchi
Le città del Rinascimento.
Mappa sintetica sull'urbanistica e la città ideale nel Rinascimento. Caratteristiche, funzioni e soluzioni. Autore: A. Cocchi
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Nel Rinascimento l'ambiente urbano è concepito come luogo ideale in cui si realizza un armonico rapporto tra uomo e spazio. A questi ideali si conformano i progetti urbanistici di Ferrara, Urbino e Pienza. La Mappa concettuale di Geometrie fluide spiega in modo chiarro le caratteritiche e gli esempi più importanti della città ideale del Rinascimento.
Leon Battista Alberti.
Mappa sintetica con cenni sulla vita e sintesi sulle opere principali. Autore: A. Cocchi
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Sull'opera di Leon Battista Alberti, artista e intellettuale tra i più completi del Rinascimento, la mappa concettuale proposta da Geometrie fluide offre una sintesi chiara e completa. Gli esempi dei monumenti principali sono accompagnati da immagini e brevi spiegazioni.
Il palazzo signorile nel '400.
Mappa concettuale con caratteristiche, esempi e funzioni sul Palazzo signorile nel '400.
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Nel XV secolo, grazie all'opera di Leon Battista Alberti e Michelozzo Michelozzi si definisce la tipologia del palazzo signorile. La mappa concettuale di Geometrie fluide spiega in modo chiaro e sintetico le caratteristiche, le funzioni e le esigenze a cui doveva rispondere la dimora dei signori rinascimentali. Gli esempi e lo schema ordinato permettono di imparare senza fatica.
L. H. Heidenreich. Il primo Rinascimento. Arte italiana 1400-1460. Bur Arte editrice, Milano 1979
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