Veduta del Duomo Nuovo di Brescia dal Castello. Foto di Pedritosway e un altro autore - Template:Andrea Bonassi
Dai resti del Foro romano alle magnifiche testimonianze medievali e rinascimentali fino all'arte barocca Brescia è una città ricca di monumenti e opere d'arte uniche al mondo.
Secondo le ricerche archeologiche, la città di Brescia è sorta ai piedi del monte Cidnèo grazie ad un primo stanziamento risalente al VI-V secolo a. C. nel quale si stabilirono alcune genti italiche, forse i Liguri. Ma tra il III e il II secolo a. C. l'antica località era già divenuta la Brixia romana, di cui si conservano ancora gli imponenti resti originali nell'area del Foro.
In età cristiana, nel V secolo Brixia entrò nella diocesi di Milano e vennero costruite le due cattedrali di San Pietro de Dom e Santa Maria Maggiore, insieme al Battistero di San Giovanni.
Nel periodo delle dominazioni barbariche Brescia divenne sede del ducato longobardo ed ai legami con l'aristocrazia longobarda si deve la costruzione dei conventi di San Salvatore e San Faustino, importanti centri religiosi ma anche centri di cultura e di potere. La loro rilevanza perdurò anche nei secoli XVIII e IX con la dominazione dei Franchi e con la solida presenza del potere vescovile, testimoniato soprattutto dagli affreschi e dagli stucchi della Basilica di San Salvatore.
Santa Maria in Solario. Aula superiore della chiesa. VIII sec. Brescia.
Con l'XI e XII secolo in età comunale la città registrò l'aumento degli abitanti parallelamente alla crescita economica, si dotò di mura e porte urbane che arrivarono a triplicare l'area abitata rispetto a quella della fondazione romana. Il centro storico di Brescia porta molti segni del periodo comunale attraverso i numerosi monumenti romanici. A questo momento appartiene la Chiesa di Santa Maria in Solario, con i suoi splendidi affreschi, nel Complesso di San Salvatore.
Nel XIII secolo venne costruito il Broletto, ma la città venne occupata da signorie esterne: dapprima Ezzelino da Romano, poi Oberto Pallavicino, seguito dal vescovo Berardo maggi dominarono sulla città fino all'inizio del XIV secolo. Le signorie più importati furono quelle degli Scaligeri di Verona e dei Visconti di Milano.A questa fase storica corrisponde la ricostruzione delle mura della cittadella, con il raccordo tra il Castello e il Forte della Gazzetta.
Nel 1404 con la signoria del romagnolo Pandolfo III Malatesta, la città conobbe un vero momento di rigoglio culturale che perdurò per tutto il Rinascimento. Già il Malatesta aveva ospitato presso la sua corte musicisti e pittori di fama, tra cui Gentile da Fabriano.
Nel 1428 Brescia passò sotto l'egemonia di Venezia e la vita culturale ed artistica risentirono dell'influenza della Serenissima. Nel Rinascimento Brescia ospitò un'importante scuola pittorica di cui facevano parte il Foppa, il Romanino, il Moretto e altri artisti locali. Il rifiorire economico con il nuovo sviluppo demografico avvenuti tra la seconda metà del Quattrocento e tutto il Cinquecento si tradussero anche nella ridefinizione urbanistica. Ci furono interventi di ampio respiro come quello del 1451 in cui venne ridisegnato il centro politico della città, il rinnovamento degli edifici di carattere civile e religioso e la ricostruzione delle mura del 1516 con la quale Brescia assunse l'aspetto di città-fortezza. La città si arricchì di opere d'arte anche grazie alla presenza di artisti famosi come Carpaccio, Tiziano e Veronese.
Nel periodo successivo la città conobbe una nuova trasformazione artistica con il Barocco: sorsero edifici religiosi e privati con decorazioni, dipinti e affreschi che impreziosirono saloni e ambienti interni. Al '600 appartengono alcuni edifici emblematici della vita culturale e sociale di Brescia: Il Duomo Nuovo, la Loggia, il Teatro e la Biblioteca. Tra Sei e Settecento lavorarono a Brescia architetti di primo livello come Filippo Juvarra, Luigi Vanvitelli e Giuseppe Piermarini.
A.Cocchi
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