Jacobello da Bonomo.Polittico con la Vergine in trono e santi. 1385.
Tempera su tela gessata su tavola. cm. 247X255 Museo Storico Archeologico di Santarcangelo
Santarcangelo di Romagna mantiene l’antica urbanistica medievale, con il castello e il borgo, e offre numerose testimonianze artistiche dal medioevo all’Ottocento.
Per chi ha intenzione di trascorrere qualche giorno di vacanza sulle coste romagnole e preferisce alternare alle giornate sulla spiaggia anche qualche escursione nell’entroterra, una delle località più gradevoli è Santarcangelo, che mantiene l’antica urbanistica medievale, con il castello e il borgo, e offre numerose testimonianze artistiche dal medioevo all’Ottocento. Tra le opere più pregiate il Polittico di Jacobello di Bonomo, capolavoro di stile tardogotico
Molto suggestive sono le grotte scavate nella pietra arenaria su cui sorge la città.
La Rocca di Santarcangelo di Romagna
Per le visite alle grotte e altre informazioni turistiche: Ufficio IAT-Pro Loco via Cesare Battisti 5, 47822 Santarcangelo di Romagna (FC) http://www.iatsantarcangelo.com tel 0541/624270
Fondata in epoca romana con il nome di “Pagus Acervolanus”, fra il corso dei fiumi Uso e Marecchia, Santarcangelo si sviluppa nell’area attorno alla pieve di S. Michele Arcangelo, l’edificio più antico della città. E proprio all’Arcangelo Michele il villaggio deve il suo attuale nome e, per distinguersi da altre località che portano la stessa denominazione, si scrive per intero.
San Michele Arcangelo. Collegiata della Madonna del Rosario. Santarcangelo.
Le prime invasioni barbariche hanno provocato lo spostarsi dell’insediamento abitativo sul Monte Giove. Peculiarità dell’altura tufacea di Monte Giove sono le sue grotte sotterranee, alle quali sono state attribuite le più disparate identità: catacombe cristiane, sepolcreti etruschi, mitrei, depositi di derrate e munizioni, rifugi bellici… Varie, e spesso fantasiose, sono le ipotesi avanzate…
Veduta di Santarcangelo di Romagna
Nel corso dell’XI secolo il colle, soggetto al vescovo di Rimini, viene fortificato con la costruzione di un Castello, mura e stecconate. Passato sotto il controllo del vicino comune di Rimini, Santarcangelo entra nella sfera di influenza dei Malatesta: nel 1288 Gianciotto Malatesta occupa la Rocca e proprio la sua presenza ha accreditato l’ipotesi che l’uccisione dei 2 celebri amanti Paolo e Francesca sia avvenuta nel castello di Santarcangelo…
Tutta la parte alta della città, con la sua struttura caratterizzata dalle contrade di impianto medievale, la Rocca Malatestiana (visitabile il primo Sabato di ogni mese), la Piazzetta delle Monache e la adiacente Porta Cervese è inglobata nella seconda cerchia muraria fatta erigere nella ‘400 da Sigismondo Malatesta (i mattoni della costruzione furono ottenuti abbattendo il mastio).
Sigismondo Pandolfo Malatesta, detto il lupo di Rimini (Rimini, 19 Giugno 1417 – Rimini, 7 Ottobre 1468), figlio di Pandolfo III Malatesta e dell’amante Antonia da Barignano, fu signore di Rimini e Fano dal 1482, mentre suo fratello Domenico Malatesta lo fu di Cesena.
C. Arfilli, J. Harvey, T. Manzo, N. Rossi.