Forlimpopoli. Arte e monumenti

Rocca Albornoz. ForlimpopoliRocca Albornoz. Forlimpopoli. Foto di A. Cocchi

 

I monumenti e i ritrovamenti archeologici di Forlimpopoli ci raccontano le vicende di una città che ha attraversato i secoli da tempi antichissimi. Ogni momento ha lasciato a questa città testimonianze storiche e opere d'arte importanti.

Forlimpopoli e i suoi monumenti

 

La cittadina di Forlimpopoli si trova in Emilia Romagna, ed è situata lungo la via Emilia, fra le due città di Forlì e Cesena.
Le origini della città sono antichissime, poiché i reperti archeologici oggi esposti nel locale Museo Civico Archeologico provengono da insediamenti preistorici di epoca paleolitica e neolitica, e testimoniano la presenza di villaggi particolarmente attivi nella produzione di oggetti litici, in osso, in bronzo e in ceramica.

 

Museo Archeologico di Forlimpopoli. Veduta della galleria.



Un altro periodo importante e ben documentato nello stesso museo è l'epoca romana, in particolare nei periodi Repubblicano e del primo Impero. Pregiati mosaici pavimentali, sculture, ceramiche, bronzi, ornamenti personali, oggetti d'uso e lapidi offrono un panorama ricco e articolato della vita di questa città in età classica. Si tramanda infatti, che la città di Forlimpopoli, quando era sotto i romani, avesse una pianta a forma quadrata, nella quale si entrava da quattro porte orientate e la via principale, il cardo, era corrispondente alla via Emilia.

I reperti dell'età alto medievale sono più rari per via delle distruzioni subite dall'abitato con le invasioni barbariche. Ma gli scavi effettuati negli anni '80 hanno riportato alla luce i resti di una necropoli alto-medievale. Oltre ad alcuni tratti murari dell'abside dell'antica cattedrale romanica, poi inglobata nella Rocca Albornoziana, la testimonianza più interessante dell'epoca medioevale è la Collegiata di San Rufillo, esistente fin dal V secolo, più volte ricostruita fino alle forme attuali.

 

Monumento funerario a Brunoro I Zampeschi. sec. XVI Pietra d'Istria. San Rufillo. Forlimpopoli.

 


Sulla facciata si possono ammirare i due monumenti funerari in pietra d'Istria, di Brunoro I e Brunoro II Zampeschi, mentre all'interno sono conservati pregevoli dipinti rinascimentali di Luca Longhi e di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio.

 

Luca Longhi. Madonna col Bambino e i santi Valeriano e Lucia. 1528.
Olio su tela. cm. 230x180. Forlimpopoli, Chiesa di San Ruffillo.

 



La già menzionata Rocca è il monumento più imponente della città, la sua costruzione è legata ad un evento particolarmente drammatico, poiché è avvenuta dopo la totale distruzione di Forlimpopoli città da parte dello spietato Cardinale Albornoz, che a partire dal 1360-61 ha riutilizzato le macerie del preesistente borgo medievale. Al suo interno sono ospitati il Municipio, il Museo Civico Archeologico, il Teatro Verdi, e la corte è spesso utilizzata per spettacoli pubblici. Insieme alla Rocca, l'Albornoz ha fatto costruire anche le mura, visibili in alcuni tratti in via De Gasperi e sulla Circonvallazione Emilia.

 


Teatro Comunale di Forlimpopoli. Veduta dell'interno con le gallerie.

 

Dell'Oratorio di Santa Maria, risalente al primo quarto del XV secolo, è visibile solo la parte inferiore della facciata, con il portale ogivale che conserva ancora le originali decorazioni in cotto. Sempre quattrocenteschi sono i frammenti di un affresco raffigurante la Madonna col bambino e San Giovanni Battista visibili nella chiesa di San Pietro.

 

Altare Maggiore. Santa Maria dei Servi. Forlimpopoli.


In pieno Rinascimento è avvenuta la prima costruzione (tra il 1489 e il 1525 ca.) del complesso di Santa Maria dei Servi, formato da chiesa e convento. Di questi, la chiesa è stata poi interamente trasformata nel '700, su disegno di padre Piriteo Sacchi e sotto la direzione di Gioan Bizzarri di Forlì, mentre dell'antico convento rimangono solo alcune tracce del chiostro. All'interno della Chiesa dei Servi si può ammirare la splendida Annunciazione di Marco Palmezzano del 1533.

 

Altre importanti testimonianze storiche si trovano nelle principali piazze di Forlimpopoli. Piazza Garibaldi ospita l'antico Palazzo della Torre, di origini trecentesche e successivamente modificato,  Piazza Pompilio, antica sede del Foro Annonario, dove è presente un portico ottocentesco.  Piazza Trieste rientra negli interventi urbanistici ottocenteschi che hanno dato alla città un aspetto così caratteristico.

A. Cocchi

 

 

 

La riqualificazione di piazza Garibaldi

Posted by: geometriefluide on: novembre 24, 2009

 

 


Due vedute della Rocca e di piazza Garibaldi

 

 

Alla collaborazione fra due studi di architettura: Rudi Ulivi Architetto ed Officina dell'Architettura,si deve il progetto di riqualificazione diPiazza Garibaldi Forlimpopoli. La piazza rappresenta un importante sito storico, su di essa si affaccia la trecentesca Rocca Albornoziana e rappresenta il punto di incontro degli antichi assi viari romani (oggi via Saffi e via Costa). Negli ultimi tempi aveva perso il suo ruolo centrale e subito un certo degrado, sia per la presenza di fabbricati che ne nascondevano le forme e sia per la riduzione del piazzale a parcheggio di autoveicoli. Il progetto ha riportato Piazza Garibaldi ad un armonioso inserimento nel contesto urbanistico, in una visione più ampia e aperta, mettendo in risalto la Rocca, e l'orientamento della piazza rispetto alle strade. 

 

A. Cocchi

 

Bibliografia e sitografia

 

AA.VV. La rocca di Forlimpopoli, Comune di Forlimpopoli, 1990
T. Aldini. La Chiesa Collegiata di San Rufillo in Forlimpopoli. Nuova Tipografia. Forlimpopoli 1989
A. Aramini. Storie forlimpopolesi. Storia di Forlimpopoli raccontata ai ragazzi. Circolo culturale "Il dibattito". 1990
S.E. Salvatore Baldassarri. Il ritorno di San Rufillo. Soc. Tip. Forlivese. 1966

 

 
Approfondimenti
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