Longiano. Arte e monumenti


Veduta di Longiano. Foto di  Marco Musmeci

 

Longiano è uno dei borghi italiani che si distinguono per la qualità del vivere, dell’accoglienza e dell’offerta culturale. Dominata dal suo antico Castello Malatestiano, Longiano è anche un centro artistico, con le sue collezioni d'arte antica e moderna, i suoi monumenti e il suo delizioso Teatro.

Caratteristiche generali

 

Longiano è un tranquillo borgo sulle prime colline romagnole, dominato da un castello, e con un teatro che è un piccolo gioiello. Esso è un Comune premiato nel 2005 dal Touring Club della bandiera arancione, un grande  premio riservato ai borghi e ai Comuni che si distinguono per la qualità del vivere, dell’accoglienza e dell’offerta culturale. Già nel 1992 aveva ottenuto il riconoscimento di “villaggio ideale” conferito dalla comunità Europa e dalla rivista Airone per le sue grandi qualità. Nel 2002 è stato conferito il titolo di “Città” dal Presidente della Repubblica.

 

 


Cenni storici e monumenti



I documenti d’archivio citano un castrum a partire dal 1059, anche se probabilmente gli abitanti della pianura si rifugiarono su questa collina molto prima di quella data, per sfuggire alle invasioni barbariche. Per la sua strategica posizione, a metà strada tra Rimini e Cesena, Longiano fu contesa dai signori locali di entrambe le città. Legatasi a Rimini, venne distrutta una prima volta dai Cesenati nel 1198 e, successivamente, nel 1297. Le mura vennero rinforzate in seguito al secondo rovinoso assalto e oggi, nelle mura che circondano le  fortificazioni del castello, si possono individuare i segni delle ricostruzioni.

Conquistata dai Malatesta, ebbe come primo signore Gianciotto, tristemente noto come marito e assassino di Francesca da Rimini e del proprio fratello Paolo il Bello. Longiano diede asilo ad uno dei più importanti personaggi di questa dinastia di bellicosi ma anche illuminati  signori: Carlo Malatesta, che morì nel castello longianese nel 1429.

Il Papato concesse poi la cittadina in feudo perpetuo ai Rangoni di Modena: in una lapide del castello è ancora leggibile il nome del nobile casato. Seguendo la sorte della maggior parte dei piccoli paesi vicini, Longiano venne nel Cinquecento conquistata dalla Chiesa, sotto il cui dominio rimase, con le brevi parentesi della conquista veneziana e di quella napoleonica, fino all’Unità d’Italia.

Tra Settecento e Ottocento il paese venne abbellito con chiese e palazzi e, nel 1870, con l’inaugurazione del Teatro Petrella. Nel 1777 il paese viene separato dalla Diocesi di Rimini ed aggregato a quella di Cesena. Nel 1790  subisce la sorte di tutta la Romagna, cadendo sotto la sovranità di Napoleone Buonaparte fino al 1814. Anche Longiano attraversa le vicende belliche legate ai moti risorgimentali: un cippo ricorda lo storico passaggio di Garibaldi che,  in fuga da Roma,  fu aiutato da alcuni Longianesi a raggiungere il mare di Cesenatico.
 

Gli anni della Seconda Guerra Mondiale hanno creato gravissimi danni a Longiano che fu caposaldo della Linea gotica, distruggendo una buona parte del borgo, successivamente ricostruito. Di quel periodo restano tracce nel rifugio bellico antiaereo che attraversa ancora oggi la collina, proprio sotto il castello. In una delle tante nicchie all’interno di questo sono conservati protetti da una inferriata molti resti di bombe e altri oggetti come elmetti, taniche di benzina e proiettili.

 

Longiano oggi

 

Oggi durante il periodo natalizi il rifugio diventa sede di uno dei tanti presepi veramente suggestivi seminati per tutto il paese che possono essere trovati grazie a un semplice percorso. A partire dagli anni Novanta Longiano si è fatta notare per importanti investimenti nel settore culturale e in quello del turismo: nel 1986 è stato riaperto il Teatro Petrella, dopo anni di abbandono, sono state ristrutturate le chiese del borgo e l’ex Convento dei Gerolomini, che è oggi sede di importanti istituzioni culturali. Entro le mura si trova il Museo del Territorio, creato nel 1987,contiene,oltre a strumenti e suppellettili,una raccolta fotografica dei mestieri tradizionali e dei castelli malatestiani. Il Museo italiano della Ghisa, inaugurato nel 1998 nell’ex Oratorio di Santa Maria delle Lacrime, unisce la conservazione di testimonianze dell’arredo urbano di due secoli. Ai piedi del castello,la chiesa di San Giuseppe Nuovo (progettata da Pier Maria Angeloni o Giovanni Masi nel 1703) ospita oltre a notevoli opere pittoriche e plastiche il Museo di Arte Sacra. Il Santuario del S.S. Crocifisso custodisce il dipinto del XIII secolo al quale è attribuito il prodigi nel 1403 di una vitella inginocchiatasi davanti all’immagine sacra. Il Centro Culturale di san Girolamo comprende la biblioteca storica e moderna ed è sede di attività culturali e ricreative.


M. Fusai

 

Bibliografia 

 

Longiano in: Enciclopedia Encarta
I castelli dell’Emilia Romagna autore: Paolo Cortesi casa editrice:newton compton editori
Longiano: benvenuti nell’antica valle dei ciliegi autore:Giorgio Buda,Corrado Landi,Viterbo Fotocine casa editrice: Tipolito la pieve
Longiano 1920-1946, Ennio Lazzarini, Ed. Il Ponte Vecchio (1995) ok
Memorie istoriche di Longiano (rist. anast. 1829), Giovanni Turchi, Ed. Ghigi ok
Longiano. Memorie storico-monografiche dal 1859 al 1893 (rist. anast. 1894), Ettore Turchi, Ed. Ghigi ok
Memorie cronologiche di Longiano, Adamo Brigidi, Ed. Ghigi Longiano
Quei giorni... Tra storia e memoria. Longiano 1944-1948, Guido Pedrelli, Ed. Il Ponte
Giorgio Cricco Francesco Paolo Di Teodoro Itinerario nell’arte versione gialla volume 2 Dall’arte paleocristiana a Giotto, Zanichelli 2006
Artestudio Roberto Bigano Laura Mattirolo,2005 Petrini
L’Emilia-Romagna Italo Zaina La scuola editrice 1963
Emilia Romagna L. Aimonetto Lattes 1966
Educazione Artistica per la scuola media Maria Carla Prette 1989 Giunti Marzocco

www.comune.longiano.fc.it
www.fondazionetitobalestra.org
 www.romagnamia.com
 www.appenninoromagnolo.it

 

 

 
Approfondimenti
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