Guido Cagnacci

La pittura di Cagnacci si esprime con un naturalismo sensuale e raffinato, calato in una dimensione profondamente umana. 

 

Guido Cagnacci. La morte di Cleopatra. 1658.  Olio su tela.  153 × 168,5 cm. Vienna, Kunsthistorisches Museum
Guido Cagnacci. La morte di Cleopatra. 1658.  Olio su tela.  153 × 168,5 cm. Vienna, Kunsthistorisches Museum 

Guido Cagnacci, pittore seicentesco, nacque a Santarcangelo nel 1601 da una famiglia di mercanti, compì studi pittorici a Bologna e a Roma, grandi capitali dell’arte europea. Ebbe numerose commissioni dalle principali chiese di Rimini, grazie all’indiscusso fascino delle sue opere, intrise di un abile utilizzo delle luci e delle ombre che si fondono con il sentimento dato dalle chiare espressioni dei soggetti. Come qualcuno lo definì, egli fu “pittore di felice ingegno, ma d’infelice fortuna” infatti, per via delle sue chiacchierate e poco consone alla morale ecclesiastica, storie d’amore, fu allontanato dall’ambito clericale del riminese. E poiché proseguivano pettegolezzi e maldicenze nei suoi riguardi, dapprima si trasferì a Forlì, poi a Faenza, Bologna ed infine, sotto falso nome, a Venezia, dove risedette per una decina d’anni. Qui abbandonò definitivamente le committenze di tipo prettamente religioso e si dedicò alla realizzazione di opere raffiguranti per lo più donne in abiti succinti. Nonostante tutto, la fama raggiunta dall’artista, portò l’imperatore Leopoldo I ad ospitarlo presso la sua corte a Vienna, ivi morì nel 1663, pochi anni dopo il suo arrivo.

C. Arfilli;
J. Harvey;
T. Manzo;
N. Rossi.

   
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