Della Robbia Luca

Luca della Robbia. Cantoria. 1431-38. Museo dell'Opera del Duomo. Firenze
Luca della Robbia. Cantoria. 1431-38. Museo dell'Opera del Duomo. Firenze

 

Luca della Robbia è uno dei più raffinati e originale scultori del Rinascimento. Con le sue straordinarie opere fondò una bottega famigliare che ebbe un successo incontrastato, trasmettendo i  segreti della sua arte per diverse generazioni.

 

 

Indice dei contenuti
Mappe concettuali (.pdf) / Riassunti / Materiale didattico

Cenni biografici e attività artistica

 

Uno dei più originali interpreti della cultura rinascimentale, Luca della Robbia, è un artista fiorentino la cui fama è dovuta non solo alla sua rinomata e attivissima bottega, ma anche perché è stato l'iniziatore della raffinata produzione delle terracotte invetriate.

Luca è anche il primo componente di una famiglia di scultori e ceramisti rinascimentali, attivi tra il XV e XVI secolo e autori di numerosi capolavori.
Le notizie che riguardano la sua biografia e formazione sono molto scarse, ma sembra che l'artista abbia trascorso tutta la sua vita a Firenze, tranne un breve soggiorno a Roma, dove sembra che si sia recato per studiare le opere dell'antichità.
Nel 1399 o nel 1400, Luca nasce a Firenze, terzogenito di Simone di Marco Vanni e Margherita.  Per molto tempo gli studiosi hanno ritenuto che Luca fosse un allievo di Lorenzo Ghiberti, poiché nel 1427 risulta, insieme a Donatello, tra i collaboratori del Ghiberti per la realizzazione della Porta del Paradiso, nel Battistero fiorentino. Allo stesso anno risale anche la sua immatricolazione all'Arte della Lana, insieme ai suoi fratelli, Marco e Giovanni. In base a studi più recenti, sembra che invece Luca Dellla Robbia sia stato uno degli allievi dello scultore Nanni di Banco. Questa seconda ipotesi è basata soprattutto sulla forte vicinanza stilistica tra la sua opera giovanile e quella dell'altro maestro fiorentino. Un'altra importante considerazione su cui si basa questa tesi è che negli anni trenta del Quattrocento Nanni di Banco era il capomastro della Cattedrale di Firenze, e ciò può giustificare il prestigioso incarico ricevuto nel 1431 dal giovane e ancora sconosciuto Luca per l'esecuzione di una delle due cantorie di Santa Maria del Fiore. L'altra Cantoria fu affidata a Donatello.
Alcune fonti storiche riportano anche i rapporti di amicizia che legavano Luca con Filippo Brunelleschi e Donatello. Sembra che i tre giovani artisti frequentassero il colto umanista Niccolò Niccoli, attento collezionista di antichità e preziosi oggetti orientali, disponibile ad accogliere, consigliare e incoraggiare gli artisti. Inoltre Brunelleschi chiamò Luca in tutti i cantieri da lui diretti, per eseguire le decorazioni scultoree.
L'iscrizione di Luca, nel 1432, all'arte dei maestri della pietra e del legname, sancisce il suo riconoscimento professionale come scultore.
Alla Cantoria seguiranno altre importanti commissioni, come il completamento della decorazione scultorea del Campanile di Giotto, al quale lavorò tra il 1437 e il 1439, la Porta in bronzo della Sagrestia Nuova del Duomo, realizzata tra il 1445 e il '69.
Nel 1446, insieme al fratello Marco, acquista una casa in via Guelfa, che diverrà la sede della bottega robbia per oltre un secolo. In quegli anni Luca portò avanti la sperimentazione della terracotta invetriata. Si trattava di una nuova lavorazione ceramica: un rivestimento a base di stagno che trasformava la terracotta in un materiale di sorprendente lucentezza e solidità, particolarmente adatta per la realizzazione di statue e rilievi. Gli esperimenti proseguono anche con la realizzazione della policromia, e Luca raggiunge ben presto risultati di grande raffinatezza. L'invenzione della ceramica invetriata, oltre a favorire il raggiungimento di altissimi risultati espressivi, permise anche un forte incremento produttivo. Luca si fece quindi promotore di una fiorente e organizzata bottega che si trasmise da una generazione all'altra. Nel 1448 morì il fratello Marco, e Luca adottò i sei nipoti, che già vivevano con lui, provvedendo alla loro formazione e trasmettendo a loro gli insegnamenti della sua arte. Le cosiddette "Robbiane" ebbero larga diffusione, non solo a Firenze, ma in una larga area del territorio Toscano.
Intanto Luca esegue altri capolavori come Il Monumento a Benozzo Federighi, in SantaTrinita a Firenze e i rilievi incompiuti con la Liberazione di San Pietro e il Martirio di San Pietro, ora nel Museo Nazionale di Firenze. Tra le opere in terracotta invetriata eseguite da Luca, si possono ricordare la celebre Madonna del roseto, conservata al Bargello, il Tabernacolo della chiesa fiorentina di Santa Maria Nuova, la lunetta con l'Ascensione, ora al Duomo di Firenze.

Luca Della Robbia morì nel 1482 a Firenze, la sua attività venne proseguita dai suoi nipoti e da alcuni dei loro figli.

A. Cocchi

 

 

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Bibliografia

 

G. Cricco, F. Di Teodoro, Itinerario nell’arte, vol. 2, Zanichelli Bologna 2004
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E. Forssman. Dorico, ionico, corinzio nell'architettura del Rinascimento. Editori Laterza, Bari 1988
L. H. Heydenreich Il Primo Rinascimento. Arte italiana 1400-1460. Rizzoli Editore, Milano 1979
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P. Adorno, A. Mastrangelo Arte. Correnti e artisti vol.II
F. Negri Arnoldi Storia dell'arte vol III
E. Bernini, R. Rota Eikon guida alla storia dell'arte. Vol. 2 Dal Quattrocento al Seicento. Editori Laterza, Bari 2006

 

 

 
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