Mausoleo di Galla Placidia.

Mausoleo di Galla Placidia V. secolo. Veduta della cupola con i mosaici dall'interno. Ravenna
Mausoleo di Galla Placidia V. secolo. Veduta della cupola con i mosaici dall'interno. Ravenna.
Foto di Incola 

 

Nel Mausoleo di Galla Placidia, capolavoro dell'arte bizantina, la luce e il colore dei mosaici sembrano smaterializzate le forme architettoniche, creando una dimensione sospesa e irreale. E' la rappresentazione dello spazio soprannaturale in cui lo spettatore viene emozionalmente coinvolto.

Il monumento funerario di Galla Placidia.

 

Il Mausoleo di Galla Placidia è uno dei più antichi monumenti bizantini ravennati, per la sua straordinaria importanza artistica e storica è stato riconosciuto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità.
La costruzione risale alla prima metà del V secolo (è circa un secolo più antica di San Vitale), è stata voluta da Galla Placidia nel 425-26 ed era collegata all'antica Basilica di Santa Croce, oggi scomparsa. Aveva una funzione funeraria: il termine 'mausoleo' indica infatti una tomba monumentale e secondo la tradizione doveva contenere le spoglie di Galla Placidia, alcuni studiosi però pensano che poteva contenere i sepolcri di alcuni martiri. La sovrana comunque non fu mai sepolta a Ravenna, la sua tomba si trova a Roma, nel Mausoleo Onoriano.

 

Architettura


La pianta della costruzione è a croce greca, anche se il corpo, leggermente più lungo dei bracci, fa somigliare la forma a una croce latina. La pianta centrale e la croce sono le forme che nello stile Bizantino e Paleocristiano vengono scelte per i mausolei. Il loro significato simbolico si ricollega  a precisi valori religiosi e in questo caso rinvia al tema cristiano della morte e resurrezione dell'anima.

 

Mausoleo di Galla Placidia. V secolo. veduta dell'esterno. Ravenna
Mausoleo di Galla Placidia. V secolo. veduta dell'esterno. Ravenna. Foto di  currybet - Flickr

 

L'esterno è molto semplice, tutto costruito con mattoni in cotto, a vista, cioè senza intonaco. La muratura è molto accurata, sono stati usati dei mattoni particolari, lunghi e sottili, tipici delle costruzioni ravennati di questo periodo.
All'incrocio tra il corpo e bracci sorge il tiburio: è una torre squadrata con tetto a 4 spioventi che racchiude una cupola. I bracci e il corpo racchiudono le volte a botte interne.
Tutt'intorno la costruzione è percorsa da una serie di archetti ciechi impostati su lesene: si tratta di una soluzione architettonica occidentale già presente a Treviri e a Milano. Le arcate cieche sorgono su uno zoccolo squadrato che non si vede più perché è rimasto interrato. 
Le finestre a feritoia, strette e lunghe hanno una forma già tipicamente medievale. Saranno molto frequenti nei castelli ma anche nelle chiese romaniche. Nascono da esigenze sia estetiche, sia, soprattutto, funzionali, per esigenze difensive e strutturali. Prima del medioevo le troviamo nelle civiltà mediorientali del III Millennio a. C.

Il pavimento originale è un metro e mezzo più sotto, (per via dell'abbassamento del terreno rispetto al livello del mare) quindi anche le proporzioni originali erano molto più slanciate di quelle che si vedono adesso. I bracci sono coperti con tetto a spioventi, e terminano con timpano triangolare.
Nell'insieme: è una struttura essenziale, fatta di volumi geometrici semplici: cubi, parallelepipedi, prismi. Ha un aspetto sobrio, molto solido e severo.

 

L'interno del mausoleo è interamente decorato. Nella parte bassa tutte le pareti sono rivestite con uno zoccolo di alabastro giallo. Il resto delle pareti è coperto da mosaici con scene religiose e motivi astratti e simbolici. Vi sono conservati tre sarcofagi e un altare in pietra. 

Il netto contrasto tra l'esterno spoglio e il ricchissimo interno del monumento rinvia alla simbologia cristiana del dualismo tra il corpo, entità materiale e semplice involucro e l'anima, entità spirituale e divina.

Entrando si può vedere la copertura con le 4 volte a botte e la cupola centrale. La cupola è stata costruita con anfore di terracotta, per essere più leggera e non pesare sulle strutture (le cupole bizantine sono tutte fittili, cioè costruite con anfore vinarie o tubi di argilla).
Ricchissima è la decorazione a mosaico che copre tutte le superfici che si sviluppano in alto sopra uno zoccolo di alabastro giallo.
 

I Mosaici 

 

 


Cupola del Mausoleo di Galla Placidia. Mosaico. V sec. Ravenna

 

La decorazione a mosaico del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna è della prima metà del V sec. e ricopre completamente, senza interruzione, le pareti e le volte. Lo spazio interno quindi è caratterizzato dalla luce, dal colore e dallo splendore dei mosaici.
Entrando qui si ha una sensazione particolare: è uno spazio strano, magico, irreale, come di sospensione.
Si ha l'impressione di un'atmosfera notturna, per via della gamma cromatica in cui prevale il blu, che è di una tonalità profonda, intensa e con una sua particolare luminosità.  Inoltre  il colore non è uniforme e piatto ma ha sfumature diverse (dovute alle tessere accostate tra loro con tonalità differenti) che creano una profondità indefinita. Su questo fondo blu si accendono tutti gli altri colori, che sono più chiari e sembrano come delle luci o delle apparizioni.
Oltre a questo c'è il luccichìo prodotto innumerevoli riflessi delle tessere del mosaico, disposte con inclinazioni diverse apposta per creare questo effetto così suggestivo.
Gli artisti che hanno realizzato questi mosaici volevano suggerire l'idea dell'al di là come un mondo assolutamente diverso, altro rispetto a quello reale, dove vive solo lo spirito. E' uno spazio tutto immaginato, fantastico.
Tutti i soggetti rappresentati alludono all'al di là.

 


Cupola

 

Nella Cupola è raffigurato un cielo notturno con cerchi concentrici di stelle d'oro, rappresentazione simbolica dell'universo. Al centro c'è Dio, rappresentato simbolicamente dalla croce d'oro. Il digradare delle stelle, da più grandi nel bordo esterno della cupola pino alle più piccole, alla sommità, al tema dell'infinito in cui si identificano l'universo e Dio.

Agli angoli, in corrispondenza dei 4 pennacchi è rappresentato il tetramorfo: l'iconografia sacra con i simboli dei quattro evangelisti. Il toro, l'aquila, il leone e l'uomo (rappresentato con le ali) sono figure simboliche che l'iconografia cristiana ha derivato da quella mitologica orientale. San Marco inizia il suo racconto parlando del leoneSan Luca indica il bue come simbolo del sacrificio. San Giovanni indica con l'aquila l'importanza della contemplazione e il dominio del cielo. San Matteo si associa alla figura dell'uomo perchè pone in rilievo la dimensione umana di Cristo.

 

Volte a botte

 


Volta del Mausoleo di Galla Placidia. Mosaico. V sec. Ravenna

 

Sono decorate con rosoni dai colori chiari che sembrano galleggiare sul sfondo blu di tonalità diverse e profonde.
motivi floreali e stellati sono elementi di geometrici astratti e di derivazione orientale.
In fondo alla volta un arco a tutto sesto , anch'esso rivestito di mosaici. Figurano nell'intradosso eleganti motivi di festoni con frutta e fiori che escono dai due cesti di giunchi in corrispondenza delle imposte e si incontrano alla sommità dell'arco, dove campeggia una croce gemmata.  Tra fronde rigogliose compaiono mele, uva e melagrane.

 


Lunette con gli apostoli



Le lunette del tamburo ospitano i mosaici don le immagini degli apostoli, disposti in coppie. Sono rappresentati come senatori romani, vestiti con toghe bianche e in atteggiamenti  da oratori. In particolare si riconosce San Pietro, con la barba bianca e la chiave in mano.
Ai piedi di ogni coppia di santi figura un vaso o una fontana a cui si avvicinano due colombe per bere. La scena simboleggia le anime alla ricerca della pace eterna e si dissetano alla fonte della salvezza divina.

 


Lunetta di S. Lorenzo

 

 

Lunetta di San Lorenzo. V secolo. Mosaico. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna
Lunetta di San Lorenzo. V secolo. Mosaico. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna Foto di currybet - Flickr
 

 

Di fronte a quella del Buon Pastore, (analizzata a parte) in fondo al braccio opposto all'entrata, si trova la Lunetta di San Lorenzo.

 

Lunette dei cervi

 

Nei bracci del transetto le Lunette dei cervi hanno un significato simbolico, rinviano al Salmo in cui l'anima che desidera raggiungere Dio è paragonata al cervo che cerca la fonte per dissetarsi.

 

Lunetta dei cervi alla fonte. V secolo.  Mosaico. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna
Lunetta dei cervi alla fonte. V secolo.  Mosaico. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna. Foto di Sailko

 

 

Lunetta del Buon Pastore

 

Lunetta del Buon Pastore. V secolo. Mosaico. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna.
Lunetta del Buon Pastore. V secolo. Mosaico. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna.

 

Sopra l'ingresso si trova la Lunetta del Buon Pastore, uno dei più famosi capolavori del mosaico bizantino di Ravenna.

La scena è molto equilibrata, impostata su una composizione simmetrica, non rigida, ma vivacizzata da varianti.
L'ambientazione è naturalistica: le colline, le piante i fiori, i cespugli, presentano un'immagine idilliaca. Anche i colori sono chiari, luminosi come quelli di una giornata serena, primaverile: sono tutti elementi che rinviano al Paradiso come è descritto nei testi sacri.


Figure

Le figure, nello stile, seguono la tradizione naturalistica tardo-romana per:
- la ricerca dei volumi
- il disegno a contorni morbidi, tondeggianti,
- il chiaroscuro e le sfumature dei colori
- le sovrapposizioni e gli effetti di scorcio (piedi di Cristo) per creare l'impressione di profondità.
- Il dinamismo, anche se contenuto: le figure sono mosse, girate, piegate, avvitate. Anche Cristo ha braccia e gambe mosse. Questo crea una certa scioltezza, rende tutto più naturale.


Componenti astrattive
Però le linee di contorno sono delineate: questo è già un primo passo verso l'astrazione che si svilupperà con il tempo. Il contorno scuro tende ad appiattire le forme e a delimitarle.
Altri elementi di astrazione: i cespugli tutti alla stessa distanza, e il mantello delle pecore con motivi a zig-zag.

Cristo
E' una figura giovanile, è presentato senza barba, come un adolescente, perché è l'immagine del Figlio di Dio. In abiti imperiali, ha la veste d'oro (rivestito della sua natura divina), e il manto porpora (simbolo della passione). Il corpo è tutto girato, con la sinistra regge una croce (altro rinvio alla passione) e con la destra accarezza una pecora (rinvio alla comunicazione con i fedeli che per mezzo di lui potranno accedere al Paradiso). E' una forma plastica e articolata, compie movimenti lenti e solenni, possiede un'energia contenuta.

Gregge
Gli animali sono simili, ma ognuno si pone con un atteggiamento diverso. Tutti però rivolgono la testa verso Cristo. E' l'immagine dei fedeli che si rivolgono a Cristo e Cristo si rivolge a loro.

 

A. Cocchi

 

 

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Vicende storiche e fasi stilistiche. Autore: A. Cocchi
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Il mosaico bizantino. Mappa concettuale

Il Mosaico Bizantino

Tecnica, procedimenti, fasi e organizzazione del lavoro. Materiali, caratteristiche. Autore: A. Cocchi

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Le croci dipinte

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La Bottega d'Arte Medievale. Mappa concettuale

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Affresco

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Bibliografia

 

N. Pevsner Storia dell’architettura europea. Il Saggiatore, Milano 1984
G. Bustacchini Ravenna. I mosaici, i monumenti, l'ambiente. Edizioni Italcards, Bologna 1984
La Nuova Enciclopedia dell’arte Garzanti, Giunti, Firenze 1986
G. Cricco, F. Di Teodoro, Itinerario nell’arte, vol. 2, Zanichelli Bologna 2004
AA.VV. Moduli di Arte. Dal Rinascimento maturo al rococò. Electa Bruno Mondadori, Roma 2000
G. Dorfles, S. Buganza, J. Stoppa Storia dell'arte. Vol II Dal Quattrocento al Settecento. Istituto Italiano Edizioni Atlas, Bergamo 2008
E. Bernini, R. Rota, Uno sguardo sull'arte. Vol. 1 Dalla preistoria al Trecento. Editori Laterza, Bari 2008
G. Dorfles, M.Ragazzi, C. Maggioni, M.G. Recanati, Storia dell'arte. Vol 1 Dalle origini al Trecento. Istituto Italiano Edizioni Atlas, Orio al Serio 2008

 Video

  

 

 
Mausoleo di Galla Placidia.-Grand Tour project

 

 

 

Un video da You Tube sul Mausoleo di Galla Placidia composto di sole immagini. Realizzato da ELSESTAFF.
Musica: "Anonymous 4-Responsory: O felix anima", Harmonia Mundi.

  

 

 

 

Libri consigliati

 

 

 

 

 Il Mausoleo di Galla Placidia. A cura di C. Rizzardi

Copertina rigida. Edizione illustrata

Le vicende storiche e gli aspetti artistici del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna. Il tesrto è bilingue in Italiano e Inglese.

 

 

 

 

San Lorenzo o re Davide? La liturgia funeraria antica nei mosaici del Mausoleo di Galla Placidia.
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Interessante indagine dell'autrice Emanuela Penni sulla decorazione musiva del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna. Riferimenti al rito sepolcrale cristiano dei primi secoli in rapporto alle rappresentazioni simboliche e all'iconografia presente nei mosaici del monumento ravennate.

 

 

 

 

 Mosaici Di Ravenna.

 

Il libro di Franco Scataglini sui mosaici di Ravenna è arricchito da scritti di Oddo Di Biagio, Giuliano Saracini, Carlo Feroso.  Viene analizzata la decorazione musiva dei più importanti monumenti bizantini ravennati:  Mausoleo Di Galla Placidia, Battistero Della Cattedrale, Cappella Arcivescovile,
Battistero Degli Ariani, Sant'Apollinare Nuovo, San Vitale, Sant'Apollinare In Classe. 
 

 

 

 
Approfondimenti
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