Piero della Francesca

 

Piero della Francesca. Resurrezione di Cristo. 1458-74. Affresco. Museo Civico, San Sepolcro
Piero della Francesca. Resurrezione di Cristo. 1458-74. Affresco. Museo Civico, San Sepolcro 

 

L'opera  di Piero della Francesca aprì nuove possibilità espressive nell'arte del '400. Sviluppò gli studi sulla prospettiva e sulla matematica fondendo la visione "armonica" e spaziale del rinascimento italiano con quella fiamminga

Indice dei contenuti
Approfondimenti / Opere

Biografia e produzione artistica

 

Piero della Francesca è uno dei più grandi artisti del Rinascimento e uno straordinario intellettuale, di grande apertura mentale. Con la sua opera apre nuove possibilità espressive, sviluppando gli studi sulla prospettiva e sulla matematica, fondendo la visione "armonica" e spaziale del rinascimento italiano con quella fiamminga: atomistica e più rivolta allo studio della luce e del colore.
L'uomo inteso come elemento centrale del mondo, "misura di tutte le cose", che con la ragione può controllare ogni aspetto della realtà, sono princìpi che si rispecchiano in pieno nelle sue opere, sia nella pittura, sia nei suoi puntuali trattati di matematica e di pratica artistica. Sono libri pieni di insegnamenti, osservazioni ed esempi molto chiari e precisi.

 

Piero della Francesca nacque  tra il 1410 e il 1420 a San Sepolcro, un piccolo borgo vicino ad Arezzo che nel '400 era estranea alle più importanti committenze artistiche.
La sua era una famiglia piuttosto agiata per quei tempi, basata su una fiorente attività  di artigianato e commercio di pelli e calzature. Anche quando sarà  un artista affermato, Piero tornerà  sempre alla sua cittadina, partecipando alla vita politica e occupandosi del patrimonio e dell'attività  di famiglia.
La cronologia esatta dell'artista non si può ricostruire per la scarsità  di documenti e notizie, per la mancanza di opere datate e anche per la perdita di molte di esse.

Piero è comunque uno dei più grandi artisti del Rinascimento e uno straordinario intellettuale, di grande apertura mentale. Con la sia opera apre nuove possibilità  espressive, sia sviluppando gli studi sulla prospettiva e sulla matematica, sia fondendo la visione "armonica" e spaziale  del rinascimento italiano con quella fiamminga: atomistica e rivolta allo studio della luce e del colore.
L'uomo inteso come elemento centrale del mondo, misura di tutte le cose, che con la ragione può controllare ogni aspetto della realtà , sono principi che si rispecchiano in pieno nelle sue opere, sia nella pittura, sia nei suoi puntuali trattati di matematica e di pratica artistica. Sono libri pieni di insegnamenti, osservazioni ed esempi molto chiari e precisi.

Da un documento del 1439 risulta che stava lavorando presso Domenico Veneziano a Firenze, impegnato nell'esecuzione degli affreschi (oggi perduti) con le Storie della Vergine nel coro della chiesa di Sant'Egidio.
La formazione presso Domenico Veneziano è stata importante per Piero.
Domenico veneziano è un artista che va contro la moda del "plasticismo masaccesco" allora molto seguita a Firenze, e sta conducendo una ricerca molto interessante sui rapporti tra luce, spazio e colore. Nelle sue opere inserisce una luce bianca, fredda, astratta e intensa (sembra al neon) e usa colori chiari e luminosi. Ambienta le scene in spazi costruiti con una prospettiva impeccabile, di grande precisione geometrica. Piero porterà  avanti i preziosi insegnamenti di Domenico, fino a nuovi risultati.
A Firenze Piero trova un ambiente artistico particolarmente vivace: in quegli anni oltre alle importanti opere delle generazioni precedenti, ha potuto studiare anche quelle dei pittori fiamminghi, richiamati dai committenti fiorentini. Altro importante maestro per Piero è stato Leon Battista Alberti, dal quale ha potuto apprendere alcuni elementi fondamentali per i suoi successivi studi sulla prospettiva.
Artista molto riflessivo e metodico, Piero sviluppa una sua personale ricerca artistica sulla prospettiva e sulla luce, considerando che ogni oggetto o figura è un solido geometrico rivelato dalla luce e inserito in uno spazio razionale, completamente misurabile.
In seguito, Piero della Francesca fa vari soggiorni a Urbino, che, alla corte di Federico da Montefeltro e poi sotto Guidubaldo, verso la seconda metà  del '400 diventa uno dei centri di cultura più vivi e raffinati. Qui Piero elabora una nuova cultura prospettica che avrà  vasta influenza in tutta Italia.
In età  matura scrive un trattato il De pictura pingendi, dove spiega che alla base della pittura ci sono leggi geometriche e matematiche ideali.
Muore a San Sepolcro nel 1492.

 

 

 

 

Le opere principali di Piero della Francesca

 

- Il Battesimo di Cristo. 1440-60. Londra, National Gallery

- Natività. 1470 ca. Londra, National Gallery

- Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta. 1451. Parigi, Louvre

- Flagellazione 1445-50. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche

- Resurrezione di Cristo 1467-68. Sansepolcro (AR) Museo Civico.

- Sigismondo Malatesta e San Sigismondo 1451. Rimini, Tempio Malatestiano

- Storie della vera Croce. Ciclo di affreschi. 1452-1466. Arezzo, Chiesa di San Francesco

- Polittico di sant’Antonio (1460-70) Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria

- Ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza. 1465. Firenze, Uffizi

- Sacra conversazione. 1470-75. Milano, Pinacoteca di Brera

- Madonna del Parto. 1460 ca. Monterchi (AR) Cappella del
Cimitero.

- Polittico di sant'Agostino. 1465 Lisbona, Museu de Arte Antiga.

- Crocifissione. 1460 New York, Collezione J.D. Rockefeller
 

-Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro.1478-80(?) Lugano, Collezione Von Tyssen

 

A. Cocchi

 

Bibliografia

M. Bussagli Piero della Francesca. Dossier Art n. 71. Editrice Giunti, Firenze 1992
G. Cricco, F. Di Teodoro, Itinerario nell’arte, vol. 2, Zanichelli Bologna 2004
G. Dorfles, S. Buganza, J. Stoppa Storia dell'arte. Vol II Dal Quattrocento al Settecento. Istituto Italiano Edizioni Atlas, Bergamo 2008
E. Forssman. Dorico, ionico, corinzio nell'architettura del Rinascimento. Editori Laterza, Bari 1988
L. H. Heydenreich Il Primo Rinascimento. Arte italiana 1400-1460. Rizzoli Editore, Milano 1979
La Nuova Enciclopedia dell’arte Garzanti, Giunti, Firenze 1986
P. Adorno, A. Mastrangelo Arte. Correnti e artisti vol.II
F. Negri Arnoldi Storia dell'arte vol III
E. Bernini, R. Rota Eikon guida alla storia dell'arte. Vol. 2 Dal Quattrocento al Seicento. Editori Laterza, Bari 2006

 

 

 

 

 
Approfondimenti
Loading…