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Donato Bramante. Cristo alla colonna

Donato Bramante. Cristo alla colonna. Dett. 1490 ca. Milano, Pinacoteca di BreraDonato Bramante. Cristo alla colonna. Dett. 1490 ca. Milano, Pinacoteca di Brera

 

In una sintesi tra classicità e realismo, Bramante offre una visione eroica e insieme drammatica del Cristo sofferente. La resa dello spazio e di una straordinaria presenza fisica portano allo spettatore un'impressione particolarmente suggestiva.

Un Cristo eroico e sofferente

 

Presso la Pinacoteca di Brera a Milano si trova il Cristo alla colonna, proveniente dall'Abbazia di Chiaravalle. Accanto agli affreschi di Bramante, questo è l'unico suo esempio di dipinto a tempera tavola giunto fino a noi. La datazione si aggira intorno  al 1490. Le medie dimensioni della tavola fanno pensare ad una destinazione privata.

 

 

Donato Bramante. Cristo alla colonna. . 1490 ca. Milano, Pinacoteca di Brera
Donato Bramante. Cristo alla colonna. 1490 ca. Tempera su tavola. 93,7X 62 cm.  Milano, Pinacoteca di Brera

 

La figura di Cristo è presentata a mezzo busto, imponente, vista dal basso e tratteggiata con netto contrasto chiaroscurale. Il trattamento pittorico mostra l’apprendimento della maniera fiamminga, avvenuta probabilmente nella corte urbinate dei Montefeltro. Il colorito dell’anatomia è molto puntuale, attento ad ogni sfumatura e variazione cromatica dell’epidermide, fa notare le vene, ora ingrossate dalle strette dei lacci, ora visibili sottopelle in trasparenza, e ogni piega della pelle. I capelli, biondi e ricciuti, ricevono i riflessi del sole, il viso è tagliato in due da luce e ombra che colpiscono violentemente e mettono in evidenza l’espressione sofferente e insieme eroica. Lo sguardo è particolarmente vivo, rivolto a qualcosa o qualcuno che si trova alla sua sinistra, con una direzione precisa. Il corpo però appare perfetto e classico nelle proporzioni.
Anche l’interno in cui si inserisce la figura è classico. Alla colonna tradizionale Bramante sostituisce un pilastro decorato con motivi vegetali dorati.
Sulla sinistra lo spazio si apre attraverso il vano di una finestra. Sul parapetto è appoggiato un calice d’oro, (il Graal) contenitore del sangue di Cristo e chiaro simbolo di eucarestia. E’ illuminato da sinistra dalla luce di un sole al tramonto. Oltre il parapetto è dipinto un paesaggio, descritto minutamente, con mare, colline, montagne, barche e personaggi lontanissimi che svolgono diverse attività . La resa pittorica ad alta definizione, ricorda il gusto fiammingo.

A. Cocchi

 

Bibliografia e sitografia



La Nuova Enciclopedia dell’arte Garzanti, Giunti, Firenze 1986
G. Cricco, F. Di Teodoro, Itinerario nell’arte, vol. 2, Zanichelli Bologna 2004
AA.VV. Moduli di Arte. Dal Rinascimento maturo al rococò. Electa Bruno Mondadori, Roma 2000
WWW. Italica.it

 

 

 
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