Basilica di San Giovanni Evangelista

Appartiene al gruppo dei monumenti del V secolo. Fu fatta costruire da Galla Placidia, in quanto fece un voto durante una tempestosa traversata da Bisanzio a Ravenna. Infatti se fosse riuscita a giungere sana e salva avrebbe costruito una chiesa dove fossero rappresentati i pericoli del mare. Fece costruire la basilica di San Giovanni Evangelista mantenendo il voto e la fece adornare di mosaici. Quando Galla Placidia costruì la chiesa San Giovanni Evangelista, si preoccupò molto per il fatto che non si trovavano le reliquie del corpo dell’Apostolo. Confidandosi con Barbaziano, prete e suo confessore, chiese a Dio che gli mostrasse dove erano le reliquie del Santo. Fu Barbaziano che per primo vede una figura in fulgide vesti, con un volto angelico, che regge un incensiere. E’ lo stesso San Giovanni Evangelista, Barbaziano lo indica a Galla Placidia. Questa tenta di abbracciare i suoi piedi, ma l’Apostolo scopare, e lascia nelle mani di Galla Placidia un sandalo pontificale.
La basilica fu danneggiata dai bombardamenti aerei nel 1944, ma fu ben restaurata.
La chiesa è a tre navate divise da colonne (con capitelli sormontati da un pulvino), presenta un’abside poligonale all’esterno e semicircolare all’interno.
E’ traforata da sette finestre divise da colonne e la basilica era preceduta da un nartece.

Alessandra Biguzzi


 
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