acroterio

Acroterio:

s. m. ‘negli edifici antichi, elemento ornamentale posto sull'apice e sulle estremità laterali del frontone’.

I primi acroteri compaiono nel periodo arcaico della civiltà greca, in corrispondenza alla costruzione dei primi templi in pietra. Gli esemplari più antichi hanno la forma di un disco, risalgono al VII secolo a. C., sono in terracotta e contraddistinguono il coppo di colmo del tetto.  In seguito gli acroteri sono stati ripresi anche dalla Civiltà Etrusca.

Poicè possono essere considerati vere e proprie sculture, gli acroteri si differenziano molto tra loro per i materiali, i temi rappresentati, per le forme e per lo stile. La maggior parte di essi sono modellati in terracotta, materiale preferito dagli Etruschi, ma usato anche dai Greci perchè per la sua leggerezza era particolarmente adatto ad essere posto sopra ai tetti. Esistono però anche acroteri in bronzo o in marmo, realizzati soprattutto per le costruzioni più imponenti. I temi delle rappresentazioni sono per lo più riferiti al repertorio mitologico, come tritoni, gorgoni, vittorie alate, bighe, quadrighe, cavalli alati, grifoni, ecc., a figure floreali o simboliche.

Tra gli esempi più belli appartenenti alla Civiltà Etrusca è l'Acroterio con  Cavallo alato del Museo Gregoriano Etrusco a Roma, che decorava l'angolo a destra del frontone di un tempio a Cerveteri. Fu realizzatotra il 500 e il 474 avanti Cristo in terracotta policroma. 

Alcuni presentano forme piuttosto originali come l'esemplare del Museo Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona: un elemento composto da uno scudo, una palmetta al centro e due girali.

 

 



A. Severi, A. Cocchi

 

 

 

 
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