Teatro romano. I secolo a. C. Aosta. foto di Tenam2
Accanto ai grandi monumenti che testimoniano l'importanza di Aosta nell'Impero romano, la città alpina offre al visitatore la bellezza delle opere medievali e rinascimentali.
Arturo Stagliano. Statua di Sant'Anselmo. 1909. Bronzo. Via Xavier de Maistre. Aosta. Foto di Tenam2
Aosta, fondata dai Romani nel 25 a. C. con il nome di Augusta Praetoria, conserva cospicue testimonianze di età imperiale, come le antiche mura, l'Arco di Augusto, la Porta Pretoria e il Teatro Romano. Altri importanti reperti dell'età imperiale sono conservati presso il Museo Archeologico.
Anche il Medioevo ha lasciato ad Aosta tracce rilevanti, dalle torri edificate sulle preesistenti mura romane ai pregevoli monumenti come lo straordinario complesso della Collegiata di Sant'Orso, i mosaici, gli affreschi e le vetrate della Cattedrale. Nel territorio limitrofo vanno ricordati gli splendidi castelli, tra cui il celebre Castello di Fénis.
Al periodo rinascimentale risale la ricostruzione della Cattedrale, gli affreschi e il coro ligneo dell'interno, il Crocifisso del XV secolo posto sotto l'Arco di Augusto. Numerose opere rinascimentali si tronano all'interno della Collegiata, tra queste: il palazzo del Priorato, diversi affreschi e gli oggetti sacri che fanno parte del Tesoro della Collegiata.
Nella città di Aosta l'offerta turistica è notevole, sia per i servizi e le strutture alberghiere, sia per le possibilità aperte ad ogni tipo di fruizione: dallo sport, alle terme, al casinò, all'arte e alla storia, alla musica e agli spettacoli, ai mercatini, oltre, naturalmente, alle bellezze naturalistiche.
La rinomata tradizione turistica di Aosta si fonda anche sulla buona cucina e sulla cordialità dei suoi abitanti che sanno rendere ancora più piacevole la permanenza in albergo, nella pensione o nel bed & breakfast. Regno degli sciatori, immerse nell'incanto delle nevi della stagione invernale, le spettacolari montagne intorno ad Aosta sono tutte da scoprire anche d'estate con passeggiate ed escursioni naturalistiche.
Gli amanti dello sport possono trovare non solo ogni possibilità di divertimento con gli sport invernali, ma anche rafting, trekking, ecc..
Torre dei Signori di Porta Sant'Orso. XII secolo ca. Aosta
Ad Aosta, nel corso del XI secolo, alcune tra le più importanti famiglie valdostane erigono, sui resti di antichi edifici romani, le proprie dimore, a scopo difensivo e di controllo. È così che la città si guarnisce di torri e caseforti utilizzando talvolta materiale di spoglio degli edifici romani. L’affermazione delle signorie locali è all’origine della nascita delle numerose dimore fortificate che caratterizzano il paesaggio lungo l’asse centrale della Valle d'Aosta.
A partire dal XII secolo infatti, il fenomeno di emigrazione di importanti famiglie locali verso i territori rurali porta alla costruzione o al rinnovamento di edifici fortificati, nella maggior parte dei casi situati in posizione strategica.
Arco di Augusto. I secolo a. C. Aosta Foto di Agnello
L'Arco di Augusto ad Aosta segnava l'ingresso dell'antica Augusta Praetoria. Venne eretto nel 23 a. C. La costruzione sorge su un alto basamento. Sotto l'arco si trova il Crocifisso del XV secolo.
I due campanili della Cattedrale di Aosta. Foto di Donar Reiskoffer
Costruita tra l'XI e il XII secolo, la Cattedrale di Aosta è dedicata a Santa Maria Assunta. La chiesa sorge sull'area in cui si trovava una grande Domus Ecclesia risalente al IV secolo e ha conosciuto diverse fasi di trasformazione. Una prima ricostruzione è quella voluta dal vescovo di Aosta Anselmo I nell'XI secolo, che prevedeva una pianta basilicale a tre navate. Di questa fase, dalle forme romaniche si conservano ancora i due campanili, traforati da monofore e bifore. Alla fine del IX secolo, in seguito ad un cedimento, venne rifatta la cripta. Quest'ultima, ancora ben conservata, è divisa in tre navate con volte a crociera sostenute da colonne, alcune delle quali hanno capitelli di stile carolingio e longobardo.
Cripta della Cattedrale di Aosta. XI secolo.
Tra il XII e il XIII secolo furono eseguiti i bellissimi mosaici pavimentali del coro. Alla fine del XIII secolo L'abside romanica venne sostituita con quella attuale, provvista di deambulatorio e cappelle radiali.
In età rinascimentale, tra XIV e XV secolo avvennero le trasformazioni più importanti che hanno dasto alla chiesa l'aspetto attuale. Vennero icostruite le volte a crociera con costoloni, si aggiunsero due campate verso ovest, allungando il corpo della chiesa e si costruì il chiostro.
la facciata venne decorata all'esterno con affreschi e sculture. La facciata venne rifatta nel 1848, in stile neoclassico.
All'interno dell'arco centrale, nell'atrio, si vede ancora il sontuoso portale rinascimentale, ornato di affreschi e sculture dipinte. In alto, la Lunetta in terracotta policroma rappresenta l'Assunzione deellla Vergine, tra gli affreschi si possono vedere l'annunciazione a sinistra, la Natività sulla lunetta d'ingresso e la Presentazione di Gesù al Tempio a destra.
Portale della Cattedrale di Aosta. 1522-26. Foto di Laurom
Tra le opere più antiche conservate nella chiesa, vanno segnalati gli affreschi che facevano parte della grandiosa decorazione pittorica in stile ottoniano, la cui datazione è compresa tra il 1030 e il 1040, collocati tra le volte quattrocentesche e il sottotetto, tornati alla luce grazie ad un restauro del 1979. A questi si aggiunge il Crocifisso ligneo del 1397; il pavimento del presbiterio, eseguito a mosaico nel XII secolo; Il coro ligneo: pregiato lavoro di intaglio risalente al XV secolo. Gli affreschi e le vetrate delle finestre sono opere comprese tra il XII e il XIV secolo.
Nel deambulatorio oggi ha sede il Museo del Tesoro della Cattedrale in cui vienen esposta una ricca collezione di opere d'artedi grande pregio, dall'età romana al barocco.
Il complesso monumentale della Collegiata di Sant'Orso ad Aosta comprende diversi importanti edifici di età medievale. Il più antico è rappresentato dalla Chiesa dei Santi Pietro e Orso, fondata nel X secolo da Anselmo I, vescovo della città. Ma la costruzione si è sviluppata nel tempo con diverse fasi costruttive che si sono protratte fino al XV secolo.
San Pietro sul lago di Gennasaret. Affresco. Metà del secolo XI. Collegiata di Sant'Orso. Aosta
All'interno la chiesa conserva importanti affreschi, che vanno dalla metà dell'XI secolo al Rinascimento. Il complesso di Sant'Orso comprende anche Il campanile romanico, il chiostro del XII secolo e il rinascimentale Priorato di Sant'Orso arricchito dall'originale decorazione in cotto.
Chiesa dei Santi Pietro e Orso
L'interno si divide in tre navate, sulle pareti perietrali sono presenti diversi affreschi rinascimentali del Xve XVI secolo. Nell'area presbiteriale è presente il pregevole coro ligneo con stalli disposti su due ordini.
Sotto il presbiterio si trova la cripta, a cui si accede mediante una scala. Risale all'VIII secolo e rappresenta la parte più antica della chiesa.
Nella Sacrestia è possibile visitare il Tesoro, in cui si conservano suppellettili religiosi e preziosi reliquiari di oreficeria rinascimentale.
All'esterno è visibile il campanile romanico terminante con la caratteristica cuspide, alto 36 metri.
Chiostro
Chiostro di Sant'Orso. Collegiata di Sant'Orso. Aosta. Foto di Laurom
All'esterno della Chiesa dei Santi Pietro e Orso, si sviluppa lo splendido chiostro romanico, un vero gioiello d'arte medievale, che racchiude in sè opere di architettura pittura e scultura. Il chiostro, con arcate a tutto sesto su colonnine, segue una pianta rettangolare di 20 metri per 11 e conserva le sue forme originali su tre lati, mentre il quarto è frutto di una ricostruzione moderna. Particolarmente suggestivo è percorrere tutto il chiostro per ammirare le incredibili decorazioni scolpite sui capitelli. Si tratta di figurazioni simboliche medievali molto presenti nell'iconografia romanica, ne rimangono 40 ancora conservate rispetto alle 52 esistenti in origine. In un capitello in posizione angolare si può riconoscere l'immagine dei basilischi annodati per la coda, simbolo del male incarnato, un'immagine appartenente al ricco bestiario medievale.
Il Priorato di Sant'Orso
Priorato di Sant'Orso. 1468. Collegiata di Sant'Orso. Aosta. Foto di Laurom
Sviluppato su tre corpi diposti a "C", sul lato destro della chiesa sorge l'edificio rinascimentale del Priorato. Venne costruito tra il 1494 e il 1506 in funzione di residenza per Giorgio di Challant arcidiacono e vescovo di Aosta. Nel prospetto anteriore, due delle facciate sorgono su ampi portici a colonne, sovrastati da due ordini di finestre a croce guelfa, riccamente ornate di decorazioni in cotto. Tra due delle ali del palazzo s'innalza una torre ottagonale, coperta a cuspide.
Importante monumento di arte romana, la Porta Pretoria di Aosta risale al I secolo a. C. Sorge all'ingresso orientale della città ed è costruita con grandi blocchi di pietra fissati con ardesia frantumata. La porta si apre su tre fornici con archi a tutto sesto ed è fiancheggiata da ue torri laterali. Di queste una conserva ancora l'aspetto originale, l'altra ha subito alcune trasformazioni durante il Medioevo. Al centro l'arco di maggiore ampiezza consentiva il transito dei carri.
Vicino alla Porta Pretoria, il Teatro romano di Aosta, risale al 25 a. C., anno di fondazione della città.
L'edificio copriva un'area ri 64 per 81 metri e si possono ancora vedere i resti dell'alta facciata, parte delle gradinate della cavea e parte della scena. E' stato restaurato nel 2009.
Importanti testimonianze della fondazione romana della città sono conservate nell'interessante Museo Archeologico di Aosta, in cui sono stati raccolti numerosi reperti provenienti dalle necropoli romane.
Tra i più raffinati oggetti d'arte esposti nel museo va segnalato il Frammento di bardatura in bronzo proveniente da una statua equestre. Eseguita ad altorilievo si vede la scena di una battaglia rappresentata con grande realismo e spontaneità. Uomini e cavalli si affrontano in una battaglia. Il ritmo convulso in cui l'ignoto maestro ha saputo rendere tutto il dramma, restituiscono l'animata concitazione, le grida, gli sforzi si una lotta crudele. Tutto l'orrore della guerra viene espresso in un piccolo spazio.
A. Cocchi
B. Orlandoni. Architettura in Valle d'Aosta. Il quattrocento. Priuli e Verlucca Editori
AA. VV. Torino e la Valle d'Aosta. Touring Club Italiano. Gruppo editoriale l'Espresso. Milano,2005
AA. VV. Tesori d'Italia. Selezione del Reader's Digest S.p.A. Milano, 1975
F. Quilici. Italia dal cielo. Viaggio per immagini nella storia. De Donato Edfitore S.p.A. Bari, 1980