Danae

E' una delle più note e brillanti creazioni di Orazio Gentileschi, che affascina per lo splendore dei colori, la bellezza formale e i raffinatissimi giochi di luce sui veli, sulla seta della coperta, sul velluto e sul metallo dorato del letto.
Il soggetto, di carattere erotico, è riferito al mito classico di Danae. La fanciulla, figlia del re Acrisio di Argo, viene segregata in una stanza per impedirle di incontrare l'uomo che, secondo una profezia, l'avrebbe ucciso. Ma Giove s'innamora di lei, entra nella stanza in forma di nuvola e la feconda con una pioggia d'oro.
Danae è mostrata  distesa sul letto, con un braccio alzato in segno di invito, assistita da Eros che discosta la tenda, per fare entrare la pioggia d'oro. Sulle monete Orazio ha dipinto l'immagine di Giove e il segno del fulmine.
Per dare maggior risalto alla lucentezza dei tessuti il Gentileschi, già molto abile nella resa delle superfici e degli effetti di luce, deve essersi anche ispirato all'opera che Rubens aveva appena portato nella chiesa di Sant'Ambrogio a Genova: l'ammiratissima pala con i Miracoli di Sant'Ignazio di Loyola.

A. Cocchi


Bibliografia e sitografia

A. Lapierre Artemisia Mondadori 1999
AA.VV. Caravaggisti Dossier Art n. 109, Giunti,  Firenze 1996
Keith Christiansen, L'arte di Orazio Gentileschi. in: Keith Christiansen e Judith Mann (a cura di) Orazio e Artemisia Gentileschi, Skira editore, Milano 2001
J. W. Mann, Artemisia e Orazio Gentileschi in: Orazio e Artemisia Gentileschi, Skira editore, Milano, 2001
B. R. Benjamin, P. De Montebello, C. Strinati. Premessa in: Orazio e Artemisia Gentileschi, Skira editore, Milano, 2001
La Nuova Enciclopedia dell'arte, Garzanti, 1986



 

 

 
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