I Dinosauri

I Dinosauri erano rettili vissuti per 140 milioni di anni durante l'Era Mesozoica. Comparvero nel tardo Triassico, circa 230 milioni di anni fa, per 165 milioni di anni dominarono la terraferma e si estinsero improvvisamente alla fine del periodo Cretaceo,  65 milioni di anni fa.
In questo lunghissimo periodo di tempo i Dinosauri si evolsero, si differenziarono e si trasformarono in molte centinaia di specie diverse, diffondendosi in tutti gli ambienti del mondo: terrestri, acquatici, semiacquatici, aerei.

Pur discendendo da altri Rettili, i Dinosauri si possono considerare come un insieme a sè, ma solo per comodità, distinguendosi soltanto per la posizione eretta e le zampe poste verticalmente sotto al corpo. Queste importanti caratteristiche permisero ai Dinosauri di camminare e correre con grande facilità rispetto ai Rettili che hanno le zampe poste lateralmente al corpo, come le Lucertole o i Coccodrilli di oggi.  l termine Dinosauri, però, non ha alcun valore sistematico, perchè si tratta di un termine generico che non indica un vero insieme inteso come ordine di Animali. 

Tutti i Dinosauri appartengono ad un grande gruppo di Rettili da cui discendono: gli Arcosauri, progenitori dei dinosauri vissuti all'inizio del Triassico.
I Dinosauri sono conosciuti e classificati attraverso lo studio dei resti fossili che riportano molte importanti informazioni. Dai fossili è stato possibile ritrovare lo scheletro, la dentatura, le impronte delle zampe, le impronte della pelle, i resti del loro cibo, che hanno permesso di ricostruire forme, dimensioni, abitudini di vita di questi antichi animali. Sappiamo ad esempio che soprattutto i Dinosauri di maggiori dimensioni potevano vivere fino a circa 120 anni.

 

Dinosauri Saurischi e Dinosauri Ornitischi

 

In base a queste informazioni gli studiosi di paleontologia hanno potuto raggruppare tutte le specie dei Dinosauri secondo due tipi: Saurischi e Ornitischi, che si distinguono sia per le caratteristiche anatomiche, avendo diverse conformazioni dello scheletro, che per le abitudini di vita. 

- Saurischi sono i dinosauri con il bacino di lucertola.

- Ornitischi sono i dinosauri con il bacino di uccello. Gli uccelli attuali però non derivano dagli Ornitischi ma dai Celurosauri, un gruppo di rettili discendenti dai dinosauri con bacino di lucertola.

I Saurischi hanno le ossa del bacino con il pube rivolto in avanti  mentre gli Ornitischi  hanno il pube saldato all'ischio e orientato posteriormente.

Una importante differenza tra Saurischi e Ornitischi è rappresentata dal cranio. Nei Dinosauri Ornitischi la parte anteriore della mascella è composta da una particolare formazione ossea detta osso predentario che non si trova in nessun altro gruppo di Rettili. Si tratta di una specie di becco, privo di denti ma dagli orli molto taglienti, adatto a tranciare rametti e vegetali molto duri. I denti, distribuiti sui due lati delle mandibole, di solito erano numerosi, piccoli e taglienti. Tra gli Ornitischi più antichi con queste caratteristiche sono il Fabrosaurus e l'Heterodontosaurus; da questi si evolsero un grande numero di Dinosauri Ornitischi.
Il cranio dei Dinosauri Saurischi invece è sprovvisto di osso predentario e la dentatura è distribuita su tutto l'arco delle due mandibole, anche nella parte anteriore.

I Saurischi si suddividono in due gruppi:

- Sauropodi

- Teropodi

- I Sauropodi erano dinosauri erbivori giganteschi che vivevano sia nell'acqua che sulla tera, camminando su quattro zampe. I più grandi precursori dei Sauropodi vissero in Africa meridionale. Tra questi, il Melanosaurus raggiungeva dodici metri di lunghezza. Essendo molto grandi i dinosauri Sauropodi si riscaldavano o raffreddavano molto lentamente e potevano mantenere la loro temperatura corporea ad un livello costante tra le ore del giorno e quelle dlla notte. Le enormi dimensioni erano inoltre già una difesa contro i dinosauri carnivori.

- Teropodi, dinosauri carnivori terrestri che camminavano su due zampe. 

 

Gli Ornitischi erano tutti erbivori e si suddividono in quattro gruppi:
- Ornitopodi, tra i quali le specie bipedi furono le prime che comparvero. Si tratta di piccoli dinosauri, che non arrivavano ad un metro di lunghezza. Il Fabrosurus fu il primo dinosauro con bacino di uccello. Un altro piccolo dinosauro ornitisco dello stesso periodo è l'Heterodontosaurus.
Date le piccole dimensioni gli Ornitopodi non potevano mantenere costante la loro temperatura corporea, come i grandi Sauropodi, quindi nelle ore più calde si spostavano all'ombra e nei periodi più freddi cercavano il sole, come fanno ancora oggi alcune lucertole tropicali.

-Ceratopsidi, che derivano dagli Ornitopodi, ma camminacvano su quattro zampe e avevano teste con le corna e sporgenze ossee.
- Stegosauri, erano quadrupedi e difesi da aculei spinosi
- Anchilosauri, erano quadrupedi e rivestiti da corazze simili al carapace delle tartarughe.

 

Le dimensioni dei dinosauri hanno influito sul loro metabolismo, poichè diventando sempre più grande un animale impiega più tempo per riscaldarsi o raffreddarsi, finchè oltre una certa dimensione tale processo rallenta talmente da diventare mpercettibile.
Quando nel corpo di un animale la temperatura rimane costante, come nel caso degli uccelli e dei mammiferi, si dice che è a "sangue caldo". Essi mantengono costante la loro temperatura interna grazie ad un alto metabolismo, cioè bruciando velocemente il cibo e si isolano dall'esterno grazie alle penne o al pelo.
Per ottenere gli stessi risultati i dinosauri avrebbero dovuto ingerire cibo in quantità enormi e senza mai interrompere: un ritmo, ovviamente, impossibile. Perciò raggiunsero lo stesso scopo aumentando di dimensioni e sviluppando un sistema circolatorio efficacissimo. Le ossa dei dinosauri mostrano infatti he essi possedevano una rete fittissima di arterie vene e vasi sanguigni apportando alle ossa un rifornimento di sangue migliore anche di quello umano. Dal momento della loro nascita, i giovani dinosauri avevano un metabolismo molto alto e crescevano molto in fretta. Crescendo illoro metabolismo rallentava gradualmente e una volta completato il loro sviluppo i dinosauri non avevano più bisogno di un metabolismo troppo elevato, diventando, in questo senso, animali "a sangue caldo". Il primo dinosauro a sangue caldo è stato il Plateosaurus, vissuto nel Triassico.

 


 I Saurischi


Primi a comparire sono stati i Saurischi durante il Triassico, avevano zampe posteriori molto sviluppate, adatte ad alzarsi e all'andatura bipede, alcuni erano piuttosto piccoli, altri potevano essere lunghi anche cinque o sei metri. La coda lunga e robusta bilanciava il peso del corpo in modo che l'animale, in posizione di riposo potesse avvalersi di tre punti d'appoggio molto stabili.

I Saurischi Teropodi comprendono molti generi di Dinosauri bipedi e carnivori che vanno da quelli  delle dimensioni di un cane a quelli molto grandi, come l'Antrodemus del Triassico, un bestione di nove metri, con numerosi denti aguzzi e arti anteriori ridotti ma dotati di potenti artigli.
Simili all'Antrodemus erano l'Allosaurus e il Tirannosaurus, il più grande carnivoro esistito sulla Terra.

I Sauropodi costituiscono il secondo gruppo dei Dinosauri Saurischi ed erano pacifici Animali quadrupedi erbivori che raggiunsero le maggiori dimensioni in assoluto. Erano accomunati da un corpo corto e arti a colonna, molto robusti, di cui quelli posteriori erano in genere  più lunghi. Il collo e la coda erano molto lunghi e la testa piccola con una dentatura poco sviluppata e comunque adartta alla dieta vegetariana. I più noti, vissuti nel Giurassico superiore, sono il Brontosaurus, la cui mole poteva raggiungere i venti metri di lunghezza e circa trenta tonnellate di peso e il Diploducus, lungo fino a ventisette metri ma di corporatura meno pesante dell'altro. Ancora più grande era il Brachiosaurus, più corto ma dal peso di circa ottanta tonnellate, ritenuto il più grande Animale terrestre mai esistito.
Per potersi muovere e sostenere le loro moli enormi, i Sauropodi avevano uno scheletro molto robusto e fornito di numerose cavità in cui venivano ospitati muscoli necessariamente potenti per  sostenere gli sforzi dei loro movimenti. Per questo gli studiosi ritengono che i Sauropodi dovessero trascorrere gran parte del loro tempo in acqua, sfruttando la forza delle correnti per i loro spostamenti.
Un altro dubbio è riferito alla loro alimentazione: La testa piccola e la debole dentatura non sembrano adatte ad animali così grandi che per nutrirsi a sufficienza dovevano essere occupati a mangiare in continuazione. Dentro alle piccole dimensioni del cranio, anche il cervello era piccolo, tanto che il midollo spinale, forse per poter coordinare meglio i movimenti dell'enorme corpo, era più grande del cervello.



Gli Ornitischi.


Secondi in ordine di comparsa sono i Dinosauri Ornitischi, tutti erbivori, ma anch'essi in gran parte tendenti ad un'andatura bipede, come nel sottordine degli Ornitopodi che rappresenta il ramo evolutivo principale.

I Dinosauri Ornitopodi, il cui nome significa 'piede d'uccello' (le loro zampe infatti somigliano a quelle degli Uccelli attuali) formano un grande sottordine degli Ornitischi, comprendente numerose famiglie raggruppate, in base alle dimensioni, due categorie: Piccoli Ornitopodi e Grandi Ornitopodi. Gli Ornitopodi erano tutti erbivori e potevano essere bipedi o bipedi-quadrupedi e in gran parte erano agili corridori.

  • I Piccoli Ornitopodi comprendono i Driosauridi, gli Ipsilofodontidi e gli Eterodontosauridi.
    A partire dalla fine del Triassico gli Ornitopodi si sono evoluti fino a tutto il Giurassico. Ad esempio l'Heterodontosaurus e il Lesothosaurus sono Dinosauri tipici della prima parte del Giurassico, il Dryosaurus visse nel Giurassico medio e tardo,  in alcuni casi, come ad esempio l'Hypsilophodon, si sono affermati fino alla fine del Cretaceo.

 

I Grandi Ornitopodi comprendono i Camptosauridi, gli Iguanodontidi, gli Adrosauridi e i Lambeosauridi.



L'animale più caratteristico degli Ornitopodi è l'Iguanodon, vissuto nel Cretaceo Inferiore, un grosso bipede alto quasi cinque metri e lungo nove, con le zampe posteriori molto sviluppate rispetto a quelle anteriori.
Tra il Giurassico inferiore e il Cretaceo superiore visse il Camptosaurus, un Ornitopode un po' più piccolo dell'Iguanodonte e con minore differenza tra gli arti posteriori, di forma tozza e quelli anteriori. Queste caratteristiche insieme alla struttura dello scheletro fanno pensare  che probabilmente frequentava gli ambienti palustri.
Tra gli Ornitopodi più curiosi del Cretaceo si possono ricordare gli Adrosauri, chiamati anche Dinosauri a becco d'anitra, per via della strana forma della testa. Mentre nel corpo somigliavano grossomodo agli Iguanodonti, il cranio era di forma allungata, appiattita e protesa in avanti con un becco simile a quello delle Anitre. La bocca nella parte posteriore era fornita di numerosissimi denti. Sulla sommità del capo presentavano creste ossee che proteggevano cavità nasali più o meno sviluppate che indicano che si trattava di rettili dotati di un olfatto molto sensibile.
Grazie al ritrovamento del pasto ancora conservato nei resti fossili di uno di questi rettili, sappiamo che gli Adrosauri mangiavano frutta, semi e aghi di conifere.


L'evoluzione degli Ornitopodi durante i periodi Giurassico e Cretaceo si ramifica in tre gruppi: gli Stegosauri, gli Ankilosauri e i Ceratopsidi. Tra di essi le differenze sono piuttosto evidenti, benchè siano stati mantenuti alcuni caratteri essenziali tipici degli Ornitischi.

Gli Stegosauri erano rettili quadrupedi lunghi fino a sei metri, vissuti tra il Giurassico e il Cretaceo inferiore. La modesta lunghezza degli arti anteriori rispetto a quelli posteriori faceva sì che la testa fosse tenuta bassa, verso terra e l'elemento più caratterizzante era la voluminosa cresta dorsale, composta da grandi piastre d'osso distribuite in doppia fila per tutta la loro lunghezza.
Gli Ankilosauri vissero soltanto nel Cretaceo. Per la forma e la corazza di piastre ossee che ricopriva il loro corpo ricordano gli Armadilli, ma alcuni di loro possedeva sulla coda e sui fianchi un corredo di grosse spine. Alti quasi due metri, potevano raggiungere i sette metri e mezzo di lunghezza.

I Ceratopsidi erano i cosiddetti "dinosauri cornuti" e comparvero per ultimi, nel Cretaceo finale. Il loro cranio, grosso fino ad un terzo della loro lunghezza poteva avere da uno a tre corna e si allargava posteriormente fino a formare un largo scudo protettivo al quale si collegavano i robusti muscoli del collo e della mascella. Il muso terminava con un grosso becco. Nel corso della loro evoluzione i Ceratopsidi si sono trasformati. I primi esemplari, come ad esempio il Protoceratops, erano più piccoli, potevano raggiungere al massimo due metri di lunghezza ed erano privi di corna. I più recenti raggiungevano invece gli otto metri di lunghezza con il massimo sviluppo del collare e delle corna ma con forme diverse: il Monoclonius aveva un solo corno, il Triceratops ne aveva uno sul naso e due sulla fronte.

 

I Primi Dinosauri

La comparsa dei Dinosauri  provocò cambiamenti molto importanti nell'equilibrio della vita sulla Terra.
I primi dinosauri, come ad esempio l'Ornitosuchus o il Coelophisis, erano carnivori e l'affermarsi di questi nuovi animali portò un iniziale sconvolgimento della catena alimentare, oltre a provocare l'estinzione di numerose specie, soprattutto i rettili-carnivori, che erano le loro prede preferite. Essendo tutti carnivori, avrebbero forse finito per autodistruggersi, mangiandosi fra di loro, ma nuovi passi avanti nell'evoluzione risolsero tale squilibrio. Alcuni dinosauri, come il Thecodontosaurus e il Massospondylus, cominciarono ad associare alla loro dieta carnivora cibo vegetale. I loro discendenti divennero sempre più vegetariani, formando il grande e unico gruppo dei Prosauropodi, precursori dei Sauropodi. La maggior parte degli animali vegetariani divenne cibo per i dinosauri carnivori e per quelli che si nutrivano di carcasse, così venne ristabilito l'equilibrio perduto. I Dinosauri carnivori continuarono ad essere i predatori dei Dinosauri erbivori per ttutto il Mesozoico, per questo i Dinosauri erbivori svilupparono particolari sistemi di difesa, come corazze, corna, spine, manifestando un'aggressività che spesso divenne letale per gli stessi predatori.

Nell'immagine qui sotto sono mostrati i resti fossili di un piccolo Protoceraptor, erbivoro, attaccato da un Velociraptor. Nella lotta i due animali si sono uccisi a vicenda.

 


Fossili di Protoceraptor e Velociraptor. Fonte: L.B. Halstead, G. Caselli. Evoluzione ed ecologia dei dinosauri. Eurobook Londra, 1976; Vallardi Industrie Grafiche per l'edizione in lingua italiana, Lainate (MI) 1976

 

Gli scheletri dei due animali aggrappati l'uno all'altro, sono stati scoperti nel 1971, durante una spedizione nel deserto dei Gobi.

 In molti Dinosauri erbivori, fin dal Triassico, si è manifestata la tendenza a raggiungere grandi dimensioni, fino a raggiungere  moli gigantesche come in alcuni sauropodi del Giurassico. Il Brachiosaurus, con la sua alunghezza di trenta metri e il peso di 100 tonnellate è il più grande animale terrestre che si conosca.

 


Scheletro fossile di Plateosaurus. Fonte: L.B. Halstead, G. Caselli. Evoluzione ed ecologia dei dinosauri. Eurobook Londra, 1976; Vallardi Industrie Grafiche per l'edizione in lingua italiana, Lainate (MI) 1976


Uno dei primi dinosauri erbivori è il Plateosaurus, grande il doppio dei carnivori del suo tempo, e il Melanosauris, ancora più grande.

 

Celurosauri e Carnosauri

 

Celurosauri e Carnosauri sono i primi veri dinosauri, due gruppi che si evolsero con i loro discedenti diretti per tutta l'età dei Dinosauri, circa 140 anni. Celurosauri e Carnosauri formano due gruppi di Dinosauri carnivori, tuttavia non entrarono mai direttamente in competizione tra loro per il cibo.

Proprio le diversità tra i due gruppi hanno permesso la convivenza di Carnosauri e Celurosauri per tutta l'età dei Dinosauri, evolvendosi e diversificandosi in numerose forme.

I Celurosauri sono i Dinosauri più antichi, discendono dal Coelophisis, agile carnivoro, un dinosauro dal corpo snello e leggero, veloce nella corsa. Aveva il collo e la coda lunghi e la testa piccola.
Il nome Celurosauri indica: 'lucertole dalla coda cava', per via delle loro ossa cave. Rappresentano un gruppo comprendente varie famiglie di Teropodi Saurischi, bipedi e carnivori. Sono stati raggruppati insieme perchè presentano alcune caratteristiche comuni, nonostante comprendano anche animali non strettamente imparentati tra loro.
Avevano tutti dimensioni contenute, un corpo snello e leggero, colli lunghi e flessibili che sostengono una testa piccola con mascelle strette e denti lunghi e aguzzi. Le zampe, slanciate, muscolose e sottili sono munite di artigli affilati utili ad afferrare e trattenere le prede.
I Celurosauri catturavano le loro prede soprattutto grazie all'agilità e alla velocità. Nelle zampe anteriori avevano mani con dita lunghe, in grado di afferrare e trattenere animali anche piuttosto piccoli o di lacerare le carni delle loro prede. Il collo lungo e flessibile e la testa piccola erano utili a catturare anche insetti, lucertole, dinosauri appena usciti dall'uovo, infilandosi anche in crepe ed anfratti.
Tra le famiglie appartenti al gruppo dei Celurosauri fanno parte i Celuridi, i Compsognatidi e gli Archeopterigidi. A questa ultima famiglia appartiene l'Archaeopterix, Dinosauro progenitore degli Uccelli.
Tra i Celurosauri finora conosciuti si possono ricordare il Celuro, comparso nel tardo Giurassico, il Celophisis, il cui scheletro è stato ritrovato in Arizona e nel New Messico, il Compsognato, un Dinosauro europeo presente in Francia e in Germania; e il Saltopus, vissuto in Scozia.

 

I Carnosauri, il cui nome significa 'lucertole della carne' sono invece i discendenti diretti dell'Ornitosuchus, un Dinosauro carnivoro lungo due o tre metri, dal corpo massiccio e grande testa dalla bocca ben fornita da una dentatura fitta e tagliente. Sia l'Ornitosuchus che il Coelophisis(progenitore del Celurosauri) erano bipedi e avevano le zampe posteriori molto più sviluppate rispetto a quelle anteriori.
I Carnosauri formano il secondo sottogruppo di Teropodi Sauruschi, vissuti dall'inizio del Giurassico fino alla fine del Mesolitico, affiancando i Celurosauri. Anch'essi sono stati raggruppati solo perchè possiedono alcune caratteristiche simili. Infatti sono distinti in diversi infraordini e sottogruppi.
Erano rettili piuttosto grandi, fino a oltre sei metri di altezza, avevano corpi robusti e muscolosi, crani di proporzioni massicce e dentature molto sviluppate e tanglienti. Le zampe posteriori erano poderose e dotate di grossi artigli. La coda era pesante e poco flessibile, usata soprattutto per bilanciare il peso. Nonostante queste caratteristiche da predatori feroci, erano molto rallentati dal peso della loro mole enorme e potevano avere il sopravvento solo su animali lenti come loro, sfruttando la propria forza e resistenza nella lotta.
Fanno parte dei Carnosauri l'Allosaurus, i cui resti fossili sono stati ritrovati in America, in Tanzania e in Australia, il Megalosauro, presente in Inghilterra, il Dilofosauro, vissuto negli Stati Uniti e in Cina, il Ceratosaurus, proveniente dagli Stati Uniti e dalla Tanzania.

 

 Asaki San

 

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Animali del Triassico Animali del Giurassico Animali del Cretaceo

 

 


Bibliografia:

 V. De Zanche, P. Mietto. Il mondo dei fossili. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977

L.B. Halstead, G. Caselli. Evoluzione ed ecologia dei dinosauri. Eurobook Londra, 1976; Vallardi Industrie Grafiche per l'edizione in lingua italiana, Lainate (MI) 1976

L. Cambournac, M.C. Lemayeur, B. Alunni, E. Beaumont. Dinosauri e animali scomparsi. Edizioni Laurus, Bergamo.

C.Walker, D. Ward. La Biblioteca della Natura. Fossili. Guida fotografica a oltre 500 generi fossili di tutto il mondo. Arnoldo Mondadori Editore S.P.A. Milano, 2006

M. Lambert. I fossili. Vallardi Industrie Grafiche S.P.A. Lainate (MI) 1994

P. D'Agostino. Dinosauri dalla A alla Z. De Agostini editore, Novara 2010

D. Meldi, S. Boni, L. Cecchi. Dinosauri dalla A alla Z. Origine, evoluzione, estinzione. Rusconi Libri S.p.a. Santarcangelo di Romagna.

A. Rigutti. Zoologia. Atlanti scientifici Giunti Editore, Firenze 2010

M. La Greca, R. Tomaselli. La natura questa sconosciuta. Vol.3. Istituto Grografico De Agostini. Novara 1968

Enciclopedia Universo. Istituto Geografico De Agostini, Novara. 1971.

 

 

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