altorilievo

Altorilievo:

s. m. ‘scultura nella quale le forme, legate a un piano di fondo, ne sporgono fortemente’ (v. bassorilievo).

 

Tecniche per l'altorilievo

L'altorilievo indica una tecnica scultorea che può essere praticata:

  • tramite modellazione di materiali plasmabili, come ad esempio l'argilla,
  • tramite la scultura di materiali più solidi come legno, pietra, avorio
  • tramite la fusione di metalli (oro, argento, bronzo, rame, ecc.).

In ogni caso l'altorilievo consiste nel far sporgere le forme tridimensionali della rappresentazione per tre quarti rispetto al piano di fondo.

 

 L'altorilievo nella storia dell'arte

 

Coppia di bisonti. Scultura ad altorilievo. Grotta di Tuc d'Audoubert, Ariège, in Francia.

 

La tecnica dell'altorilievo è uno dei procedimenti scultorei più antichi della storia dell'arte. E' conosciuta fin dalla preistoria, quando veniva praticata  su roccia, legno, osso, utilizzando chopper, amigdale e pietre scheggiate.  Uno degli esempi  più famosi è la Coppia di bisonti risalente al Paleolitico, scoperti all'interno della grotta di Tuc d'Audoubert,  presso Ariège, in Francia. In questo caso i corpi dei due anmali sono stati scolpiti direttamente sulle pareti della grotta.

 


Lamassù. Proveniente da Khorsabad. Parigi, Musée du Louvre. Foto: Luidger

 

La tecnica dell'altorilievo è stata largamente utilizzata nelle antiche civiltà mesopotamiche anche in opere di grandi dimensioni, dove il materiale utilizzato è la pietra e vengono impiegati strumenti in metallo, come gli scalpello, percossi con martelli o mazze. Molto importante è la fase finale della levigatura, che permette di smussare tutti i solchi e i segni lasciati dallo scalpello e ottenere superfici lisce e modulazioni. 

Tra gli esempi più famosi sono le imponenti figure dei Lamassù della civiltà degli Assiri.

 


Micerino tra le dee Hathor e Anput. Museo Egizio del Cairo.

 

Nella civiltà Egizia  l'altorilievo è usato soprattutto per simulacri e rappresentazioni di carattere sacro in alternativa alla versione a tutto tondo. Appartiene a tale categoria la Triade di Micerino del Museo del Cairo, scolpita in scisto, dove il faraone è affiancato da due divinità femminili. Nella scultura egiziana, come in quella delle civiltà mesopotamiche, si scelgono spesso pietre, da quelle più facili da lavorare come la pietra calcarea, fino alle pietre più dure come i graniti.

 

 

Gigantomachia. Part. Altare di Pergamo. II sec. a. C. Pergamonmuseum, di Berlino.

 

Nell'arte greca L'altorilievo è largamente usato soprattutto nella decorazione di elementi architettonici come frontoni, fregi, cornici, capitelli, metope. Tra gli esempi più noti è il grande fregio dell'altare di Pergamo di età ellenistica.

 

 

Cavalli alati di Tarquinia. Terracotta, IV sec. a.C. Tarquinia, Museo archeologico nazionale tarquiniense.

 

Anche la civiltà etrusca ha utilizzato l'altorilievo per la decorazione dei templi. Il gruppo dei Cavalli alati di Tarquinia in terracotta faceva parte del frontone del Santuario dell'Ara della Regina ed è uno dei capolavori più conosciuti di questa civiltà.

 

Tomba dei rilievi. IV sec. a. C. Tomba della Banditaccia, Cerveteri

 

Numerosi lavori etruschi in altorilievo si trovano anche scolpiti nel tufo  all'interno delle tombe come nella Tomba dei rilievi di Cerveteri.

 

Receptio in fidem di principi barbari. 114-117 d.CDett. della decorazione scultorea. Arco di Traiano. Benevento.

 

Anche nell'arte romana numerose sono le opere realizzate in altorilievo, soprattutto durante l'età imperiale. Con questa tecnica sono eseguite le decorazioni dell'Arco di Traiano a Benevento. 

 

Anonimo. Sarcofago di GiunoBasso. Metà del IV sec. Marmo Pentelico. Musei Vaticani, Roma.

 

L'uso dell'altorilievo venne continuato anche negli oggetti artistici appartenenti alla tarda età romana e paleocristana,  come nel celebre Sarcofago di Giunio Basso che illustra episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento.

 

 

Cristo benedicente tra gli apostoli. Dett. sec. XII. Architrave,
Chiesa di San Tommaso, Caramanico Terme (Pescara)

 

 

Con lo stile romanico la decorazione scultorea degli edifici sacri comprendente capitelli, architravi, cornici, portali e molti elementi di arredo delle chiese, viene spesso eseguita in altorilievo, ne troviamo esempi significativi in tutta Italia enche in località minori.

 

 

 

Benedetto Antelami. Mese di Giugno. Marmo. 1175 ca. Parma, Battistero

 

La scultura gotica riserva uno spazio importante alla tecnica dell altorilievo, utilizzata in tutta Europa. In Italia viene scelta da alcuni grandi maestri per realizzae capolavori come la serie dei Mesi di Benedetto Antelami nel Battistero di Parma o di Pulpiti di Nicola e Giovanni Pisano.

 


Giovanni Pisano. Pulpito di Sant'Andrea. 1298-1301.
part. della Natività. Pistoia, chiesa di Sant'Andrea

 

Massimo esponente della scultura quattrocentesca è Donatello, che seppe reinterpretare il rilievo inventando soluzioni e tecniche nuove, passando da un rilievo bassissimo, come lo stiacciato all'altorilievo, alla scultura a tutto tondo, con uno stile molto personale.

 


Donatello. Cantoria. 1433-39. Dett. Marmo, mosaico e bronzo.
cm. 348X570. Firenze, Museo dell'Opera del Duomo.

 

Una delle opere più note di questo artista, eseguite in altorilievo è la Cantoria realizzata per Santa Maria del Fiore a Firenze e ora conservata nel Museo dell'opera del Duomo.

 

 


Michelangelo. Centauromachia. 1492. Rilievo in marmo. Firenze, Casa Buonarroti

 

 

Altro famosissomo altorilievo rinascimentale è la Centauromachia di Michelangelo conservata alla Casa Buonarroti di Firenze. L'opera, realizzata dall'artista appena diciassettenne, oltre alla grande padronanza tecnica, mostra un forte senso di dinamismo e una conoscenza profonda della scultura classica.

 

Ambrogio Buonvicino. Consegna delle chiavi a San Pietro. 1614-32.
Marmo. Basilica di San Pietro, Roma, Vaticano.

 

Nell'arte del barocco esempi di scultura in altorilievo si trovano soprattutto nelle opere di caattere religioso, come ad esempio nella Consegna delle chiavi a san Pietro, in uno dei lavori realizzati da Ambrogio Buonvicino tra il 1614 e il 1632 per la Basilica di San Pietro a Roma.

 

maestranze romagnole. Cherubini. sec. XVIII. Stucco dipinto. Modigliana, Diocesi di Faenza.

 

Nel XVII secolo e con lo stile rococò,  particolarmente diffusa e la tecnica della meodellazione dello stucco, soprattutto per le decorazioni di carattere sacro. Nelle chiese in Italia e in Europa si possono trovare numerosi esempi di altari, cornici, elementi architettonici e decorativi con altorilievi in stucco.

 


A. Severi, A. Cocchi

 

 

 

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