Bologna e le due torri, Garisenda e Asinelli. XII secolo.
Le torri sono gli edifici più caratteristici del medioevo. Realizzate grazie a nuove tecnologie costruttive, si elevavano nelle città e nelle campagne, svolgendo sia funzioni di controllo e difesa, sia funzioni di abitazione.
Nell'Alto Medioevo, una delle costruzioni più caratteristiche dei centri e delle campagne italiane sono le torri.
Inizialmente, le torri medievali, avevano uno scopo sostanzialmente difensivo e svolgevano due funzioni: erano rifugi d'emergenza e insieme strumenti di controllo del territorio e avvistamento.
Le torri medievali hanno una struttura massiccia e compatta, pareti diritte e in basso sono rafforzate spesso da muri a scarpa. In genere sono quasi sprovviste di aperture, se si eccettuano le feritoie. Si presentano quindi come mini-fortezze, inaccessibili dalla strada. Gli ingressi si trovavano in alto, raggiungibili da scalette mobili in legno che venivano calate o richiuse. Spesso potevano essere collegate con altri edifici a un livello molto rialzato da terra, al primo o secondo piano, mediante passaggi in legno, accessibili solo dall'interno delle altre costruzioni.
Le forme delle torri più antiche sono generalmente cilindriche, ma non mancano anche forme quadrangolari o poligonali.
Tali costruzioni erano adatte alla difesa in un periodo precedente allo sviluppo dell'artiglieria, quando si combatteva prevalentemente con armi da lancio e si rendeva quindi necessaria un'azione dall'alto.
In parecchi casi, soprattutto quando le torri si trovavano in posizioni strategiche o di confine, in Età Feudale le torri venivano assorbite in una più complessa struttura difensiva come una cinta muraria, un fortilizio o una rocca e magari anche un borgo. Numerose sono anche le torri altomedievali che sono state inglobate o trasformate nei castelli.
Le Torri isolate, poste su alture potevano entrare a far parte di un sistema di segnalazioni e avamposti che facevano riferimento a un castello che fungeva da presidio in un determinato territorio. Anche se sono in gran parte perdute, le antiche torri di avvistamento sono ancora presenti nelle campagne italiane, specialmente nelle località di collina e di montagna.
Nel corso del tempo, con il diminuire delle invasioni, questa esigenza si è attenuata ed è venuta ad intrecciarsi con quella abitativa, finché all'inizio dell'Età Comunale, comparvero le case-torri. Le torri vennero trasformate: si aprirono le finestre, le porte e i portali, si provvide ad una più confortevole sistemazione degli ambienti interni, e a volte si arricchirono anche di strutture in legno o muratura) esterne, come logge e balconi, altane e ballatoi.
Le forme possono esprimersi dapprima nello stile Romanico poi in quello Gotico. Accanto quella residenziale, la destinazione difensiva richiese l'uso delle merlature, dei beccatelli e dei ballatoi per la ronda, soprattutto nelle torri dei castelli o delle rocche. In queste ultimi casi spesso le torri potevano essere utilizzate come armerie o come prigioni.
Infine, gradualmente le case-torri si ridussero in altezza e si allargarono, prendendo la forma dei più confortevoli palazzi.
Torre dei Conti, Roma
La casa-torre medievale era abitata da una famiglia ed era insieme strumento difensivo e monumento del prestigio e della ricchezza familiare.
Si sviluppava in altezza su pianta quadrata, spesso sostenuta da un sistema di archi e volte, costruita in mattoni o pietra, e con poche e strette finestre.
Casa-torre dei Bonacolsi. 1280 ca. Mantova. Foto di Massimo Telò
Se il proprietario era un mercante o un artigiano, nei sotterranei della torre vi erano i depositi dei materiali ed eventualmente le tintorie e concerie. Al pianterreno si sviluppava la bottega aperta al pubblico, accessibile dal una via cittadina, con annesso il laboratorio. Nel piano superiore (piano nobile) si trovava la sala di rappresentanza, per accogliere i clienti più importanti o per feste o banchetti. Nei piani successivi si distribuivano le stanze dell'abitazione. Per evitare incendi, la cucina era nella parte più alta.
A volte la torre poteva ospitare anche una colombaia.
Una delle città italiane dove si sono meglio conservate le case-torri medievali è San Geminiano, in Toscana, ma le case-torri medievali si trovano ancora in molte città d'Italia, come Roma, Bologna, Arezzo, Mantova e altre.
A. Cocchi
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E. Guidoni, Roma e l'urbanistica del Trecento in Storia dell'arte italiana Einaudi vol. 5, Dal Medioevo al Quattrocento
B. Zevi Romanico Gotico in Controstoria dell'architettura in Italia