Il Polittico di Val Romita (Val Romita è una località presso Fabriano), conservato oggi nella
Pinacoteca di Brera a
Milano, è il capolavoro della giovinezza di
Gentile da Fabriano è datato 1400 ca. e risale sicuramente al
periodo veneziano.
Il Polittico è giunto
smembrato e mancante della
Crocifissione che doveva trovarsi in alto, sopra la scena dell’
Incoronazione.
Escluso quello mancante, esso comprende
nove pannelli, il maggiore dei quali al centro, con la scena dell’
Incoronazione della Vergine con il
Padre Eterno ed
Angeli musicanti, negli altri ai lati, disposti in due ordini. In basso da sinistra compaiono
S. Girolamo, S. Francesco, S. Domenico e S. Maria Maddalena. Sopra, nelle cuspidi, si riconoscono
S. Giovanni Battista in preghiera nel deserto,
S. Pietro martire nel momento del sacrificio,
S. Tommaso d’Aquino intento alla lettura,
S. Francesco mentre riceve le stimmate.
Dal punto di vista iconografico, l’opera, ricca d’influenze fabrianesi, lombarde ed umbre, è poco omogenea: la parte centrale con l’
Incoronazione ed i quattro
Santi in basso hanno
carattere contemplativo, religioso, devozionale, con chiaro riferimento alla dimensione metafisica e protettiva dell’
Eterno.
Gli altri Santi sopra, invece, sono raffigurati diversamente, non in una prospettiva mistica, ma in una
realtà concreta, che ben li individua e li caratterizza: il
Battista è in preghiera,
San Pietro subisce il martirio,
San Tommaso, in quanto dotto filosofo, è dedito alla lettura,
San Francesco vive il miracolo delle stimmate.
Tuttavia questi fatti hanno perduto la loro terrestrità ed hanno acquistato una dimensione atemporale, diventando quasi una meditazione interiore. Pertanto l’opera ha una sua unità iconografica ed una sua organicità comunicativa. Anche qui, come altrove, dominano l’eleganza, l’oro, i colori accesi. Ne deriva una raffinatezza unica, che non è comprensibile “in toto” a causa dello smembramento del Polittico, già avvenuto quando nel 1811 esso fu portato al Museo di Brera di Milano.
Gallery