Ostracodermi

Nell'Era Paleozoica, durante la prima fase dell'Ordoviciano comparvero i più antichi esempi di Ostracodermi, Pesci primitivi vissuti anche nel Siluriano. Sono i più antichi Vertebrati conosciuti e i fossili sono stati ritrovati sempre nei depositi di acqua dolce. 

Nonostante l'aspetto un po' inquietante, la maggior parte di essi non dovevano essere nè troppo pericolosi nè troppo grandi: dai fossili si desume che gli Ostracodermi avevano dimensioni contenute, non superavano trenta centimetri di lunghezza.

 


A. Cocchi. Dinichthys. Disegno da colorare

 

Esistono però delle eccezioni, alcuni si adattarono alla vita marina e divennero molto più grandi, un esempio è il Dinichtys, un pesce gigante di dieci metri di lunghezza che si diffuse soprattutto nel Devoniano.  Questi animali avevano uno scheletro interno cartilagineo ed erano rivestiti per tutto il corpo o solo in parte, da una robusta corazza, divisa a placche e scaglie.

 


A. Cocchi. Ostracodermi.
Disegno da colorare


I Placodermi erano diversi tra loro, ma in genere avevano un corpo di forma allungata, un po' appiattito sulla testa. Avevano un'unica pinna o due poste dietro alla testa, non avevano pinne pari ma si muovevano soprattutto grazie alla coda, dotata di grandi pinne e molto mobile. Da queste caratteristiche sembra che fossero nuotatori piuttosto lenti e che probabilmente si muovevano in profondità presso i fondali.
La bocca era spostata verso il basso ed erano privi di mandibole e per questo sono considerati Agnati come gli odierni Ciclostomi.  Per nutrirsi risucchiavano l'acqua filtrando piccoli organismi e detriti in sospensione, per respirare usavano le branchie. Erano probabilmente preda di alcuni predatori comparsi durante il Siluriano come ad esempio il terribile Pterigoto.
Gli Ostracodermi avevano però un sistema nervoso già molto evoluto e ben organizzato e oltre alla protezione della corazza, a volte erano provvisti di organi di difesa elettrici, come nel caso dei Cefalaspidi.

Fin dall'inizio gli Ostracodermi apparvero distinti in diversi ordini, come i Cefalaspidi, che rappresentavano il gruppo più numeroso, gli Pteraspidi e gli Anaspidi.

 

A. Cocchi. Arandaspide. Clip art a colori tratto da originale a pennarello.

 

 

Gli Ostracodermi si sono estinti durante il Devoniano.
Attualmente esistono alcune specie di Pesci corazzati che derivano dai primitivi Ostracodermi: gli Ostracionidi. Si tratta di pesci che hanno il corpo racchiuso in una solida e rigida cassa ossea che può essere a sezione triangolare o pentagonale, e può avere robuste spine, con aperture per le pinne, la bocca, gli occhi, la fossa anale.

Asaki San


Bibliografia:

 

L.B. Halstead, G. Caselli. Evoluzione ed ecologia dei dinosauri. Eurobook Londra, 1976; Vallardi Industrie Grafiche per l'edizione in lingua italiana, Lainate (MI) 1976

L. Cambournac, M.C. Lemayeur, B. Alunni, E. Beaumont. Dinosauri e animali scomparsi. Edizioni Laurus, Bergamo.

P. D'Agostino. Dinosauri dalla A alla Z. De Agostini editore, Novara 2010

D. Meldi, S. Boni, L. Cecchi. Dinosauri dalla A alla Z. Origine, evoluzione, estinzione. Rusconi Libri S.p.a. Santarcangelo di Romagna

M. La Greca, R. Tomaselli. La natura questa sconosciuta. Vol.3. Istituto Grografico De Agostini. Novara 1968

 

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