Arte medievale in Casentino

Il Medioevo in Casentino ha lasciato testimonianze artistiche importanti, molte delle quali sono ancora oggi ben conservate. Il primo fenomeno culturale è stato quello dei castelli e delle torri sorte nel periodo feudale. Sempre intorno al Mille, l'altra vicenda fondamentale contemporanea all'incastellamento è stata lo sviluppo del monachesimo che ha provocato la costruzione di abbazie, monasteri, pievi e spedali in tutto il territorio. Entrambi hanno sfruttato la natura geografica del paesaggio e hanno poi finito per trasformarla in un aspetto nuovo e tipicamente medievale.
Il Casentino era un'area territoriale che rappresentava un punto di passaggio obbligato per passare dalla pianura romagnola e e marchigiana all'appennino e da nord verso Roma ed era caratterizzata da una fitta rete di antiche vie, valichi e percorsi pedemontani già presenti fin dall'epoca romana. Questa collocazione strategica è stata determinante sia per il controllo del territorio esercitato dal sistema feudale, sia dai monaci, che oltre a dedicarsi alla preghiera e al ritiro si dedicarono anche all'assistenza ai pellegrini e ai malati. Anche gli eremi, sorsero in luoghi impervi, solitari, ma anche strategici, perchè sempre posti lungo le vie di transito, e comunque non lontani dalle pievi, dotate di foresterie, spedali e luoghi di ristoro e accoglienza. 

Sia i castelli che le strutture religiose di quel periodo in Casentino offrono un patrimonio culturale e artistico di grande rilevanza che si accresce soprattutto nei secoli del basso medioevo fino alle soglie del Rinascimento. Gli esempi più noti sono il Castello di Poppi, progettato da Arnolfo di Cambio e contenente la splendida serie di affreschi di Taddeo Gaddi, oppure il complesso di Camaldoli, con il suo Monastero, la foresteria e l'Eremo, con la ricca collezione di dipinti, le tavole dei Della Robbia, le sculture, le decorazioni e gli arredi sacri.

Lo sviluppo dei monasteri, con le grandi abbazie e tutte le costruzioni collegate alle attività dei monaci, rappresenta da un lato una conseguenza di questo processo, dall'altro un'evoluzione dello stile di vita, dell'economia e del potere esercitati da quei centri religiosi nel corso del tempo, fino al XVII secolo.

Ma accanto a questi vanno considerati i deliziosi borghi, piccoli e grandi, disseminati in tutto il Casentino, con il loro intreccio di strade medievali, torri e pievi. Anche questi mostrano le tracce della stratificazione storica, con la trasformazione degli abitati e l'avvicendarsi dei diversi stili artistici.

 

A. Cocchi.

 


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