La Cappella dei Conti Guidi rappresenta uno degli ambienti più belli del castello di Poppi, e vi si accede dal ballatoio dell'ala residenziale.
L'ambiente è quadrangolare di forma irregolare, coperto da volta a crociera con costoloni su peducci in pietra, illuminato da una monofora soprastante un arcone. Le vele con i Quattro Evangelisti e le pareti accolgono i pregiati affreschi di Taddeo Gaddi, fedele allievo di Giotto. I dipinti devono essere stati realizzati dopo il 1330, e conclusi entro la prima metà del XIV secolo.
Il ciclo pittorico si sviluppa nelle ampie lunette delle tre pareti affrescate, e rappresenta le Storie del Vangelo, tratte in gran parte dai Vangeli apocrifi. Ogni scena è delimitata da una cornice policroma che raccorda la pittura alle forme architettoniche. Nella narrazione pittorica sono rappresentate due episodi delle storie di Maria, due dedicati a San Giovanni Battista, patrono di Firenze, e infine due riferiti a San Giovanni Evangelista, il discepolo prediletto di Cristo.
Al di sotto di tali pitture correva un fregio (non realizzato da Taddeo Gaddi) con figure di santi a mezzo busto. Sono giunti fino a noi solo quattro santi. Di questi sappiamo che vi sono due vescovi e un monaco.
In seguito alla destinazione della cappella ad uso carcerario ai tempi dei Lorena, sono andati perduti l'altare e il coro.
Sopra l’ingresso troviamo la prima lunetta in cui è raffigurata la Presentazione di Gesù al Tempio dove Maria offre al vecchio Simeone il piccolo Gesù; a destra invece la Dormizione della Madonna in cui la Vergine appare morente, circondata dagli Apostoli. Purtroppo l’affresco manca di molti dettagli perciò lascia intuire solo alcune parti.
Sulla parete nord, nella seconda lunetta sono stati raffigurati due episodi della vita di San Giovanni Battista. Il primo a destra è L’incontro di Gesù con San Giovanni nel deserto e la tradizione vuole che gli individui che sono inginocchiati ai piedi del Cristo raffigurino i membri del Casato dei Guidi.
Nella lunetta di sinistra vediamo la Danza di Salomè ambientata in una tavolata in stile trecentesco, animata da personaggi vestiti alla moda del tempo. Tra i commensali spicca il re Erode, vestito di rosso, al quale viene offerta da un soldato la testa del Battista.
Nella terza lunetta infine sono raffigurate due scene della vita dell’apostolo Giovanni. A sinistra si presenta La resurrezione di Drusiana episodio narratoci in un Vangelo apocrifo, che sarebbe avvenuto nella città di Joppe. Giovanni con il suo braccio impone a Drusiana di alzarsi da una barella ove giaceva attorniata dai suoi familiari.
L’ultima pittura rappresenta L’assunzione di San Giovanni, accolto dal Salvatore e da due angeli mentre a sinistra un sacerdote accompagna con la preghiera il miracolo.
R. Daffara
Bibliografia e sitografia
AA.VV. I castelli nel territorio casentinese, Firenze, 1990
AA. VV.Castelli e fortificazioni, Touring Club Italiano, Milano, 1974
D. Taddei, Il castello dei Conti Guidi a Poppi, in Il sabato di Santa Barnaba, Milano, 1989
D. Taddei, Il castello dei Conti Guidi tra Simone e Francesco Guidi (1220-1440), La battaglia di Campaldino e la società toscana del ’200, Atti del Convegno di Studi Storici, Ed. Granducale 1994
www.castellodipoppi.it
enciclopedia multimediale “Tremila”
enciclopedia multimediale “Wikipedia”
“Il castello del mese” Il Castello di Poppi