Biblioteca Malatestiana

La Biblioteca Malatestiana di Cesena, riconosciuta dall'Unesco "Memoria del mondo" è stata fondata intorno al 1440-45 presso il locale monastero francescano, per dare degna sistemazione ai codici conservati dai frati. Con i fondi ottenuti dal signore di Cesena, Novello Malatesta, a partire dal 1447 venne edificata la nuova biblioteca, progettata da Matteo Nuti, architetto allievo di Leon Battista Alberti. Prima biblioteca civica d'Europa, la Biblioteca Malatestiana conserva intatte le sue armoniose forme rinascimentali, gli arredi originali e il raffinato portale in noce eseguito da Agostino di Duccio. Ricchissimo è il partimonio librario conservato, comprendente migliaia di volumi comprendenti minuature di elevato valore artistico, manoscritti, incunamboli e lettere autografe, ai quali si sono aggiunti nei secoli, numerosi fondi e donazioni. Ancora oggi attiva e aperta al pubblico e agli studiosi, la Biblioteca conserva la sua secolare finalità culturale.

A. Cocchi

 

Dal 2005 la Biblioteca Malatestiana di Cesena è stata inserita dall’UNESCO nel registro della Memoria del Mondo poichè la biblioteca non contiene solamente lavori di filosofia, teologia e scritti di natura biblica, ma anche testi di letteratura scientifica e classica di differenti provenienze.

La Malatestiana  è un raro ed esclusivo esempio di biblioteca rinascimentale perfettamente conservata e contiene testi unici e pregiatissimi. L’idea della biblioteca è da attribuire ai frati Francescani che nel 1445 ricevettero dal papa Eugenio IV il permesso di utilizzare alcuni fondi per la costruzione dell’edificio iniziata nel 1447.
Solo nel 1450 viene attestato il primo intervento di Malatesta Novello che fece proprio il progetto dei frati.

Aloisi, Dradi, Sintucci, Valentini. (alunni del Liceo Classico Monti, Cesena)

 

 
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