Sposalizio mistico di Santa Caterina a Corzano

L’affresco si trova nel Santuario della Madonna di Corzano, situato nell’incrocio tra navata e transetto, rivolto verso l’entrata principale, un tempo collocato al centro di un alto altare, è ora riposto su un tabernacolo di legno.
L’iconografia è nota col nome di Matrimonio mistico di Santa Caterina.
Seppur consumato dal tempo e restaurato di recente, l’affresco conserva ancora tutta la sua spirituale bellezza, e la Madonna rappresentatavi è ancora oggi venerata dagli abitanti dei luoghi vicini come Madonna di Corzano.
La policromia dell’affresco, sebbene alterata, è ancora visibile. Il Bambino indossa un abitino verde, calza scarpette e sul volto rotondeggiante spicca una capigliatura riccioluta. Caterina alza la mano sinistra verso la destra del bambino, indossa un copricapo sulla fronte, e sulla veste gialla risalta la manica ricca di pieghe. La ieraticità  dei personaggi, il tono di compostezza e l’uso di colori chiari, quasi eterei, dona all’opera un senso di superiorità , di trascendenza e comunione con Dio. L’affresco, che prima era situato su un muro del castello, sta quasi ad attestare il passaggio di Corzano da luogo di sorveglianza a luogo di preghiera.

A. Castigliego (alunno del Liceo Classico Monti, Cesena)


Bibliografia e sitografia

Giulio Fallani, Appennino romagnolo, edizioni Multigraphic, Il laboratorio, 1990, Firenze
- Francesco Santucci, Storia della Val di Bagno, editore Il ponte vecchio, 1999, Cesena
- M.A.Lippi Mazzi, Corzano tra storia e leggenda, stabilimento topografico dei comuni, 1976, Santa Sofia
- Don Giovanni Vecci, Corzano e l’Alta valle del Savio, edizione fuori commercio, 1991, Sarsina
- Alfredo Bellandi – Roberto Greggi – Giuliano Marcuccino, Corzano: dal castello al santuario, editore centro di studi storici Bagno di Romagna – San Piero in Bagno, 1996, Cesena
- Pier Giovanni Fabbri, La Val di Bagno in età  medievale e moderna, edizioni centro studi storici Bagno di Romagna, 1991, Forlì
-, Rocche e castelli di Romagna, edizioni Alfa, 1971, Bologna
 

 

 
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