Moda maschile rococò

La moda maschile di stile rococò intorno alla metà  del XVIII secolo si sviluppò in Europa secondo alcune linee diverse:

  • lo stile francese 
  • lo stile inglese
  • lo stile esotico.

Lo stile francese rococò

Il primo filone è rappresentato dalla moda francese, preferita soprattutto dalla classe aristocratica, per la sua ricercata raffinatezza che puntava sull'esternazione del lusso con largo impiego di tessuti pregiati e fatture più elaborate.

Nei primi anni del regno di Luigi XV rimasero gli stessi capi del periodo della Reggenza, ma con qualche modifica.

  • Il justaucorps, venne chiamato habit à  la francaise e divenne un simbolo di appartenenza alla nobiltà . Venne indossato fino ai tempi della Rivoluzione, per essere poi ripreso nel periodo della restaurazione monarchica.
  • Le culottes divennero appena più lunghe e si fermavano con una fibbia sotto al ginocchio e sopra le calze.
  • Lo jabot in pizzo venne invece sostituito dalle prime cravatte nere, allacciate a nodo.

Nella seconda metà  del regno di Luigi XV la moda francese introdusse alcuni cambiamenti più evidenti nei capi dell'abbigliamento maschile.

  • Ora l'abito si portava slacciato per lasciare visibili il gilet e la camicia, e tutti i capi divennero più aderenti.
    La forma della marsina assunse un aspetto meno appariscente e frivola. La vecchia linea a campana venne infatti ridimensionata, eliminando le imbottiture, riducendo l'ampiezza delle falde e accorciando l'abito. Il busto si fece più attillato e venne ristretto il taglio del dorso, spingendo le falde più indietro. Le maniche divennero più strette, con paramani molto più piccoli.
  • Accorciata fino appena sotto la vita, la sottomarsina venne chiamata  gilet, ma aveva maniche più strette e lunghe, mentre i paramani via via furono eliminati. Il gilet si portava allacciato solo nei bottoni in basso fino a metà  petto, per lasciar vedere la cravatta ed era dotato di taschini con pattine.
  • In alternativa alla cravatta si portava il tour de col: un tipo di cravatta realizzata in tessuto di mussola molto leggero e allacciato dietro mediante due strisce.

I tessuti pregiati e le eleborate decorazioni in oro, argento e pietre preziose continuarono ad essere utilizzati per per le più importanti occasioni di corte, ma il cambiamento del costume si avvertì soprattutto nell'abbigliamento quotidiano dei gentiluomini della seconda metà  del '700. Si diffuse infatti un gusto più sobrio, vennero preferite stoffe dalle tessiture più semplici, uniformi, rigati o con motivi piccoli, mentre le decorazioni si fecero sempre più limitate.

Verso il 1770 l'influenza della moda inglese si fece più forte e anche la marsina divenne molto più pratica, arrivando a trasformarsi completamente fino ad assumere il nome di frac.  Le tasche e i paramani furono completamente eliminati, mentre venne lasciato solo un piccolo collo appena rivoltato. Le falde vennero tagliate in modo da lasciare scoperta tutta la parte anteriore del busto.

Le calzature non cambiarono particolarmente e nella forma si mantennero le caratteristiche del periodo mdella Reggenza, ma si abbassò il tacco.
La novità  venne però ancora dall'Inghilterra che introdusse l'uso degli stivali.

Anche le acconciature rimasero sostanzialmente invariate, ma venne superato l'uso della cipria. Le parrucche si usavano ancora, ma il modello più voluminoso, la parrucca  chiamata en criniére, tipica del periodo di Luigi XIV, venne utilizzata ancora solo dagli uomini più anziani o dai professionisti, come ad esempio i notai.

Il tricorno era il cappello più usato del periodo, solitamente era di foggia semoplice, oppure poteva essere decorato con un giro di gallone o, nei modelli più all'orientale, con piume. 

Lo stile inglese rococò

La tendenza inglese venne preferita dalla emergente borghesia, dagli intellettuali e da alcuni aristocratici sostenitori di idee più liberali. Era un modo di vestire più semplice e pratico,  che proponeva un'eleganza sobria, con tinte poco appariscenti, soprattutto scure, e tessuti morbidi e leggeri, come il panno di lana e la seta.

Già  dalla metà  del XVIII secolo in Inghilterra si era diffuso l'abito borghese, preferito da imprenditori, maestri artigiani, commercianti, avvocati, banchieri, ecc.
Lo stile di vita di questi borghesi, molto attivo rispetto a quello degli aristocratici che vivevano nel lusso e nell'inerzia, richiedeva un abbigliamento più pratico e funzionale e al tempo stesso dignitoso.
Fin dal 1739 i giovani borghesi che si sentivano più all'avanguardia con i tempi, cominciarono ad imitare il modo di vestire dei loro domestici. Così venne adottata una linea più semplice, eliminate falde o paramani ingombranti, decorazioni inutili e tessuti troppo delicati o troppo rigidi.
Questa tendenza si affermò con successo soprattutto tra la popolazione, ma nella seconda metà  del secolo venne accettata anche dagli aristocratici inglesi, che a differenza di quelli francesi, in gran parte amministravano personalmente le loro proprietà  e i lavori di campagna.
Inoltre questo stile di abbigliamento, per le sue caratteristiche di rigore e razionalità , divenne anche il costume di una mentalità  "moderna" e razionale, molto apprezzata dagli intellettuali illuministi, dichiaratamente opposta all'irrazionale ed eccessivo costume della corte francese.

La novità  più importante che giunse dall'Inghilterra verso il 1725 fu il riding-coat, un soprabito molto funzionale e privo di decorazioni, adatto soprattutto ai climi rigidi e per ripararsi dalla pioggia, ma pensato anche per andare a cavallo. Il riding-coat si portava con calzoni aderenti in maglia o in pelle di daino, infilati negli stivali. Aderente al busto, ma ampio verso l'orlo, poteva avere allacciatura a doppio petto, con due colli sovrapposti di cui uno poteva essere portato sollevato, o un collo con risvolti ampi. Per la sua praticità  il riding-coat si diffuse rapidamente, divenendo un capo abituale dell'abbigliamento maschile. Più tardi il
il riding-coat venne adottato anche nell'abbigliamento femminile, diventando la redingote.

Il costume esotico

Accanto alle linee inglese e francese, verso la metà  del XVIII secolo anche nella moda maschile vengono introdotti costumi di foggia esotica ispirata all'oriente o in genere ad altri paesi.   Spesso il costume esotico veniva indossato da personaggi che avevano vissuto in altri paesi, magari per svolgere incarichi diplomatici o per occuparsi di affari e rapporti commerciali.  Questa particolare tendenza della moda settecentesca venne anche diffusa attraverso la pittura degli artisti del tempo. Una delle più importanti testimonianze in questo senso è offerto dai ritratti del pittore svizzero Jeanne-Etienne Liotard.

A. Cocchi


Bibliografia

V. Maugeri A. Paffumi Storia della moda e del costume. Calderini Editore, Firenze 2005
L. Kybalovà , O. Herbenovà , M. Lamarovà . Enciclopedia illustrata del costume. F.lli Melita Editore, La Spezia 1988
C. Giorgetti. Manuale di Storia del Costume e della Moda. Cantini Gruppo D'Adamo Editore, Firenze
E. Morini. Storia della moda XVIII-XX secolo. Skira editore, Ginevra-Milano 2006

 

 
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