Urbanistica

Urbanistica: 

s. f. (arch.) ‘arte di disporre e organizzare razionalmente ed esteticamente gli aggregati urbani’. Vc. dotte, che fanno capo al n. lat. della ‘città’ (opposta alla ‘campagna’), urbe(m), di sconosciuta orig. (certo prestito da una lingua estranea, non avendo l'indoeur. un n. comune per indicare la ‘città’), forse derivante da Ur, la prima mitica città della civiltà sumerica, soppiantata nelle lingue romanze da civitate(m) e villa(m). Anche la denominazione Urbe(m) per indicare Roma, la città per eccellenza, è dell'uso lat., come Ásty ‘città’ era per antonomasia Atene nel mondo gr. L'agg. der. urbanu(m) ha il sign. proprio di ‘cittadino’, che appare isolato in fr. nel 1354, ripreso poi nei Paesi Bassi all'epoca della dominazione sp. ed, infine, riesumato dal Rousseau, sia in questo senso proprio di ‘concernente la città, appartenente alla città’, sia in quello fig. di ‘civile, affabile’, che pur era già apparso durante il Rinascimento. Un percorso analogo seguì il der. urbanitate(m). Anche urbanismo ci viene dalla Francia (urbanisme nel 1842; e urbaniste dal 1923). “Nel secolo passato e nei primi decennî di questo si parlava di edilizia (V. p. es. C. De Horatiis, Progetto di un codice edilizio artistico-legale, Napoli, 1864, a proposito del risanamento di Napoli; G. Giovannoni, Vecchie città ed edilizia nuova, in Nuova Antol., 1913). Il francese urbanisme dapprima si ricalca pari pari: F. Tajani, nel Corriere della Sera del 14 settembre 1929, a proposito del Congresso delle abitazioni e dei piani regolatori, distingue urbanismo (o “scienza urbanistica, come alcuni la chiamano”) da urbanesimo “aumento della popolazione urbana”. Poi si fa strada urbanistica: cfr. una nota di Cultura intitolata Urbanismo (maggio 1930, p. 392), con la sua continuazione intitolata Urbanistica (dic. 1930, p. 1036). Il comune di Firenze ha però ancora una Direzione lavori pubblici ed urbanismo” (Migl. Saggi 99 n. 3).

A. Severi

Loading…