Osteitti

 

Anonimo. Esempi di Osteitti.  1 Oncorhynchus mykiss; 2 Pontinus nematophthalmus;  3 Aracana aurita;  4 Peristedion gracile;

Anonimo. Esempi di Osteitti. Disegno ad acquerello.
1 Oncorhynchus mykiss; 2 Pontinus nematophthalmus;  3 Aracana aurita;  4 Peristedion gracile. 

 

La più grande categoria di pesci sono gli Osteitti, dotati di scheletro, divisi in tre sottoclassi e diffusi in tutto il mondo.

I pesci ossei

 

Poichè nella moderna classificazione degli Animali, i Pesci sono considerati una superclasse, gli Osteitti, o Pesci ossei, sono la prima e più grande classe dei Pesci. Comprende tutti i Pesci dotati di scheletro osseo e si divide tradizionalmente in tre sottoclassi:

- Teleostei

- Ganoidi

- Dipnoi

 

 

Caratteristiche generali

 

  • Gli Osteitti, rispetto ai pesci appartenenti alle altre classi, possiedono una certa simmetria sulla linea orizzontale.
     
  • Hanno il corpo riversito di squame, la cui forma e dimensione è diversa nelle varie classi e specie e poiché ogni squama si sviluppa con particolari anelli di accrescimento, osservandole si può risalire all'età del Pesce.
     
  • Altra caratteristica del loro aspetto esteriore è rappresentata dalle pinne: oltre alla pinna caudale, diversa nelle varie specie, gli Osteitti possiedono sempre una o due pinne dorsali e una pinna anale. La presenza e caratteristiche delle pinne pari, cioè pettorali e ventrali, dipende dalle specie.
     
  • Hanno un cranio con mandibole mobili dotate di denti, occhi ben sviluppati e fosse nasali.
     
  •  Sono dotati di una complessa struttura cranica e di uno sviluppato sistema sensoriale.
     
  • Di solito respirano per mezzo delle branchie, collegate al cuore che governa il sistema circolatorio, ma alcuni di essi, come i Dipnoi, possiedono un apparato polmonare.
     
  • Un organo caratteristico è la vescica natatoria, una sorta di galleggiante naturale, che aiuta il pesce a stabilizzarsi nell'acqua e nei suoi movimenti di salita e discesa.
     
  • Quasi tutte le specie di Osteitti si riproducono mediante la deposizione di uova, tranne alcune specie vivipare.
    Nella grande maggioranza di questi Pesci i sessi sono separati ma esistono anche alcune specie ermafrodite e in molti Teleostei durante lo sviluppo avviene il cambiamento di sesso.
     
  • I Pesci ossei possono vivere nei mari, ma esistono anche numerosissime specie  d'acqua dolce e sono diffusi in tutto il mondo.

 

 

Le dimensioni

 

Tra le numerose specie di Osteitti le dimensioni sono molto variabili.
La maggiore lunghezza viene raggiunta dello Storione Ladano, mediamente di sei metri, ma che può arrivare fino a nove metri, con un peso fino a 1500 chilogrammi. Il Ladano vive soprattutto nel Mar Caspio, ma è diffuso anche nell'Adriatico, risale i fiumi della Russia e a volte si inoltra anche nel Po.
Tra le specie marine, uno dei più grandi Osteitti è il Tonno, che può arrivare a quattro metri e mezzo di lunghezza con un peso di sei quintali, seguito dal Pesce spada, lungo fino a cinque metri per mezza tonnellata di peso. Due metrie e mezzo possono essere raggiunti dal Tarpone altlantico, con pesi anche eccessivi rispetto alle sue dimensioni. Ciò vale anche per alcune specie di Cernie tropicali, come la Epinephelus  tauvina, che anche se arriva "soltanto" a due metri può però pesare anche diversi quintali.

Tra gli Osteitti d'acqua dolce le dimensioni maggiori sono quelle del Pesce spatola, con i suoi due metri di lunghezza, di cui cinquanta centimetri corrispondono alla spatola.
Nel bacino di Mekong, nel Sud-Est asiatico vive il Pangasio, un Siluride di due metri, privo di denti, ma con baffi sul muso.

Tra i più piccoli vanno considerate specie di acqua dolce, presenti a volte anche negli acquari domestici, come i Tetra neon che vivono nei fiumi dell'Amazzonia. Tra le specie marine più piccole, accanto ai coloratissimi Pomacentridi  tropicali, vanno ricordati le Castagnole, appartenenti al genere Chromis,  e i Canari, assegnati al genere Anthias, che vivono presso le scogliere dei nostri mari.
 



Evoluzione

 

Sembra che l'origine degli Osteitti possa risalire ai Placodermi del periodo Siluriano superiore, antichissimi Pesci corazzati vissuti circa 420 milioni di anni fa, poi estinti. Da quelle specie primitive sembra che siano derivati due gruppi di Pesci: gli Attinopterigi e i Sarcopterigi.
Al gruppo degli Attinopterigi appartengono i Teleostei e i Ganoidi. I Teleostei rappresentano la più grande classe di pesci ossei ancora viventi, comprendente circa ventunomila specie. I Ganoidi sono una sottoclasse di Pesci indicata nella vecchia classificazione, poi ridistribuita su altri gruppi in classificazioni più moderne, a cui appartengono numerose specie fossili e pochissimi esempi attuali.  
Al gruppo dei Sarcopterigi vengono invece assegnati i Dipnoi, pesci che vivono in acque poco profonde; i Celacanti e i Tetrapodi.

 

I "fossili viventi"

 

 Tra gli Osteitti esistono alcune specie che si possono considerare dei "fossili viventi" perchè si sono evoluti poco rispetto ai loro esempi fossili. Esistono anche specie che si credevano estinte, un esempio è la Latimeria, un Celacantiforme scoperto nel 1938, la cui origine risale al Periodo Cretaceo del Mesozioico, corrispondente a circa sessanta milioni di anni fa. Altri Pesci ossei di origini molto antiche sono i Lepidosireni che sembrano discendere da antenati vissuti nel Triassico, nel corso del quale si sono diffusi sia nei mari sia nei corsi di acqua dolce.
Anche i Siluriformi presentano molto tratti somatici o anatomici che li rende simili a specie estinte e conosciute soltanto attraverso resti fossili. Ad esempio, quando le squame sono sostituite da placche ossee molto vicine tra loro, sembrano formare una corazza che sembra una diretta derivazione di quella dei Pesci corazzati fossili. Uno di questi è il Pesce gatto.
Un altro pesce a scheletro osseo che ha ben conservato le caratteristiche primitive è l'Amia calva, unica specie vivente appartenente alla famiglia degli Amiiformi, molto diffusa nell'Era Mesozioica. Una tra le caratteristiche più arcaiche è la vescica natatoria che può funzionare anche da polmone quando il Pesce esce dall'acqua. L'Amia è chiamata "calva" perchè la parte superiore della testa è rivestita da una pelle sottilissima, priva di squame. Vive nelle acque dolci dell'America settentrionale.
Diretti discendenti degli antichissimi Ostracodermi estinti nel  periodo Devoniano, sono gli Ostracionidi, che vivono nel Pacifico indiano e nell'Atlantico tropicale. Il loro corpo è contenuto in una robusta cassa ossea dalla forma a sezione triangolare o pentagonale, a volte fornita di spine, con aperture per le pinne, la bocca, gli occhi, la fossa anale.

 

Asaki San

 

 

 

Bibliografia

 

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Enciclopedia Universo. Istituto Geografico De Agostini Novara, 1971
AA.VV. Nel meraviglioso regno degli animali. Armando Curcio Editore, Roma 1972
V. De Zanche, P. Mietto. Il mondo dei fossili. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977
C.Walker, D. Ward. La Biblioteca della Natura. Fossili. Guida fotografica a oltre 500 generi fossili di tutto il mondo. Arnoldo Mondadori Editore S.P.A. Milano, 2006
M. Lambert. I fossili. Vallardi Industrie Grafiche S.P.A. Lainate (MI) 1994
A. Rigutti. Zoologia. Atlanti scientifici Giunti Editore, Firenze 2010
M. La Greca, R. Tomaselli. La natura questa sconosciuta. Vol.3. Istituto Geografico De Agostini. Novara 1968

 

 

 

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