Sposalizio mistico di Santa Caterina

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Una delle opere appartenenti al periodo giovanile di Ludovico Carracci è lo Sposalizio mistico di Santa Caterina, una piccola tela dipinta a a olio, appartenente ad una collezione privata. Nonostante le dimensioni ridotte (misura 63X51 cm.) e l’assenza di una datazione sicura, è un quadro molto importante per comprendere il primo periodo del pittore bolognese.
Lo stile di questo dipinto è piuttosto distante da quello di Prospero Fontana, presso il quale sembra che si sia svolto l’apprendistato del Carracci. È invece evidente l’interesse per la cultura artistica dell’ambiente parmense e per l’opera del Correggio. Su queste basi, però, il linguaggio di Ludovico si esprime in maniera già molto personale. Ad esempio il manto della Madonna è rappresentato con un fantastico ghirigoro, che è una stilizzazione dei panneggi correggeschi, ma appare come se fosse mosso da un’energia misteriosa. Anche il fondale architettonico è semplificato rispetto ai virtuosismi prospettici che venivano realizzati in quel periodo dai maestri del Manierismo, ma il cumulo di terra e ciottoli su cui siede la Madonna è rappresentato con una concretezza inedita. La ricerca di suggestioni visive si coglie anche nel rosso acceso dell’abito della Vergine, molto più brillante rispetto alle altre tonalità del quadro, in un efficace contrasto di luminosità.
Ludovico, già in questo suo saggio giovanile, nonostante le incertezze della sua personalità ancora acerba, interpreta secondo il suo modo di vedere anche i suggerimenti tratti dalla pittura del Correggio, da lui molto ammirata, e si orienta verso una naturalezza ed espressività sensoriale, che supera qualsiasi altro esempio del tardo Manierismo, compresa l’opera del Passerotti. In questa corrispondenza tra cultura visiva e ricerca naturalistica sta il fascino del dipinto e il suo aggancio con il Fregio di Palazzo Fava a Bologna, concomitante alla Crocifissione di Annibale Carracci per la chiesa di Santa Maria della Carità del 1583.

 

A. Cocchi

 

Bibliografia

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