Chiesa di San Giacomo

Chiesa di San Giacomo

Bibliografia

 

 

Affacciata sul Porto canale di Cesenatico, tra i numerosi locali, bar e ristoranti, si trova la Chiesa di San Giacomo Apostolo. Attualmente conserva forme settecentesche, ma il suo aspetto attuale è il risultato di una serie di trasformazioni subite durante la sua secolare esistenza.

La prima costruzione risale al 1324, quando venne eretta come oratorio intitolato ai santi Giacomo Apostolo e Cristoforo Martire, protettori dei viandanti e del pellegrini. Nel XIV secolo Cesenatico si era infatti sviluppata come borgo di pescatoripunto di traffico commerciale. Il suo porto offriva uno sbocco sul mare e un nodo di collegamento con il territorio romagnolo e toscano, attraverso il tratto orientale della via Francigena, proveniente dall'Appennino tosco-romagnolo. La collocazione sull'antica via di traffico era importante anche dal punto di vista religioso, poichè quel percorso era praticato anche dai numerosi pellegrini in viaggio verso Loreto e Roma. Come si deduce da antichi documenti, diverse locande offrivano ospitalità e ristoro alla gente di passaggio, con la stessa funzione degli attuali alberghi e ristoranti.

Nel corso del tempo, la Chiesa di San Giacomo ha subito diverse modifiche, fino alla trasformazione definitiva compiuta nel 1763, progettata da Pietro Bastoni, un architetto luganese.

Il terremoto del 1875 fu particolarmente violento sulla Romagna e colpì anche Cesenatico. Le lesioni subite dalla chiesa e dalla cittadina furono però presto riparate.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Chiesa di San Giacomo subì danni gravissimi, poichè le granate lanciate da alcuni soldati tedeschi in ritirata distrussero il campanile e l'abside della chiesa.
Nel dopoguerra seguì la ricostruzione e diversi restauri, fino a quello del 1999.

La Chiesa di San Giacomo è un edificio di modeste dimensioni, ha una pianta rettangolare con abside semicircolare.
La costruzione non è isolata, ma integrata nel tessuto urbano che si sviluppa in modo lineare e compatto lungo il molo. L'impressione è quella di una unità e continuità tra chiesa e abitato, dove l'edificio sacro,  più alto e "segnalato" dal campanile, funge da richiamo visivo e punto di riferimento.

La semplice facciata alta e stretta si sviluppa su due livelli separati da una cornice lievemente aggettante e caratterizzati da altezze diverse, poichè il secondo è più basso del primo ordine. 
Le proporzioni allungate della facciata rettangolare sono messe in evidenza dai due ordini di paraste doriche disposte in due coppie raccolte verso l'esterno.
Al centro, partendo dal basso si aprono il portale d'ingresso, sormontato da una nicchia con la statua della Madonna, e la finestra del secondo ordine. Il timpano triangolare conclude la facciata.

Tutte le superfici sono intonacate con pareti rosa su cui spicca il bianco di cornici e paraste con un contrasto cromatico caratteristico e gradevole, che viene amplificato dal riflesso sull'acqua del molo.

All'interno, il percorso dell'unica navata della chiesa termina con un presbiterio lievemente rialzato su due gradini ed è accompagnato da sei nicchie laterali, tre per lato, con rispettivi altari.
Tutte le pareti, intonacate in giallo crema, e membrature bianche, sono percorse da un ordine di paraste con capitelli ionici, sormontati da una trabeazione continua e da una seconda cornice molto sporgente che disegna tutto il perimetro della chiesa. Il soffitto è a volta, attraversato da archi a tutto sesto.

Nella chiesa sono conservati un organo a canne e tre statue di santi, di cui due settecentesche realizzate da Francesco Callegari. Dietro all'altare nella nicchia ricavata nell'abside si trova la statua del patrono San Giacomo. I dipinti presenti sono: un'opera seicentesca di Domenico Mantovani, altre due del XVIII secolo realizzate da Francesco Andreini, pittore cesenate morto nel 1750,  e due copie dal pittore Guido Cagnacci.

 

A. Cocchi

 

 

 


 

 

Church of St. James

 


Pietro Bastoni. Church of San Giacomo Apostolo. 1763. Façade. Cesenatico.

 

Facing the Canal Harbour of Cesenatico, among bars, restaurants and shops, is the Church of San Giacomo. Its current 18th Century style is the result of a series of transformations undergone along its century-old existence.

The first construction dates back to 1324, when it was built as an oratory, named after saints James the Apostle and Christopher the Martyr, protectors of the wayfarers and pilgrims. By the 14th Century, Cesenatico had developed as a fishing village and commercial traffic point. Its harbour offered a link with the sea and a link with the Romagna and Tuscany regions, through the eastern stretch of via Francigena, coming from the Tuscan-Romagna Apennines. To be on the old commercial road was also important from the religious point of view, since that route was travelled by a lot of pilgrims going towards Loreto and Rome. It is deduced by old documents that several inns offered food and accommodation to the passing by, the same way hotels and restaurants do today.

 


Pietro Bastoni. Church of San Giacomo Apostolo. 1763. Interior. Cesenatico.

 

 

The Church of San Giacomo has gone through a lot of modifications during the years, until it reached the definitive look in 1763, with a plan by Pietro Bastoni, an architect from Lugano.

The 1875 earthquake was particularly strong in the Romagna area and affected also Cesenatico but the damage suffered by the church and city was soon taken care of. During the Second World War, the church was seriously damaged when a grenade thrown by German soldiers destroyed the bell tower and the apse. A reconstruction and restoration took place after the war, until the next one, done in 1999.

 


Pietro Bastoni. Church of San Giacomo Apostolo. 1763. Interior, presbytery. Cesenatico.

 



The Church of San Giacomo is a relatively small building, with a rectangular plan and a semicircular apse. The construction is not isolated but very much integrated in the urban plan, linearly and solidly developed along the pier. The impression given is that of unity and continuity between church and built area, where the sacred building, higher and identified by the tower bell, act as a visual call and point of reference.
The high and narrow simple façade develops in two levels separated by a cornice that lightly juts out. The two levels have different heights, one being lower than the first order. The stretched proportions of the rectangular façade are put in evidence by two Doric pilasters arranged in two pairs towards the exterior.
Both the entrance portal, placed on top of a niche bearing the statue of the Madonna, and the window of the second order, open in the centre, from the bottom. The triangular gable finishes the façade.

All the surfaces are plastered, the pink walls pleasantly contrasting with the white cornices and pilasters, a characteristic chromatic effect that is amplified by the reflection on the pier's waters.

 


Pietro Bastoni. Church of San Giacomo Apostolo. 1763. View from the canal harbour. Cesenatico.

 

Inside, the sole nave ends up with a presbytery lightly raised over two steps and goes together with two lateral niches, three on each side with respective altars.
The walls, plastered in cream yellow, and the white components, are followed by an order of pilasters with Ionic capitals, topped by a continuous trabeation and by a second prominent cornice that outlines all the perimeter of the church. The vault ceiling is crossed by rounded arches.

The church has a pipe organ and three statues of saints, two of them from the 18th Century made by Francesco Callegari. Behind the altar, in the niche made out in the apse we can find the statue of the patron saint James. The paintings are as follows: a 17th Century work by Domenico Mantovani, two others from the 18th Century made by Francesco Andreini, a painter from Cesenatico who died in 1750 and two copies of the painter Guido Cagnacci.

 

A. Cocchi.

Trad. A. Sturmer

 


 

 


 

 

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Bibliografia

 

B. Ballerin, Rocca, torre e fortino del Cesenatico. in: Romagna arte e storia n. 49, 1997, Editrice Romagna arte e storia, Rimini 1997
F. Santucci, Cesenatico, da porto di Cesena a Comune Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 1995
D. Gnola, Storia di Cesenatico Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 2001
D. Gnola, Cesenatico nella storia Edizioni Il ponte vecchio Cesena, 2008
M. Marini Calvani (a cura di), Schede di Archeologia dell'Emilia-Romagna, Bologna 1995
B. Farfaneti, Cesenatico romana. Archeologia e territorio, Ravenna 2000
C. Dondi Il porto di Cesenatico lo pensò Leonardo? in:www.bper.it/gruppobper/incontri
AA. VV.Quaderno da viaggio. Provincia di forlì-Cesena. Luoghi e incontri, arte e cultura dal mare all'appennino.
P. Fabbri. La pianura e i lidi romagnoli. Guide d'Italia. Fabbri Editori, Milano 1982
M.Tedeschini (a cura di) Cesenatico. In: Atlante Romagnolo. Dizionario alfabetico dei 76 comuni. Il Resto del Carlino.

 

 

 
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