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Venere dormiente

Famoso per essere il primo nudo femminile, la Venere dormiente di Giorgione è inteso come allegoria di armonia universale.

 

 

Giorgione. Venere dormiente.1508. Olio su tela. Gemäldegalerie Alte Meister, DresdaGiorgione. Venere dormiente.1508. Olio su tela. Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda

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Mappe concettuali (.pdf) / Riassunti / Materiale didattico

L'icona femminile del Cinquecento

 

La Venere dormiente è stata dipinta dal Giorgione intorno al 1507. E' conservata alla Gemaldegalerie di Dresda.
E' uno dei capolavori del maestro di Casterlfranco e tra i più celebri nudi di tutti i tempi. E' anche il primo nudo femminile finalizzato alla contemplazione secondo una visione classica e sensuale.

Questa figura è perfettamente immersa nella natura, fa parte del paesaggio in cui vive. Tutto il dipinto è realizzato con sapienti modulazioni tonali che trasmettono un sentimento malinconico, di solitudine incantata e sospesa.
Esiste una perfetta corrispondenza tra il profilo delle colline, le forme distese del paesaggio, questa atmosfera onirica e la Venere abbandonata nel sonno.
Esiste una forte analogia anche tra i colori del cielo, rosati nel tramonto, e quelli del corpo della Venere, come per indicare un'ideale somiglianza tra la donna e la dimensione divina.
Giorgione esalta la femminilità e la sensualità della sua Venere e nello stesso tempo la distacca, la allontana dallo spettatore, perchè appartiene alla dimensione magica, poetica del sogno, a cui sembra appartenere questa natura incantata.

La composizione è basata sulle diagonali e la figura femminile si distende su una di esse, occupando tutto il primo piano. Sull'altra diagonale si dispongono le colline e gli elementi del paesaggio.
La venere, è adagiata su voluminosi panni bianchi e rossi, che potrebbero alludere ai colori degli abiti nuziali delle spose di allora, e dorme ignara di essere osservata.

Questo dipinto testimonia anche l'apprendistato di Tiziano presso Giorgione, secondo gran parte degli esperti, infatti Tiziano è intervenuto nel panneggio in primo piano, probabilmente per completare il quadro alla morte improvvisa del maestro.
Il quadro ha subito parecchi restauri e ridipinture. Ad una radiografia, eseguita nel 1932 dal Posse è apparsa la figura di Cupido, ai piedi della dea.

A. Cocchi

 

 

Mappa concettuale [.pdf]
Giorgione. Mappa concettuale

Giorgione.

Mappa sintetica con cenni sul contesto storico e riferimenti alle opere principali. Autore: A. Cocchi
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Giorgione è uno dei maestri più misteriosi e affascinanti della pittura italiana. Fu il maggiore interprete della concezione di armonia tra uomo e natura espressa attraverso il colore. I suoi capolavori sono spiegati in maniera sintetica e chiara nella mappa di Geometrie fluide, per comprendere con facilità lo stile e le opere principali di questo straordinario artista.

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Bibliografia

 

 

A. Gentili. Giorgione. Dossier Art n.148. Giunti. Firenze, 1999
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Vasari, Vite, 1568
G. Cricco, F. P. Di Teodoro Itinerario mnell'arte. Vol. 3 Dal Rinascimento al Manierismo. Zanichelli Editore, Ozzano Emilia  2006
Vivere l'arte. A cura di C. Fumarco e L. Beltrame. Vol. 2 Dal Rinascimento al Rococò. Bruno Mondadori Editore, Verona 2008
La Nuova Enciclopedia dell’arte Garzanti, Giunti, Firenze 1986
R. Bossaglia Storia dell'arte. Vol 2 Dal Rinascimento al Barocco al Rococò. Principato Editrice, Milano 2003.
P. Adorno, A. Mastrangelo. Arte. Correnti e artisti vol. II
F. Negri Arnoldi Storia dell'arte vol III. Fratelli Fabbri Editori
E. Bernini, R. Rota Eikon guida alla storia dell'arte. Vol. 2 Dal Quattrocento al Seicento. Editori Laterza, Bari 2006
G. Dorfles, S. Buganza, J. Stoppa Storia dell'arte. Vol. 2 Dal Quattrocento al Settecento. Istituto Italiano Edizioni Atlas, Begamo 2006

  

 

 

 

 

 
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