Moda dal 1906 al 1914

Negli anni tra il 1906 e lo scoppio della prima guerra mondiale la moda della Belle époque raggiunge il momento culminante. In questi anni si assiste ad una fioritura di soluzioni diverse.
Accanto alle tendenze più tradizionali si affiancano le coraggiose sperimentazioni d'avanguardia, si mescolano i revivals con le innovazioni e compaiono contemporaneamente molte linee nuove proposte dai grandi stilisti in tutta Europa.

Dai diversi centri di creazione a Parigi, a Vienna, a Londra, in Germania e in Italia la moda in questo periodo ebbe larga diffusione grazie

  • al sistema della produzione industriale di serie
  • e della distribuzione nei grandi magazzini, che proposero nelle maggiori città  europee e degli Stati Uniti gli abiti degli stilisti adattandoli ad un consumo più largo.

 

Principali novità 

1906

  • Nel 1906, ispirandosi alla larga cravatta maschile degli abiti da cerimonia, viene introdotto il plastron negli abiti da sera delle signore. Ornato con motivi floreali, viene fissato al margine del decolletè e scende fino a terra.
    L'uso del plastron verrà  sviluppato negli anni successivi dai diversi stilisti, una delle soluzioni più belle è l'abito da sera delle sorelle Callot del 1910.
  • La grande novità  è rappresentata dall'abito realizzato nel 1906 da Paul Poiret per sua moglie Denise: il Lola-Cortes, primo abito senza corsetto, con linea sciolta e naturale.


Nonostante l'eliminazione del busto da parte di Poiret, le manifestazioni del movimento di liberazione femminile, e i numerosi studi scientifici che ne divulgavano la dannosità  per la salute, i busti femminili continuarono però ad essere usati ancora tra il 1905 e il 1910.

  • Altro evento importante del 1906 è l'Esposizione Universale di Milano, dove Rosa Genoni presentò i suoi splendidi abiti ispirati al Rinascimento, proponendo una linea di moda italiana, alternativa all'imperante tendenza francese.

1907

  • Una nuova versione del tailleur compare nel 1907 con una nota di colore:  sul completo in tinta unita vengono realizzati i revers e i paramani della giacca con un tono a contrasto. Cambiano anche le proporzioni, poichè la giacca si allunga fino al ginocchio. Una cintura segna la vita e la vecchia manica en gigot viene sostituita da una forma diritta.
    Alle forme severe del tailleur si accompagna però l'immancabile cappello, con grande falda e fantasiose decorazioni di piume, nastri e pizzi.
  • Alla linea più maschile del tailleur si contrappone la versione molto femminile degli abiti da sera, nei quali si manifesta una nostalgica reinterpretazione della moda del Direttorio francese, con il taglio della vita rialzato fino allo scollo, con la cucitura sotto al seno.
  • L'atelier veneziano di Mariano Fortuny propose invece un'altra linea di abiti, ispirati alle forme dei costumi dell'antica Grecia, tra cui il famoso Delphos, fortemente innovativo per la linearità  e la semplicità  delle forme, abbinate alla ricercatezza dei tessuti e delle decorazioni.

1908-10

  • Il revival del costume della fine del '700 si protrae anche negli anni tra il 1908 e il 1910, portando un cambiamento nella silhouette femminile. La linea a S viene abbandonata e si preferisce una forma più lineare e semplice.
  • Con lo spettacolo dei Balletti Russi a Parigi nel 1909 si genera una forte influenza sulla moda, recepita soprattutto da stilisti come Paul Poiret, determinando una tendenza orientaleggiante che ebbe grande successo, in particolare nel mondo dello spettacolo tra le dive del teatro e della danza.
    Si possono ricordare, a questo proposito i costumi di scena indossati da ballerine di grande fama come Isadora Duncan, Mata Hari, Loie Fuller, o attrici come Eleonora Duse.
  • Dall'atelier di Poiret nasce l'immagine della donna-odalisca, che indossa i Pantaloni Harem e la Gonna Humpel, ripresi dal costume turco e medio-orientale. Gli ampi cappelli vengono sostituiti dai semplici e comodi turbanti, riferiti ai costumi arabi e indiani.

1910-14

  • In questi anni si diversificano le diverse linee di abbigliamento in riferimento alle attività  del tempo libero: lo sport, le gite in automobile, le passeggiate ecc.
  • Altre nuove tendenze sono quelle che si allacciano alle avanguardie artistiche contemporanee.
  • Una delle tendenze artistiche meglio rappresentate nell'ambito della moda è il Futurismo. Il 20 maggio 1914 Giacomo Balla firma il Manifesto della moda maschile futurista, seguito pochi mesi dopo dal manifesto del Vestito antineutrale.
  • Ma gli esperimenti di Balla furono preceduti, nel campo femminile, dai primi Abiti simultanei creati da Sonia Delaunay nel 1913, coloratissimi e confortevoli, adatti ad una donna dinamica e moderna.

A. Cocchi


Bibliografia

V. Maugeri A. Paffumi Storia della moda e del costume. Calderini Editore, Firenze 2005
L. Kybalovà , O. Herbenovà , M. Lamarovà . Enciclopedia illustrata del costume. F.lli Melita Editore, La Spezia 1988
C. Giorgetti. Manuale di Storia del Costume e della Moda. Cantini Gruppo D'Adamo Editore, Firenze
E. Morini. Storia della moda XVIII-XX secolo. Skira editore, Ginevra-Milano 2006
F. Podreider. Guida alla raccolta di stoffe di Rosa Genoni Podreider. Dattiloscritto. Archivio Storico della Società  Umanitaria di Milano.

 

 
Approfondimenti
Loading…