I colori dell'angoscia

Le angosce e i disagi esistenziali dell'artista, vengono espressi mediante l'uso di colori violenti e irrealiimmagini deformate, consumate dal tormento interiore. L'artista ha una visione della realtà  profondamente permeata dal senso incombente e angoscioso della morte. Il colore fa quasi forza a se stesso per uscire dalla tela, il volti si sfigurano per esprimere la propria totalità , le persone e le cose perdono consistenza "reale" per infuocarsi di elementi simbolici.
Mano a mano entrano in scena figure umane comuni, da sole o in coppia, intente a svolgere attività  banali, come radersi, o impegnative, come accoppiarsi. Da queste figure non traspare mai alcun segno di serenità  e armonia. Si presentano contorte, deformate, spesso bloccate in angosciose urla di dolore. Le loro forme appaiono goffe, ammassi di carne, percorsa da spasmi impotenti.
Gli scenari che le accolgono sono stanze anguste, occupate da pochi miseri oggetti di arredamento, più simili a strumenti di tortura (poltrone, divani, toilettes, ecc.). Inscatolati in questi spazi claustrofobici i personaggi di Bacon sembrano animati da un disperato desiderio di fuga. Ma la coscienza del loro destino li condanna alla sconfitta.
Questi esseri balzano allo sguardo dell'osservatore come gli emblemi dello squallore, sono i protagonisti impotenti di una società  perversa. La condizione di disagio dell'artista si amplifica, assume valore universale.

Attraverso la reinterpretazione di Bacon niente è mai come prima: la pittura stravolge tutto e gli permette di rendere le pulsioni inconsce, le visioni interiori, la fragilità  e il dramma dell'uomo. Senza giudizi o condanne, ma con spietato realismo.
Le sue opere, intense e sconvolgenti, hanno influenzato tutti gli artisti che nel dopoguerra hanno avuto a che fare con la figurazione: il realismo esistenziale, il realismo critico, la Nuova Figurazione, il neo-espressionismo.
La pittura di bacon è basata su una forte carica drammatica, che distorce la realtà  e l’umanità  in un racconto espressivo ai limiti della figurazione, denunciando in ogni suo dipinto le ipocrisie e le finzioni della nostra società .
La sua opera, dai piccoli intensissimi ritratti ai monumentali trittici, risulta contraddistinta da valenze simboliche del tutto personali, ricche di allusioni cinematografiche, letterarie e religiose, ed è sostenuta da un’eccezionale perizia esecutiva e da una profonda partecipazione emozionale. In questo senso, costituisce un corpus senza eguali nella storia artistica degli ultimi cinquant’anni.
Bacon non esprime la drammaticità  di una condizione astratta della vita umana, ma il sentimento interiore dell’esistere, individuale e intimo. Questo lo spinge a un’espressione violentemente tragica, a immagini forti e di intensa drammaticità , che rappresentano il tratto specifico dell’uomo moderno.
La sua interpretazione, carica di energia esplosiva e di disperazione, del sentimento della vita umana, risulta molto più vera di qualsiasi rappresentazione realistica: per la sua totale soggettività , tocca in profondità  la sensibilità  più intima dell’osservatore.
La grandezza dell’opera di Bacon nel panorama artistico del XX secolo consiste nel fatto che la sua pittura, pur muovendo esclusivamente dall’esperienza della quotidianità , non ha nulla di realistico, nel senso che non è vincolata a nessun canone di raffigurazione.
La sua opera rivela la sua omosessualità  e una personalità  complessa, al limite del “disturbo psichico”, evidenziata dalla sua passione, sin da giovane, per la deformità , la malattia, la mutilazione. Alcune immagini di bambini deformi o mutilati, ritrovate nel suo studio, riecheggiano poi, benché trasformate e trasfigurate, in molte sue opere.
Bacon è un uomo tormentato che dipinge a partire dalla propria esperienza esistenziale, e la sua pittura si rivela autentica ed efficace proprio per la capacità  di colpire la sensibilità  più profonda e oscura dell’individuo. In questo senso, egli ha contribuito in modo straordinario ad ampliare la tradizione figurativa occidentale, attraverso immagini emblematiche della violenza e dell’angoscia caratteristiche della nostra epoca.
Nessuno più di Bacon ha saputo esprimere, dopo il dramma epocale della seconda guerra mondiale, la tragedia dell’individuo all’interno di una società  esteriormente vincente e irresistibilmente protesa verso un progresso portatore di benessere, e al tempo stesso la denuncia di tutti gli aspetti oscuri dell’esistenza.
Per questa ragione, Francis Bacon è un artista indispensabile alla conoscenza dell’uomo moderno.

E. Visani 

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