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L'Angelus

Nel 1880, Van Gogh, dedicandosi al tema della vita in campagna, realizza questa copia dal celebre dipinto di Millet e ne parla anche nella sua corrispondenza con il fratello.
Il disegno, realizzato a matita, acquerello, gessetto, appartiene ad una fase ancora formativa dell'artista olandese, nella quale si dedica a questi studi, ricavati da foto.
Ma è significativo che l'impegno di Van Gogh non si concentra tanto sul lavoro di "copia", quanto su quello di una reinterpretazione personale. Rispetto all'originale di Millet, il disegno di Van Gogh è caratterizzato da una maggiuore carica espressiva che rivela fin da questi esordi, il suo temperamento. I lineamenti più marcati e incisivi delle figure vivacizzano il soggetto. La natura di Van Gogh emerge nel tratto energico, la linea di contorno mossa rende i personaggi più scabri, il tratteggo a zig-zag e a incrocio sul campo ha già qualcosa di vivo e rende con forza i volumi e il gioco di ombre e luci.

A. Cocchi



Bibliografia e sitografia

AA.VV. Moduli di arte - E - Dal neoclassicismo alle avanguardie. Electa - Bruno Mondadori, 2000
AA.VV. Vincent Van Gogh. Arnoldo Mondadori Editore/ De Luca Editore, Milano 1988
P. Lecaldano L'opera pittorica completa di Van Gogh e i suoi nessi grafici. Voll1 e 2. Classici dell'arte Rizzoli, Milano 1966
A. Bluhm Van Gogh tra antico e moderno. Dossier Art Giungi, Firenze 2003
G. Mori. Impressionismo, Van Gogh e il Giappone. Dossier Art Giunti, Firenze 1999
R. De Laeuw Van Gogh. Dossier Art Giunti, Firenze 1988
G. Cricco F.P. Di Teodoro. Itinerario nell'arte. Vol 3. Dall'età dei lumi ai giorni nostri. Zanichelli editore, Bologna 2005
Dorfles, F. Larocci, A. Vettese. Storia dell'arte. Vol. 3. L'Ottocento. Istituto Italiano Atlas Edizioni. Orio del Serio 2008
La Nuova Enciclopedia dell'Arte Garzanti, 1986

 

 
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