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Cesto di patate

Un tema molto trattato da Van Gogh è quello della natura morta.
Inizia a produrre nature morte a partire dal 1881, e anche questo genere, soprattutto nella sua produzione iniziale, rappresenta un esercizio essenziale per un artista in formazione, come già gli aveva consigliato il suo amico pittore Anton Mauve. Le nature morte servono a Van Gogh per sperimentare le sue teorie sui colori e il procedimento tecnico. Un po' alla volta, sviluppa una grande sensibilità per gli accostamenti e le mescolanze, che emergerà poi pienamente quando deciderà di abbandonare la tavolozza scura, tipica del "periodo olandese".
Questo quadro appartiene ancora alla fase formativa e il tipo di natura morta che sviluppa in questi anni è sempre legato al culto della terra e delle stagioni. Queste patate hanno un aspetto "terroso", sono studi in ocra e nero dove vengono analizzate tutte le tonalità e le tendenze di queste due tinte di base. Si passa da un'ocra gialla, alla gamma dei bruni che va dal più grigio al più rossastro al nero violaceo dello sfondo. Con questo tipo di accostamenti cromatici e attraverso lo stesso impasto denso del colore, le patate assumono una consistenza visivamente molto compatta. Lui stesso, in una lettera, a proposioto di questo quadro dice che voleva proprio che si sentisse il peso, la solidità fisica.

 

 
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