Tecniche artistiche

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Approfondimenti / Opere

La tecnica nell'arte.

 

L'insieme delle regole delle scelte metodologiche, dei procedimenti operativi messi in atto dagli artisti nel corso del loro lavoro è ciò che viene chiamato tecnica.

 

 
Un esempio di tecnica pittorica

 

 La parola 'tecnica'  deriva dal greco techne che in latino veniva tradotta con ars, in italiano: arte. Per la civiltà classica la tecnica si identificava quindi con l'arte stessa e in tutti i tempi  la tecnica ha rappresentato e rappresenta comunque un aspetto fondamentale e una condizione necessaria all'arte. Sempre la pratica dev'essere edificata sopra la buona teorica" ci insegna Leonardo da Vinci nel suo Trattato della pittura.

 


Leonardo da Vinci. Studio dell'incidenza della luce su un volto. 1488 ca.
Foglio 12604 della Raccolta di Windsor

 

 Anche se non è la tecnica fine a sè stessa che garantisce la qualità di un'opera d'arte, la padronanza tecnica permette all'artista di esprimersi meglio e un'opera ben fatta, curata anche nella tecnica è comunque sempre un valore apprezzabile. Al di là dell'esecuzione puramente manuale e dell'acquisizione di particolari abilità o gradi di precisione, la tecnica per la sua applicazione richiede sempre un bagaglio di conoscenze acquisite con studi, tirocini, esperienze e la capacità di affrontare situazioni, problemi e imprevisti. Inoltre ogni tecnica è soggetta ad essere trasmessa secondo una tradizione ma, come ogni pratica creativa, comporta anche  un buon grado di sperimentazione, con innovazioni ed invenzioni. Spesso i risultati stilistici e il valore delle opere d'arte dipendono anche da precise scelte tecniche e dalla libertà di decisione e movimento nell'uso di strumenti, materiali e processi esecutivi.

Nel Trattato della Pittura, scoltura et architettura del 1584 Giovan Paolo Lomazzo, pittore e scrittore d'arte, osserva che: "La prattica dà regole di prudenza e giudicio, insegnando come si ha da mettere in opera quello che si è detto et imaginato generalmente...."

 

 

 Leonardo da Vinci. Cenacolo. 1495-1498. Tempera grassa, lacche e oli su intonaco.
460×880 cm. Santa Maria delle Grazie, Milano.

A volte la tecnica ha comportato dei rischi: un esempio noto è il Cenacolo di Leonardo, la cui esecuzione tecnica troppo sperimentale ha compromesso la conservazione del capolavoro. Ma molto più spesso le invenzioni e le tecniche nuove hanno permesso non solo la realizzazione di capolavori ma anche il manifestarsi di fenomeni culturali di grande portata, basti pensare al superamento della tradizione arcaica nella statuaria greca con l'applicazione della fusione del bronzo a cera persa o alla pittura degli Impressionisti grazie ai colori in tubetto e alle pennellate accostate.

Su un tema così centrale come quello della tecnica esistono innumerevoli testi, studi e trattati su tutte le arti, prodotti dall'antichità ad oggi. Per le tecniche compositive in pittura e scultura basti pensare agli studi sulle proporzioni dei moduli egiziani o del canone proposto da Policleto.
Vitruvio nel suo trattato espone le regole proporzionali per gli ordini architettonici ma fa riferimento anche a materiali, strumenti di lavorazione e procedimenti.

 

Cennino Cennini. Madonna con il Bambino, due sante e angeli.
Ultimo quarto del sec. XIV. Tempera su tavola, cm 52x32, con la cornice cm 62x42.
Collezione privata.

 

Fondamentale per i pittori è stato il Libro dell'arte di Cennino Cennini, contenente insegnamenti molto precisi e preziosissimi per la pittura. A partire dal Rinascimento i trattati d'arte sono numerosi, da quelli celebri di Leon Battista Alberti e di Piero della Francesca al trattato sulla pittura di Francesco Lomazzo, a quello di Leonardo da Vinci. 

Nell'Ottocento nei confronti della tecnica si crea un divario: da un lato le accademie e l'arte Neoclassica sono particolarmente fedeli alle tecniche e ai procedimenti codificati perchè permettono di ottenere risultati perfetti; dall'altro con il Romanticismo si avverte il limite della perfezione tecnica rispetto alla spinta dell'esigenza espressiva e si sente il bisogno di seguire nuove strade, puntando sulla sperimentazione, l'uso di materiali e procedimenti nuovi. Ma rimane sempre importante la cura esecutiva; molto significativi a questo riguardo sono gli appunti che Delacroix segnava nel suo Diario nel 1857:

"Tecnica. (Si dimostra con la tavolozza alla mano). Le poche notizie a questo riguardo che si trovano nei libri. Adorazione della falsa tecnica nelle cattive scuole.. Importanza della vera per la perfezione delle opere. Nei maggiori maestri essa è la più perfetta: Rubens, Tiziano, Veronese, gli olandesi; la loro cura particolare, colori macinati, preparazioni, essiccazioni dei differenti strati....Tradizione del tutto perduta nei moderni. Cattivi prodotti, negligenza nelle preparazioni, tele, pennelli, oli pessimi, poca cura da parte dell'artista."

 


Eugene Delacroix. Quaderni di appunti.

 

Con il Novecento la tecnica viene affrontata in modo diverso dalle rispettive correnti artistiche: si passa dagli ironici giochi di scambi e illusioni realizzati delle opere cubiste di Picasso e Braque, dove la pittura imita il collage e viceversa, alla svalutazione della tecnica tra gli esponenti di Dada, fino alla sua esaltazione assoluta nella fotografia, nella Pop Art,  nei tagli di Fontana, nelle opere di Alberto Burri, nell'arte cinetica e nei New media.

 

A. Cocchi

 

Cennino Cennini. Il Libro dell'Arte o Trattato della Pittura. A cura di Gaetano e Carlo Milasnesi. Firenze, Felice le Monnier 1859

Leonardo da Vinci. Trattato della pittura. Milano, 1808, Della Società Tipografica de' Classici Italiani

Eugène Delacroix. Diario. 1804-1863. A cura di L. Vitali. Giulio Einaudi editore 2002

F. Gualdoni. Dizionario Skira dei termini artistici. Skira editore, Ginevra-Milano 2010

 

 

 

 
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