Specht Friedrich

Friedrich Specht. Riccio. LitografiaFriedrich Specht. Riccio. Litografia

 

 

Il mondo degli animali è il tema a cui è dedicata l'arte di Friedrich Specht, pittore, incisore e naturalista. Nell'opera dell'artista tedesco gli animali sono rappresentati per la prima volta nella spontaneità dei loro comportamenti, nel loro habitat e nella loro dimensione sociale.

I fratelli Specht

 

Friedrich Specht è uno dei maggiori artisti nel campo dell'illustrazione naturalistica dell'800. Nacque il 6 maggio 1839 nella cittadina tedesca di Lauffen sul fiume Neckar, poco lontano da Stoccarda. Il vivace ambiente culturale di Lauffen, centro ricco di storia e dove si conserva ancora la casa del poeta Johann Christian Friedrich Hölderlin, deve aver inciso in maniera stimolante sulla formazione e sulla creatività di Specht.

 

 
Friedrich Specht. Cucciolo di Husky e Bassotto che giocano.
Acquerello e carboncino su carta.
Fonte: https://aradergalleries.com/products/friedrich-specht-german-1839-1909-a-dachshund-puppy-and-husky-playing

 

 Seguendo la sua inclinazione artistica, Fiedrich si formò come pittore e frequentò l'Accademia di Stoccarda, dove esordì con la sua prima mostra e si specializzò nella rappresentazione di animali. Nella pittura privilegiò i lavori su carta con l'acquerello a cui spesso aggiungeva gessetto o tempera. Ben presto si appassionò alla tecnica della stampa, dedicandosi all'illustrazione soprattutto di libri scientifici ma anche di letteratura per ragazzi.

 

 


Friedrich Specht. Radura presso un laghetto con aironi e anatre. Olio su tela.
Fonte: https://www.mutualart.com/Artwork/Waldlichtung-mit-Blick-auf-einen-Weiher-/FE7E05B23EE0AF47

 

Le stesse passioni erano condivise anche dai suoi fratelli minori Carl Gottlob e August: Carl Gottlob Specht, (1846-1898) era un incisore del legno ed anche il più giovane dei tre, August Specht (1849-1923), come il fratello Friedrich, affiancava alla pittura la pratica dell'incisione, insieme all'interesse per la natura e lo studio sugli animali.

 


Friedrich Specht. Avicole agresti.

 

L'opera dei fratelli Specht si inserisce nel circuito dell'editoria specializzata della seconda metà dell'800; questa ricevette un impulso consistente con pubblicazioni di carattere divulgativo e di taglio spesso enciclopedico, molto apprezzate e sempre più richieste dalla borghesia emergente, specialmente se illustrate. Oltre al filone della letteratura per ragazzi, furono soprattutto i testi scientifici che richiesero il contributo degli illustratori: l'immediatezza della resa visiva era (ed è ancora) un indispensabile supporto alla comprensione. Per questo i testi di storia naturale furono accompagnati da un'immensa produzione grafica e fu quindi necessario ricorrere ad artisti specializzati.

 

Carl Specht. La pastorella. Litografia. Goethe Museum, Francoforte
Fonte e diritti: Freies Deutsches Hochstift / Frankfurter Goethe-Museum [CC BY-NC-SA]

Dal punto di vista dello stile, l'arte dei fratelli Specht è accomunata dall'osservazione diretta dei fenomeni naturali e dall'accurata descrizione dei dettagli. Diverge un po' da questa linea Carl. Nelle tavole che accompagnano i libri di letteratura e poesia di Carl, come la Pastorella che illustra la ballata di Goethe, emerge un'intonazione più romantica, la scena rivela un sentimento nostalgico e idealizzato della vita in campagna. Ma il personaggio si inserisce in un contesto molto ricco di particolari.

 


August Specht. Recinto con conigli e porcellini d'India. Tempera siu carta.

 

Una grande accuratezza per l'osservazione dal vero si riscontra anche nello stile più didascalico di August: nella tavola a tempera con il Recinto con i porcellini d'india e i conigli si nota come l'interesse descrittivo dell'autore sia tutto concentrato sugli animali, mentre i due ragazzi in secondo piano sono trattate come figurine molto più convenzionali.

 

Friedrich Specht e l'illustrazione naturalistica.

 

L'uomo di punta del gruppo è senza dubbio Friedrich, il più anziano ma anche più moderno dei tre. Lo stile di Friedrich Specht riflette una solida cultura figurativa, discende da una tradizione pittorica e grafica tipicamente tedesca, ma si distingue rispetto all'illustrazione scientifica circolante nelle pubblicazioni dei suoi tempi. La sua arte si è sviluppata secondo un'ottica nuova, di tendenza più realista e decisamente scientifica che si affianca alla ricerca espressiva di pochi altri disegnatori di animali come l'inglese T. W. Wood e il francese Riviere e aderente alle ricerche coeve dei maggiori naturalisti del suo tempo, come Charles Darwin, Alfred Elmund Brehm e Carl Christoph Vogt.

 

 

 

Jacopo Ligozzi. Topo quercino (Eliomys quercinus) e talpa (Talpa sp.). 1577-1587 ca.
Tavole naturalistiche - Mammiferi e Rettili . 
Pietra nera naturale, pigmenti policromi
di natura organica e inorganica, su carta con imprimitura a bianco di piombo.

Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi

 


Per quanto risulti difficile risalire alle componenti culturali che possono aver costituito la formazione artistica di Friedrich Specht, l'insegnamento dei grandi maestri dei secoli XVI e XVII si ritrova nella visione analitica e nella ricchezza di particolari con cui Friedrich articola le scene delle sue rappresentazioni.

  

 


Albrecht  Dürer. La grande zolla d'erba. 1503. Acquerello su carta. Collezione Albertina, Vienna

 

 

 
Albrecht Dürer. Leprotto. 1502. Acquerello e guazzo su carta. Collezione Albertina, Vienna

 

Il modo di rappresentare l'elemento naturale mostra una profonda conoscenza della pittura fiamminga e dell'opera grafica di grandi artisti come Dürer in primo luogo, ma anche la vicinanza ad altri maestri che si dono dedicati alla rappresentazione del mondo animale, come Leonardo da Vinci, Ulisse Aldrovandi o Luca Ghini.

 

 

Ulisse Aldrovandi. Ornitologiae. 1599

 

Rispetto alle illustrazioni zoologiche più diffuse, nei lavori di Friedrich Specht, il particolare modo di catturare la situazione sul momento, rendere la dinamica dei comportamenti, del carattere dei suoi animali e dell'interazione con il loro preciso ambiente naturale, sono valori decisamente diversi, innovativi anche nel panorama dell'illustrazione naturalistica dei suoi tempi.

Fino alla prima metà dell'ottocento i testi di storia naturale sono accompagnati da un'enorme quantità di disegni e riproduzioni a stampa caratterizzati da chiarezza, attenzione minuziosa e sistematicità, perchè si tratta di immagini che dovevano non solo accompagnare i testi scientifici, ma sostituire l'oggetto del discorso in quelle che sarebbero state lunghissime e pesanti descrizioni, presentandosi come emblematiche, chiare, tipiche ed esemplari.

Da Ulisse Aldrovandi a Linneo i libri di anatomia comparata, botanica o zoologia sono accompagnati da immagini che offrono una descrizione puntuale e ordinata dell'oggetto naturale. Si tratta di lavori che sembrano come "sterilizzati" per rispondere ad una funzione tassonomica ed esplicativa, quindi non sono orientati ad una rappresentazione della realtà e del singolo individuo, ma a fornire un'idea concettuale semplice che potesse facilitare il riconoscimento di un esemplare inteso come modello di una categoria, la memorizzazione e la catalogazione delle specie.

 

 
Francesco Stelluti. Ape studiata al microscopio. in: Apiarum 1625


Il disegnatore Francesco Fontana e l'incisore Matteo Greuter sono gli autori della prima tavola zoologica realizzata con l'uso del microscopio: si tratta della Melissographia eseguita per il naturalista e letterato Francesco Stelluti nel suo Apiarium del 1625. L'immagine mostra le diverse vedute di un'ape riportando anche singole parti anatomiche nelle quattro vedute principali, disponendo ogni elemento secondo un ordine geometrico nella stessa tavola e accompagnando l'immagine con una legenda numerata.
Con il superamento delle visioni "tassonomiche" sei e settecentesche i testi di zoologia del XIX secolo propongono immagini dove la componente descrittiva si accompagna ad un maggiore realismo, ma continuano ad essere proposte immagini un po' stereotipate con l'assenza di sfondo, forme chiuse e fissità di visione.

Gli esempi più noti che manifestano queste caratteristiche sono le tavole che illustrano i libri sugli animali di Thomas Bewick, come: Una storia generale dei quadrupedi, pubblicata nel 1790 e la History of British Birds  il cui primo volume venne pubblicato nel 1797 e il secondo nel 1804.

 

 
Thomas Bewick Leone. 1790. in: Una storia generale dei quadrupedi.
Fonte: https://www.docsity.com/it/appunti-lezioni-storia-dell-illustrazione-scientifica/5676500/



Tra le pubblicazioni più belle  va ricordata l'Iconografia della fauna italica, composta tra il 1832 e il 1841 dal principe Carlo Luciano Bonaparte, nipote di Napoleone e grande zoologo del XIX secolo. L'opera, corredata da 180 tavole a colori, era stata dedicata dall'autore al Granduca di Toscana Leopoldo II.

 

 
Carlo Luciano Bonaparte un'illustrazione da  Iconografia della fauna italica. 1832 e il 1841,

 

 

Le tavole illustrate degli Specht

 

I lavori dei fratelli Specht si distaccano da questi esempi poichè l'animale rappresentato si inserisce nel suo contesto naturale senza perdere di rigore scientifico. L'ambiente definisce meglio la creatura illustrata, perchè viene inteso dai disegnatori Specht come habitat naturale, ma anche come dimensione sociale e comportamentale. Spesso in queste scene gli animali vengono mostrati mentre interagiscono tra di loro o si rapportano con la natura intorno in maniera spontanea e tipica della loro indole.

 


Friedrich Specht. Avicole campestri.

 

Forse fu questa completezza di visione che suscitò l'apprezzamento di Charles Darwin quando ebbe l'occasione di osservare le illustrazioni che Friedrich e Adolf Specht, insieme ad altri disegnatori, realizzarono per la seconda edizione della Vita degli animali di Alfred Edmund Brehm (Brehms Thierleben).

Le immagini che arricchirono i sei volumi dell'enciclopedia zoologica di Brehm, sotto la direzione di Robert Kretschmer vennero definite da Darwin come "le migliori mai viste". Brehms Thierleben fu uno dei libri di divulgazione scientifica di maggior successo in tutta europa. Dopo la prima edizione del 1869 ad opera del Bibliographisches Institut di Herrmann Julius Meyer, ebbe diverse ristampe fino al XX secolo.

 

 


Friedrich Specht. Tigre che attacca un bufalo. 1860. Litografia 
in: A. E. Brehm. Vita degli animali.

 

 Nel 1872 venne pubblicato  Le espressioni delle emozioni dell'uomo e degli animali  di Charles Daerwin con illustrazioni di T.W. Wood e di Riviere che deve essere stato un utile riferimento per il lavoro di Friedrich Specht, sempre più interessato alla psicologia animale.

 

 1.  2.

 

3.
1) T. W. Wood. Ringhio di un cane. 2)T. W. Wood. Gatto arrabbiato. 3) Riviere. Cane in atteggiamento di sottomissione. 
in: C. Darwin,  Le espressioni delle emozioni dell'uomo e degli animali. 1872
Fonte: https://www.docsity.com/it/appunti-lezioni-storia-dell-illustrazione-scientifica/5676500/

 

 Nel 1883 esce a Monaco Die Säugetiere in W0rt und Bild, edito da Bruckmann e interamente illustrato da Friedrich Spect con splendide litografie anche a piena pagina. Anche questo volume venne tradotto in diverse lingue e fu ristampato in più edizioni. La traduzione italiana, dovuta a Michele Lessona uscì a Milano dai tipi di Sonzogno nel 1884, con il titolo La storia naturale illustrata I mammiferi descritti e figurati da Carlo Vogt e Federico Specht.

 Il corposo volume sui mammiferi è uno dei lavori più impegnativi di Specht, accanto alla consueta attenzione ai dettagli riferiti all'anatomia degli animali e alle caratteristiche dell'ambientazione in cui vive, i suoi disegni rivelano una sensibilità particolare nel rendere atteggiamenti, personalità ed espressioni molto suggestive. Questi risultati, dovuti senz'altro alla stretta collaborazione con Vogt ed agli insegnamenti tratti dallo scienziato, mostrano una capacità interpretativa e di 'raccontare' la vita degli animali nella loro quotidianità che è piuttosto singolare. In questo libro il disegno degli animali non è più soltanto sottoposto alle esigenze puramente didattico-scientifiche di modelli per l'anatomia comparata o finalizzati al riconoscimento delle specie, ma anche ad un livello più artistico, come 'personaggi' con un loro carattere, un loro stile di vita e un loro 'modo di essere', che ce li rende particolarmente vicini. Da questo punto di vista le immagini di Friedrich Specht completano la conoscenza dei contenuti e sono complementari al resoconto stringato e obiettivo che il professor Vogt spiega con il suo linguaggio chiaro e scorrevole, perchè ricche di stimoli emozionali e spunti per l'immaginazione dello spettatore.


 
Friedrich Specht. Talpa europea. in: Die Gartenlaube. 1880

 

Accanto a queste che sono considerate le opere più famose, Friedrich Specht realizzò diverse tavole zoologiche tra cui Nuove immagini dal mondo degli uccelli pubblicato nel 1877 a Vienna dai Fratelli Klingenberg e tra il 1890 al 1907 fornì un grande numero di illustrazioni per il Brockhaus and Efron Encyclopedic Dictionary.

 

 


Friedrich Specht. Bucero Bicornis. Litografia per The Royal Natural History. 
Volume 4. di Richard Lydekker,  1895
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Friedrich_Specht
 

 

  

Oltre alle immagini per riviste e periodici, disegnò anche numerose tavole di libri per ragazzi, come le illustrazioni per l'edizione berninese delle Fiabe dalla vita animale e una serie di acquarelli per il libro di Fritze Grün dal titolo: La raganella. E altri racconti di animali, inoltre fu pittore, scultore, litografo e collezionista d'arte.
Morì a Stoccarda, il 12 giugno 1909.

 

A. Cocchi.

 

 

 

<p>Poster intero</p>
<p>Dettaglio</p>
Mappa concettuale [.pdf]
Poster Leopardo di F. Specht

Il Leopardo, rappresentato insieme ai suoi cuccioli è una delle splendide litografie realizzate da Friedrich Specht per La Storia Naturale Illustrata di Carlo Voght, nell'edizione del 1884. Da questa immagine riprodotta in alta definizione in file formato pdf puoi ricavare la stampa del poster nelle dimensioni seguenti: 50X70 cm.

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Bibliografia e sitografia

 

C. Voght e F. Specht. La storia naturale illustrata. I Mammiferi. Edoardo Sonzogno Editore, Milano 1884
R. Arnheim. Il pensiero visivo. La percezione come attività conoscitiva. Giulio Einaudi editore, Torino 1974
G. Anceschi. Progettazione visiva: Convenzioni e procedimenti di rappresentazione. Edizioni Officina Immagine, Budrio 1981
F. Salamon. La collezione di stampe. Da Dürer a Picasso. Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1971
M. Diegoli, S. Hernandez. Immagine e comunicazione. I linguaggi visivi. Electa-Bruno Mondadori, Canale Arese (MI) 2002

 Il libro scientifico. L'illustrazione scientifica e le tecniche grafiche. . In: http://www.archiviocapitolino.it/percorsi/tecnica_e_scienza/

Appunti Lezioni Storia dell'Illustrazione scientifica. Storia dell'arte. Università di Pisa.in:  https://www.docsity.com/it/appunti-lezioni-storia-dell-illustrazione-scientifica/5676500/

https://www.evalosapeva.com/illustrazione-scientifica/

 

 

 

 
Approfondimenti
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