Moda femminile del primo rococò
La moda femminile del tempo di Luigi XV è ben rappresentata dalle più celebri donne del re.
La prima è Madame Pompadour, un'affascinante borghese che, secondo la leggenda sedusse il re proprio con la sua eleganza e determinò la formazione dello stile del primo rococò.
Si racconta che il re avesse notato la dama vestita di velluto a azzurro, metre guidava da sola una carrozza scoperta durante una delle sue battute di caccia. La Pompadour, che divenne la favorita di Luigi XV, venne nominata marchesa e introdotta a corte, dove le fu predisposto un appartamento.
Ben presto Madame Pompadour divenne la donna più importante di Francia, non solo modello di eleganza per tutte le dame e arbitro del gusto di corte, ma influenzò le regole di comportamento della corte francese e assunse anche un forte ruolo politico. Conquistandosi la fiducia di Luigi XV, diventò la consigliera del re, accolse ministri e personalità di rilievo, discusse di questioni politiche.
Negli abiti femminili di questo periodo si riscontrano alcune variazioni rispetto alle soluzioni già introdotte nel periodo della Reggenza, come l'andrienne, la robe à plis Watteau e la robe volante.
Moda femminile del secondo rococò
Il secondo personaggio femminile che influenzò la moda francese rococò fu Jeanne du Barry, commerciante di moda che divenne contessa in seguito al matrimonio.
Accanto alle dame di corte la moda del tempo di Luigi XV è dovuta anche ad alcuni artisti che lasciarono molti disegni di abiti.
Tra questi Augustin de Saint Aubin, che nel 1761 disegnò la serie degli Habillements à la mode de Paris e quella dei Portraits à la mode.
Moda femminile del tardo rococò
Nell'ultimo trantennio del XVIII secolo, la moda rococò cambiò ancora.
In Francia, presso la corte di Luigi XVI, il rococò francese raggiunse l'apice dello sfarzo e dell'eccesso, sia nelle forme degli abiti e sia nelle decorazioni. Determinante, per il costume di questo periodo, è stata la figura della regina Maria Antonietta. La linea di tendenza dello stile Luigi XVI divenne indicativo di un'aristocrazia conservatrice, ostile alle idee liberali e sostenitrice di un potere assolutistico.
Le tendenze più innovative e più largamente diffuse, per l'abbigliamento femminile di fine '700 sono rappresentate dalla moda inglese e dagli sviluppi dello 'stile esotico'.
Copricapi di gusto rococò
Nel periodo rococò, sui capelli raccolti con morbidi boccoli furono molto usate le cuffie e i berretti, spesso coperti da un leggero velo nero chiamato mantille.
Con le acconciature più voluminose si portava invece la toque, un cappello con falda, disposto obliquamente sul capo.
Per le attività di svago come le passeggiate, ma soprattutto la caccia e l'equitazione le signore portavano spesso il tricorno.
Per tutte le altre occasioni però il cappello era indossato soprattutto dalle vedove o dalle donne più anziane.
Calzature rococò
Le scarpe di questo periodo divennero oggetti molto raffinati e preziosi. La moda del momento tendeva a far sembrare il piede molto piccolo, quindi si indossavano scarpini strettissimi, con tacchi alti e ornati davanti con nastri disposti a ciuffi.
Le scarpe erano realizzate con la stessa stoffa dell'abito, e spesso ricamate.
I tacchi in legno potevano essere rivestiti di pelle sottile.
Per le più importanti occasioni di corte si portavano scarpe con la fibbia ornata di gemme.
La tomaia era a punta e a volte incurvata verso l'alto, mentre l'interno era foderato di pelle di capretto.
A. Cocchi
Bibliografia
V. Maugeri A. Paffumi Storia della moda e del costume. Calderini Editore, Firenze 2005
L. Kybalovà, O. Herbenovà, M. Lamarovà. Enciclopedia illustrata del costume. F.lli Melita Editore, La Spezia 1988
C. Giorgetti. Manuale di Storia del Costume e della Moda. Cantini Gruppo D'Adamo Editore, Firenze
E. Morini. Storia della moda XVIII-XX secolo. Skira editore, Ginevra-Milano 2006