L'antica Mevaniola

A sud di Galeata, verso Pianetto, è stato riconosciuto dagli archeologi il sito su cui sorgeva la città  romana di Mevaniola.
Qui un’équipe dell’Istituto Archeologico Germanico guidata da Siegfried Fuchs e Friedrich Krischen nel 1942 ha eseguito una campagna di scavi per cercare i resti del palazzo che Teodorico vi avrebbe fatto costruire agli inizi del VI sec. d.C.
Fu individuata parte di un grande complesso architettonico, con aree e vani annessi, interpretato come il palazzo teodoriciano, Costrruito a sua volta su precedenti edifici romani ( forse una villa). Le ricerche si interruppero a causa della guerra e ripresero solo nel 1968, in modo poco accurato.
Nel settembre del 1998 il Dipartimento di Archeologia dell’Università  di Bologna, diretto dal prof. Sandro De Maria, riprese le ricerche e i lavori proseguirono negli anni successivi.
I nuovi scavi confermarono i primi risultati: a partire dal I secolo, sul posto fu costruita una grande villa romana, forse parte di un complesso di edifici. Le costruzioni si ampliarono poi in età  tardoantica con strutture imponenti, padiglioni ed edifici distaccati. Purtroppo restano conservate sole le fondamenta e anche la datazione risulta approssimativa.
Proseguendo gli scavi,nel 1999-2000 a sud-est rispetto al primo sito, è stato scoperta un'altra area importante. Si tratta di un vasto edificio dalla planimetria molto complessa, con sale poligonali e absidate e vani riscaldati, forse la parte termale di un vero "Palazzo" tardoantico. Ma anche in questo caso la conservazione delle strutture non permette per ora un’indicazione cronologica puntuale.
Alcuni reperti - un elemento figurato di bronzo di età  arcaica, frammenti di ceramica attica di V sec. a.C. - indicano anche la presenza di uno stanziamento preromano. 
La maggior parte dei resti d’età  pienamente romana (fine del I sec. a.C.) sono molto più estesi di quanto si pensava inizialmente. Sono stati identificati: un impianto con vasche rivestite di cocciopesto, forse di carattere produttivo (scavi 1942 e 1998), una fornace per ceramiche della prima età  imperiale (scavi 1999), un articolato sistema di canalizzazione delle acque della vicina collina (scavi 2000) e  un viottolo selciato.

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