I Berlinghieri

Berlinghiero Berlinghieri. 1230-35. Tempera e oro su tavola. Madonna col Bambino. New York, Metropolitan Museum of Art
Berlinghiero Berlinghieri. 1230-35. Madonna col Bambino. Tempera e oro su tavola.
New York, Metropolitan Museum of Art

 

Berlinghiero Berlinghieri fu il promotore di una bottega di pittura attiva in Toscana dall'inizio del 1200, specializzata in pale d'altare. Presso di essa si formarono anche i figli Bonaventura, Barone e Marco.

I Berlinghieri, pittori duecenteschi toscani

 

A Lucca, nel corso del '200 operano i Berlinghieri, membri di una fortunata famiglia toscana di pittori, specializzati in arte sacra, esponenti della 'maniera greca', secondo la definizione data dal Ghiberti e dal Vasari. Dalla bottega dei Berlinghieri provengono diverse croci dipinte e pale d'altare realizzate a tempera su tavola e fondi in oro, a cui si aggiungono a cui si aggiungono le preziose miniature di Marco Berlinghieri.

 

 

Berlinghiero Berlinghieri. Crocifisso di Lucca. 1220 ca.  Tempera e oro su tavola. Lucca, Pinacoteca Civica
Berlinghiero Berlinghieri. Crocifisso di Lucca. 1220 ca.  Tempera e oro su tavola.
Lucca, Pinacoteca Civica. Foto di Sailko

 

 

 

I più noti esponenti sono Berlinghiero Berlinghieri, capostipite della famiglia, documentato nella prima metà del Duecento, il figlio maggiore Barone, frate francescano e pittore,  Bonaventura, autore della celebre pala con San Francesco e storie della sua vita e Marco, dedito alla miniatura e all'illustrazione di testi sacri.
E' ancora poco conosciuta la vicenda artistica di questa famiglia di artisti, le notizie sono scarse e soprattutto molte delle loro opere non sono state identificate o sono andate perdute. In particolare sono del tutto sconosciuti i lavori di Barone Berlinghieri, poichè nonostante alcune citazioni dalle fonti antiche, i suoi dipinti risultano scomparsi.

 

Berlinghiero il capostipite.

 

Capostipite della famiglia di artisti Berlinghieri è Berlinghiero Berlinghieri, attivo in Toscana, probabilmente nella prima metà del '200 e in base alla documentazione, tra il 1225 e il 1235. In un documento del 1228, viene indicato come milanese e citato insieme ai suoi tre figli: Marco, Barone e Bonaventura.

Di questo artista sono pervenute a noi solo alcune delle mopere realizzate dall'artista.
La prima è il grande Crocifisso della Pinacoteca di Lucca, una tempera su tavola firmata, proveniente dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli. La datazione si colloca tra il 1210 e il 1220.  L'iconografia propone il tipo del Christus triumphans e lo stile testimonia della particolare confluenza di elementi bizantini e occidentali che si riscontra nella pittura toscana di questi tempi. 

 

Berlinghiero Berlinghieri. Crocifisso di Fucecchio. 1230-35. Tempera e oro su tavola. Pisa, Museo San Matteo.
Berlinghiero Berlinghieri. Crocifisso di Fucecchio. 1230-35. Tempera e oro su tavola.
Pisa, Museo San Matteo.

 


Il Crocifisso di Fucecchio, venne realizzato tra il 1230 e il 1235. E' conservato al Museo San Matteo di  Pisa e grazie ad un accurato restauro eseguito nel  1981 ha rivelato la firma di Berlinghiero. Nello stile mostra una svolta rispetto al Crocifisso di Santa Maria degli Angeli, più legato alla tradizione bizantina. L'anatomia del Cristo è molto meno schematica, rivista secondo le proporzioni classiche, il volto è più umanizzato e sofferente e si avverte un avvicinamento ai modi di Giunta Pisano.  
A Berlinghiero vengono inoltre attribuiti, per affinità stilistiche e di iconografia anche la Madonna della collezione Straus a New York e il Crocifisso conservato a Palazzo Venezia a Roma.

 

 

 

Barone Berlinghieri e le tavole scomparse

 

La nascita Barone Berlinghieri, il figlio maggiore di Berlinghiero, dovrebbe essere avvenuta a Lucca intorno al 1220, poichè il suo nome compare in un elenco degli abitanti presenti  nella città toscana alla data 1228.
Non possiamo sapere come fosse il suo stile, ma Barone doveva essere un artista apprezzato presso i suoi contemporanei, visti gli incarichi che sono riportati dalle fonti. Sappiamo che verso il 1243 ricevette un incarico per l'arcivescono di Lucca, nel 1252 dipinse un Crocifisso per la chiesa parrocchiale di Casabasciana e che nel 1282 era ancora attivo, poichè vengono menzionate dalle fonti un altro Crocifisso e due pale d'altare che erano state iniziate dall'artista.  Purtroppo nessuna di queste opere sono state mai identificate.
 

 

Bonaventura, l'uomo di punta

 


Bonaventura Berlinghieri. San Francesco e storie della sua vita. Tempera e oro su tavola.
1235, altezza 160 cm. Pescia, Chiesa di San Francesco.

 

 

Bonaventura Berlinghieri fù il più conosciuto dei tre figli di Berlinghiero. Di lui si hanno notizie tra il 1228 e il 1274. Nonostante questo artista sia conosciuto per una sola opera, la sua fama supera quella degli altri esponenti della famiglia per la splendida pala d'altare con San Francesco e storia della sua vita, conservata nella chiesa di San Francesco a Pescia. Il dipinto, eseguito a tempera e oro su tavola lignea fù firmato e datato dall'artista.

In questo capolavoro, Bonaventura presenta in grandi dimensioni e al centro la figura di san Francesco, seguendo i modi tipici delle icone bizantine, ma vi inserisce gli attributi che lo renderanno riconoscibile ai fedeli.
Il santo in una rigida posizione frontale, mostra i segni delle stimmate e porta il libro della Regola francescana. Il suo gesto si riferisce alla predicazione a cui si fù dedicato durante la sua vita, rivolgendosi al popolo. E' vestito con il tipico saio, indice di umiltà e povertà, cinto in vita dal cordone con tre nodi, simbolo riferito al supplizio subito da Cristo, quando venne legato alla colonna per essere frustato prima della crocifissione.
Nelle scene della vita, a sinistra dall'alto sono rappresentate: San Francesco riceve le stimmate; la Predica agli uccelli; la Guarigione della bambina. A destra il Miracolo degli storpi; il miracolo degli zoppi; il Miracolo degli ossessi.

Bonaventura, nelle sei scene che illustrano episodi della vita  di san Francesco, dimostra un importante superamento degli schematismi bizantini, soprattutto per la vivacità espressiva e la spontaneità e fantasia delle soluzioni adottate, oltre che per l'interesse agli aspetti umani della narrazione.

 

 

Marco e l'arte della miniatura

 

Marco Berlinghieri. Capolettera D. Antico Testamento. 1248-50. Miniatura. Lucca, Palazzo Arcivescovile.
Marco Berlinghieri. Capolettera D. Antico Testamento. 1248-50. Miniatura. Lucca, Palazzo della Curia Arcivescovile.

 

 

Sul figlio minore dei Berlinghieri manca il riferimento alla nascita, ma sappiamo che fu attivo tra il1230 e il 1255. Il nome di Marco Berlinghieri è legato all'arte della miniatura e dell'illustrazione di libri religiosi. In particolare, è attribuita a lui la Bibbia miniata risalente al 1248-50 e conservata presso il Palazzo della Curia Arcivescovile di Lucca.

 

A. Cocchi

 

 

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Bibliografia

 

La Nuova Enciclopedia dell'Arte, Garzanti, 1986
Enciclopedia Universo, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1969
G. Cricco, F.P. Di Teodoro Itinerario nell'arte vol. 2
G. Dorfles, M. Ragazzi, C. Maggioni, M. G. Recanati. Storia dell'arte. vol. 1 Atlas edizioni, Bergamo 2008

 

 

 
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