Le origini di Roma

Ludovico Carracci. Romolo e Remo allattati dalla lupa.  1590-91. Affresco. Bologna, Palazzo Magnani
Ludovico Carracci. Romolo e Remo allattati dalla lupa. Dett. 1590-91. Affresco. Bologna, Palazzo Magnani

 

Roma sorse sull'area vicino all'isola Tiberina, presso l'ansa del Tevere, nel punto dove è più facile attraversare il fiume. La città fu il risultato di un'aggregazione tra diversi nuclei abitati che si avviò dal XIV secolo avanti Cristo.

Indice dei contenuti
Mappe concettuali (.pdf) / Riassunti / Materiale didattico

Tra il mito e scoperte archeologiche

 

Sulla nascita di Roma convergono la storia, l'archeologia e il mito. Nella leggenda narrata da Livio e  da Virgilio si racconta che Roma venne fondata nel 753 a. C. da Romolo e Remo, i due gemelli figli della sacerdotessa di Vesta, Rea Silvia. La data può essere molto vicina alla verità, perché gli scavi archeologici condotti in diversi punti della città hanno riportato alla luce le tracce di un agglomerato organizzato di abitazioni risalente proprio all'VIII secolo a. C.
Da questi ritrovamenti si deduce che la città non nacque dal nulla, né fu disegnata da Romolo con una forma perfetta, come racconta il mito, ma è il risultato dell'aggregazione di diversi nuclei abitati preesistenti. Il processo di formazione e sviluppo della città è avvenuto nel corso di otto secoli, dal XIV secolo a. C. al VI secolo a. C., cioè dal Bronzo Medio all'età di Servio Tullio. Inoltre la conformazione geologica su cui sorge l'Urbe, fatta di alture e improvvisi avvallamenti, ha determinato la forma irregolare sia della rete delle strade che della distribuzione degli edifici.

Roma sorse sull'area vicino all'isola Tiberina, presso l'ansa del Tevere, nel punto dove è più facile attraversare il fiume. Questa zona, ideale allo stanziamento perché circondata da zone molto fertili adatte all'agricoltura, era anche il punto d'incrocio tra due vie: quella che dall'interno portava al mare attraversando la valle fluviale e quella che dall'Etruria collegava il Lazio e la Campania. Era quindi un luogo di confine tra territori occupati da Latini, Etruschi e Sabini: i tre popoli dai cui incontri e scontri si è sviluppato il primo tratto della storia di Roma con conseguenti riflessi politici, culturali e religiosi. I ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza, durante l'Età del Bronzo, di piccoli insediamenti sparsi formatisi tra il XIV e il IX secolo a. C.  tra l'ansa del Tevere e i sette colli romani.

In una fase successiva, a partire dal IX secolo a. C., è avvenuta la progressiva aggregazione ed espansione dei primitivi abitati in villaggi più organizzati al loro interno con la distinzione in aree residenziali, luoghi sacri e luoghi pubblici. Sulle rive del Tevere, distaccata rispetto alla zona abitativa venne costruita la necropoli.  Cominciarono a distinguersi i nuclei che formeranno due capisaldi della futura città: il Campidoglio e il Palatino. Il primo si conformerà come area sacra, similmente all'acropoli greca, il secondo diventerà il luogo di residenza della classe aristocratica. Ai piedi dei due colli venne costruito il primo Ponte sul Tevere e trovarono spazio i luoghi d'incontro e di commercio: il Foro Olitorio, mercato dei vegetali e il Foro Boario, mercato del bestiame.
Nell'VIII secolo il sopravvento del Palatino divenne decisivo, a quel periodo risalgono anche i resti delle prime mura che ci testimoniano che si trattava di un'area fortificata. Il colle era favorito dalle sue caratteristiche geografiche: aveva una superficie piuttosto ampia, si collegava facilmente con i colli vicini, si trovava in posizione strategica e poteva controllare le strade provenienti dal mare e dall'Etruria, il Foro Boario e l'approdo sul Tevere.
Il sistema comunitario si riorganizzò e si espanse tra l'VIII e il VI secolo a. C. comprendendo le alture della Velia, dell'Esquilino, del Celio e delle vallate ad essi collegate. L'estensione si allargò ancora comprendendo il Viminale, il Quirinale, il Campidoglio e infine il Gianicolo.

 

A. Cocchi

 

 

 

Mappa concettuale [.pdf]
Arte Romana. Mappa sintetica

 Arte Romana.

Mappa concettuale  con periodi ed esempi dei principali monumenti. Autore: A. Cocchi
Questa mappa può essere scaricata come documento PDF

L'arte romana si è definita nel corso della sua evoluzione. Concentrata essenzialmente su opere di pubblica utilità, architettoniche e ingegneristiche nel periodo Regio, raggiunse gli esiti più alti con i periodi Repubblicano e soprattutto Imperiale. La Mappa illustrata proposta da Geometrie fluide spiega con schemi semplici e chiari gli aspetti fondamentali dell'Arte dell'antica Roma.

€ 4,00
Acquista

Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".
Acquista

 

 

 

 

 

 

 

 


Bibliografia

 

F. Rossi. Roma: le origini. dalla Monarchia alla Repubblica. in: la Storia dell'Arte. 2. Il Mondo classico. Electa Mondadori S.p.A. Milano, 2006.
AA.VV. Roma. in: l'Italia Touring Club Italiano. Milano 2004.
F. Pesando. Arte romana. Dossier Art Giunti 259., Giunti, Firenze ottobre 2009
L. Colombo, A. Dionisio, N. Onida, G. Savarese. Opera. Architettura e arti visive nel tempo. 1. Dalla preistoria al Gotico.

 
Approfondimenti
Loading…