Villini Liberty a Cesenatico

Uno degli aspetti più affascinanti e caratteristici di Cesenatico è rappresentato dallo stile Liberty dei suoi villini, interessanti e gradevoli
testimonianze della Belle époque, contemporanea alla nascita e al primo sviluppo del centro balneare.

La diffusione delle residenze balneari private a Cesenatico segue il riassetto del tessuto viario avvenuto a partire dall'ultimo decennio dell'800
estendendosi fino agli anni '30 del '900.
Soprattutto dopo l'intervento di pianificazione urbanistica promosso dal Comune di Cesenatico nel 1903, l'area a levante del porto, una zona compresa tra il centro abitato e il porto, venne concessa gratuitamente ai privati per la costruzione di nuove residenze turistiche.

La disposizione di questi villini fu volutamente in quattro file alterne, allineate, in modo che in tutte le file si potesse vedere  il mare. Alcune di queste costruzioni sono tuttora visibili, e abbastanza ben conservate, altre invece sono state abbattute o trasformate; la maggior parte di esse si trovano sul lungomare, soprattutto sul Viale Carducci.

Tutte queste costruzioni furono edificate in stile Liberty,  un gusto che si è diffuso con molto successo in tutta la Romagna, ma che rappresentano un nucleo di testimonianze storico-artistiche locali identificabile come "il Liberty a Cesenatico".

Sul viale Anita Garibaldi comparvero i primi esempi di questa tipologia di edifici, alcuni dei quali sono tutt'ora esistenti. Tra questi di segnalano:
l'abitazione al n° 14 di viale Anita Garibaldi, Villa Pompili, Villa Brasini, Villa Magrini, le abitazioni in Via dei Mille numero 70 e in viale De Amicis
numero 7.

Le diverse sfumature dello stile dell'architettura Liberty si possono riconoscere nelle diversità delle singole costruzioni, spaziando dalle
soluzioni più classicheggianti a quelle più eclettiche, a quelle più razionali.
Molta fantasia e libertà d'interpretazione è dedicata alla decorazione, a volte concepita come arricchimento, a volte parte integrante di elementi strutturali. Numerose le tecniche adottate: rilievi scultorei, stucchi, ceramiche, pitture e ferro battuto che caratterizzano particolari tutti da scoprire e da ammirare.

L. Gentili, E. Racchini, A. Cocchi

 


 

 

Bibliografia e sitografia

F. Santucci, Cesenatico, da porto di Cesena a Comune Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 1995
D. Gnola, Storia di Cesenatico Edizioni Il ponte vecchio, Cesena, 2001
D. Gnola, Cesenatico nella storia Edizioni Il ponte vecchio Cesena, 2008
M. MARINI CALVANI (a cura di), Schede di Archeologia dell'Emilia-Romagna, Bologna 1995
B. FARFANETI, Cesenatico romana. Archeologia e territorio, Ravenna 2000

 

 
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