Gli scribi, nell'antico Egitto, appartenevano ad una casta molto potente, ammirata e ben retribuita che si occupava dell'amministrazione del paese.
Nel Regno Antico quest'ultimi venivano scelti tra le famiglie nobili, mentre nel Nuovo Regno questa professione fu estesa a tutti. Il tempo per formare uno scirba era molto lungo, solo gli alunni più dotati, coloro che imparavano l'arte complicata del geroglifico monumentale,riuscivano ad arrivare a corte.
Lo scriba, mantenendo il segreto della sua professione tramandava le sue conoscenze di generazione in generazione.
Inoltre era assegnata a loro la figura divina di Thot come protettore; infatti egli era il dio della scrittura e della saggezza, nonchè mago e messaggero degli dei.
Lo scriba nella società egizia
Gli scribi assunsero un ruolo di grande importanza, formando una classe intellettuale di alto calibro nella socetà , poichè si occupavano dell'amministrazione della vita civile; addirittura il reclutamento era essenziale per lo stato egizio e veniva svolto da scuole specializzate. Infatti, come spesso accadeva nelle socetà antiche, il possesso della cultura equivaleva al potere e gli scribi erano un tramite tra due mondi differenti: quello dell'analfabetismo e quello della cultura.
Quest'ultimi, erano addetti a svolgere compiti amministrativi e alla copiatura dei testi religiosi: affrontavano un tirocinio nei templi di quattro anni, durante i quali venivano addestrati con la massima severità , ricorrendo, talvolta, a punizioni corporali. Lo scriba poteva , inoltre, specializzarsi in studi religiosi per diventare sacerdote, oppure avrebbe avuto la possibilità di scegliere la via della medicina. Il più delle volte finivano per compiere studi di aritmetica, di geometria e di amministrazionem, per diventare un funzionario del Faraone o l'amministratore di un gran signore o di un ricco tempio.
A riguardo delle operazioni contabili, gli scribi adoperavano una scrittura denominata "ieratica" più semplice e scorrevole dei pittogrammi, che venivano invece utilizzati per i testi sacri e le decorazioni monumentali.
Gli strumenti dello scriba
Oltre ai papiri e al pennello lo scriba utilizzava anche altri strumenti, come: una paletta, un pestello, un mortaio, colori come il rosso ocra contenuto in un doppio calamaio, un coltello e un rullo per papiro, e infine un cubito (un righello graduato).
F. Tani ; N. Mingolini ; S. Pizzinelli (alunni del Liceo Classico Monti, Cesena)