Moda maschile nella Reggenza

Seguendo una linea più sobria e attillata rispetto al periodo di Luigi XIV, il costume maschile del periodo della Reggenza era molto elegante e basato su tre pezzi:

  • la marsina  o giustacuoire, detta anche habit,
  •  la veste, chiamata anche sottoveste o sottomarsina,
  •  le culottes.

Marsina

La marsina, un tipo di giacca molto aderente (per questo chiamata anche giustacuore), non si allacciava quasi mai, era lunga fino al ginocchio e con grandi tasche, molti bottoni, maniche svasate in fondo con alti paramani per far uscire i polsi  della camicia e collo con risvolto.
Le falde della marsina avevano quattro o cinque pieghe, a volte rivestite dentro la fodera con cartone, crine ecc. e uno spacco dietro, anche con asole.

Veste

Simile alla marsina
, la veste era lunga fino a metà  coscia, con tasche e maniche con risvolti che uscivano sopra a quelli della marsina.
La veste era allacciata solo con poche asole in vita per far vedere le trine della camicia.
Il davanti e il dietro della veste erano realizzati con lo stesso tessuto e decorati con gli stessi ricami.

Culottes

Le culottes erano i tipici calzoni corti appena sotto al ginocchio, avevano una linea aderente ma abbastanza morbida, ed erano chiuse con fibbia, cordoncino o bottoni.
Quando il giustacuore veniva abbottonato le culottes restavano nascoste.
Sotto alle culottes si portavano le calze, lunghe fino al ginocchio, lisce e dello stesso colore o di un tono in tinta con l'abito.


Acconciature maschili

Le acconciature maschili dell'epoca della Reggenza erano più pratiche rispetto al periodo del re Sole.

Le parrucche erano molto diffuse, venivano usate perfino dal clero e divennero un simbolo di rango.
Rispetto agli anni precedenti divennero più semplici, si ridimensionarono e passarono dall'appariscente colore rosso al bianco incipriato.
Con le parrucche difficilmente si indossavano i cappelli, per non rovinare i riccioli e la cipria, il copricapo si teneva in mano.

In alternativa alle parrucche, i capelli venivano portati lunghi, acconciati con riccioli sulle tempie e raccolti sulla nuca con un sacchetto detto crepaud, o annodati con un nastro nero: il solitaire, che a volte veniva annodato anche sotto il mento.

Copricapi

Il copricapo alla moda del periodo è il tricorno nero in seta, feltro o velluto, che poteva essere di foggia semplice o ornato con bottoni, guarnizioni ornate con motivi chiamate galloni o piume.
Per essere più agevolmente portato sottobraccio venne introdotto un tipo di tricorno pieghevole, chiamato Chapeau claque, con due punte che si potevano richiudere, che fu usato fino alla Rivoluzione Francese.

Calzature

Le calzature maschili avevano il tacco alto e la punta quadrata. Erano dotate di tomaia con linguetta che arrivava alla caviglia e si ripiegava in avanti. Sul collo del piede la scarpa era dotata di una fibbia.

A. Cocchi


Bibliografia

V. Maugeri A. Paffumi Storia della moda e del costume. Calderini Editore, Firenze 2005
L. Kybalovà , O. Herbenovà , M. Lamarovà . Enciclopedia illustrata del costume. F.lii Melita Editore, La Spezia 1988
C. Giorgetti. Manuale di Storia del Costume e della Moda. Cantini Gruppo D'Adamo Editore, Firenze

 

 
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