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I promessi sposi

L'opera, realizzata da Silvestro Lega nel 1870 rappresenta, un paesaggio campestre, con un prato attraversato da due fidanzati, seguiti più indietro da una donna più anziana con due bambine. La scena, nel formato orizzontale molto allungato del quadro, sembra dividersi in due  gruppi: a sinistra i fidanzati, che stanno dialogando tra di loro in modo molto riservato e intimo, a destra la donna con le bambine che, più che occuparsi di loro sembra voler ascoltare ciò che si dicono i due innamorati.
La rappresentazione è essenziale e dinamica, basata sul colore.  Lega non utilizza linee di contorno ma pone solo, grazie alla tecnica dei Macchiaioli, il colore a macchie. Utilizza grandi contrasti di colore sia sulle figure, sia nello sfondo: le bambine a la fidanzata presentano vestiti candidi, caratterizzati da colori tenui come l'azzurro acqua e il bianco mentre invece il fidanzato e l'accompagnatrice presentano contrappunti cromatici più scuri, blu e nero. Nello sfondo, il cielo di un giallo dorato contrasta con le nuvole violette e con i verdi e i gialli del prato, ancora illuminato dagli ultimi raggi del sole. La luce radente filtrata attraverso le nuvole fa spiccare le vesti bianche delle bambine e dell'innamorata che le pennellate di Lega hanno reso più morbide e piene di volume. Le forme sono semplici e geometriche.
L'opera è stata realizzata in un momento difficile delle vita di Lega, in cui le sue vicende emotive e la prossima fine della sua residenza a Piagentina lo portarono a ricercare effetti più struggenti e malinconici nei suoi quadri.

V. Mazzotti


Bibliografia:

Giorgio Cricco,Francesco Paolo Di Teodoro,”Itinerario nell’arte”, Zanichelli Editrice, 2008
Giuliano Matteucci,”Lega”,Giunti Editrice, 2005
Giuliano Matteucci, Fernando Mazzocca, Antonio Paolucci, ”Silvestro Lega:i macchiaioli e il Quattrocento”, Silvana Editrice, 2007                                                     

 

 
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