Maestro del Dypilon. Scena di lamento funebre. dett. di un'anfora. Pittura vascolare greca. 750 a.C. ca. Parigi, Louvre
L'armonia, il senso della misura, il gusto delle proporzioni, il criterio di funzionalità sono i valori estetici che si definiscono nell'Arte greca del Periodo Geometrico. Accanto a splendidi vasi in ceramica compaiono i primi esempi architettonici.
Il periodo geometrico dell'arte greca viene compreso tra il 900 e il 700 a. C., segue il periodo protogeometrico e precede il periodo arcaico.
E' una fase cruciale per la formazione dell'arte greca poiché rappresenta il momento in cui si configurano valori estetici essenziali come l'armonia, il senso della misura, il gusto delle proporzioni, il criterio di funzionalità. In età geometrica vengono elaborati anche i primi modelli architettonici del tempio e delle abitazioni.
La fase finale del periodo geometrico, a partire dall'VIII secolo, è segnata dalla colonizzazione verso occidente. Ciò porterà conseguenze importanti come l'incremento dei commerci e nuovi sbocchi culturali.
Lo studio dell'arte greca del periodo geometrico si basa soprattutto sui reperti ceramici, che attraverso il loro sviluppo stilistico permettono di individuare le principali tappe evolutive.
Stamnos proveniente dall'Attica. 800 a. C. ca. Atene, Museo del Ceramico
In questo momento le ceramiche sono importanti non solo per via della quantità di oggetti ritrovati, ma anche per l'originalità e la qualità, spesso eccezionale.
Come si desume dalla stessa denominazione del periodo, i prodotti ceramici sviluppano decorazioni sempre più complesse di motivi geometrici e al sostanziale principio di geometria saranno sottoposte anche le composizioni figurate della fase finale.
Anche le altre arti manifestano un importante incremento.
Con lo sviluppo delle città - dapprima Atene, poi Argo, Corinto, Sparta Tebe e altre - e dei santuari - Olimpia, Delfi, Delos - prendono forma i modelli dell'urbanistica greca e delle principali tipologie architettoniche.
E' il momento in cui la polis greca assume la sua organizzazione particolare, distinta in acropoli, agorà e asty; si definiscono le forme delle abitazioni comuni, della reggia e del tempio.
Nell'architettura con il periodo geometrico per le abitazioni si utilizzano due tipi di pianta:
Si intensifica e si sviluppa la produzione artistica nella scultura, viene continuata la scultura in pietra e la lavorazione dell'avorio, ma si producono sempre più numerosi i manufatti in bronzo, grazie anche all'evolversi della tecnica della fusione del bronzo. Vengono realizzati oggetti di carattere religioso, o arredi sacri, come i monumentali tripodi e lebeti rituali, numerose piccole statuine ex-voto. Oltre a questi con la tecnica metallurgica si producono armi e corazze o oggetti ornamentali.
L'arte dell'età geometrica è quindi suddivisa all'archeologia in tre momenti differenti:
Anfora (fine protogeometrico-geometrico iniziale). Ceramica dipinta con vernice nera.
X-IX sec. a.C. Atene, Museo della Ceramica.
Verso la fine del X secolo, stando ai reperti ritrovati, la Grecia riprende i contatti e i rapporti commerciali con gli altri popoli, in particolare con l'Oriente, superando l'isolamento economico e culturale dei secoli precedenti. Inizialmente si consolida il predominio di Atene, che manterrà il suo ruolo di guida culturale per tutta l'età geometrica.
Nella fase iniziale dello stile geometrico, tra il 900 e l'850 a. C., i più importanti centri artistici più all'avanguardia sono Atene, Argo e Corinto, mentre le altre città proseguono la tradizione protogeometrica.
Nella ceramica del primo geometrico la decorazione comprende ampie zone dipinte con vernice nera e alcune fasce con motivi geometrici. Anche le forme dei vasi proseguono la tradizione protogeometrica, ma si avverte un raffinamento progressivo della tecnica di lavorazione, soprattutto nella realizzazione dei particolari come le anse e gli orli.
Lebete tripodato.(B 1240) Bronzo. IX sec. a. C. Olimpia, Museo Archeologico.
Nella scultura, prosegue anche la produzione di statuine ceramiche dipinte, utilizzate come ex-voto, ma si diffonde anche la lavorazione del bronzo. Con la tecnica della fusione in bronzo vengono realizzati i primi esempi di tripodi monumentali, grandi bracieri posti su tre gambe di uso rituale, tra cui il Lebete tripodato del IX secolo esposto nel Museo di Olimpia, considerato il più antico lebete finora ritrovato.
Dalle botteghe del Peloponneso, soprattutto dai laboratori di Argo e dio Corinto, ma anche dall'Elide e dalla Laconia, provengono numerose statuine bronzee con funzione votiva. Accanto alle figure di animali (specie tori e cavalli) compaiono spesso figure umane nude con forme schematiche ed astratte, anatomie rudimentali, in cui è però messo in risalto il sesso e alcuni accessori, come elmi e copricapi.
Uomo (o divinità) con petaso. (B1391)Prima metà del IX sec. a. C. Olimpia, Museo Archeologico. | Uomo (o Zeus) con elmo. (B 1698) IX sec. a. C. Olimpia, Museo Archeologico. |
Appartengono al IX secolo i due piccoli nudi maschili dell'Uomo con petaso e dell'Uomo con elmo, entrambi esposti al Museo Archeologico di Olimpia. Non è ancora chiaro se queste figure, con braccia e gambe aperte rappresentano divinità nel momento della "epiphania" (apparizione) o fedeli in atto di preghiera.
Aurighi. (B 1670) IX sec. a. C. Olimpia, Museo Archeologico.
Un altro interessante reperto si trova nel Museo della Storia dei Giochi Olimpici Antichi di Olimpia, si tratta del piccolo gruppo bronzeo frammentario con due Aurighi, del IX sec. a. C.
I resti architettonici e urbanistici in questa fase si confondono con quelli micenei, preesistenti. Uno degli esempi di questa trasformazione è rappresentato dalla città di Atene.
Atene esisteva già dal II millennio a. C., quando nella zona dell'acropoli era presente un piccolo borgo fortificato.
Tra il XII e il X secolo a. C. il primo nucleo abitato circondava la reggia micenea, tutto racchiuso in una roccaforte.
Tra il X e il IX secolo, con l'incremento demografico, la città incomincia a svilupparsi intorno all'antica rocca micenea, espandendosi poi verso il basso. In seguito sui resti della rocca sorgerà l'acropoli, il luogo sacro della città mentre la zona abitata rimase tutta sotto la collina.
Stamnos. proveniente dall'Attica. Dett. della decorazione.
800 a. C. ca. Ceramica dipinta. Atene, Museo ceramico.
Nel Medio Stile Geometrico, compreso tra l'850 e il 750 a. C., procede la produzione artistica in tutti i settori già presenti in precedenza.
Alla fine del IX secolo oltre ad Atene, emergono anche i centri di Corinto, Sparta e Tebe. Gli oggetti ritrovati nella necropoli ateniese conosciuta come il Cimitero del Ceramico, nel quartiere dei maestri vasai, dimostrano anche l'avvenuta la differenziazione delle classi sociali. Alcune tombe presentano corredi funerari ricchissimi e contengono spesso oggetti che alludono al ruolo sociale del defunto.
Le poleis greche divengono sempre più popolose e forti attraverso il sistema politico e il commercio. Si accrescono gli scambi commerciali, soprattutto con i Fenici, una delle civiltà più importanti del momento.
Accanto alle città si si affermano anche i centri religiosi come Delfi, Olimpia, Delos. Questi divengono poli di attrazione di tutti i popoli greci e contribuiscono alla formazione di una lingua e di una cultura condivisa.
Stamnos. proveniente dall'Attica. 800 a. C. ca. ceramica dipinta. Atene, Museo ceramico.
Nella ceramica continua la fase geometrica, ma avvengono importanti cambiamenti dello stile decorativo vascolare. I motivi geometrici elaborati nel periodo precedente si sviluppano e si moltiplicano, fino ad interessare tutto il vaso. Le decorazioni si distribuicono secondo un ordine logico e coerente, armonizzando le decorazioni con le forme del recipiente. Le fasce decorative si allargano e si restringono in base al dilatarsi e restringersi delle forme del recipiente, ottenendo un effetto di grande equilibrio e proporzione.
Anche la scultura prosegue la tradizione attraversando una fase intermedia di evoluzione stilistica. Per quanto riguarda i materiali la terracotta e la ceramica dipinta continua ad essere lavorata per realizzare i numerosi ex-voto ritrovati nei santuari e nelle necropoli. Sono soprattutto statuine di animali, oranti, figure femminili, guerrieri, e idoli-campana.
Dea a cavallo. Secondo quarto dell'VIII sec. a. C. Bronzo. Olimpia, Museo Archeologico.
Soggetti simili vengono intagliati anche in avorio, e sono prodotti anche in bronzo, con la tecnica della fusione a stampo. Durante l'VIII secolo la lavorazione del bronzo si raffina e le figure presentano scioltezza e qualche accenno di movimento, in alcuni esemplari si avverte anche una maggiore consistenza volumetrica.
Sette donne che danzano in cerchio. (B 5401) VIII sec. a. C. Bronzo. Olimpia, Museo Archeologico.
Sono stati ritrovati anche piccoli gruppi in composizioni più complesse, come le Sette donne danzanti dell'VIII sec. a. C. del Museo di Olimpia. Nelle Sette donne danzanti, nonostante le piccole dimensioni e le caratteristiche anatomiche appena abbozzate, si nota una chiara sensibilità al movimento, che rispecchia la dinamica di questa antica danza rituale, ancora oggi praticata in Grecia. Il soggetto della rappresentazione ha suggerito anche l'ipotesi che queste piccole danzatrici possano rappresentare delle ninfe.
Per le dimensioni maggiori sono da ricordare i pregiati tripodi di bronzo con anse e strutture portanti figurate.
L'architettura e l'urbanistica greca del medio geometrico continua la fase sperimentale tipica del periodo. Le città della Grecia antica continuano la loro espansione e si definiscono le aree dell'acropoli, dell'asty e dell'agorà, con i primi edifici pubblici. vengono costruiti nuovi templi e ampliati o rinnovati quelli precedenti. A partire dall'VIII sec. a. C. inizia la colonizzazione con i primi stanziamenti distribuiti nell'area mediterranea. Le città coloniali quando sorgono ex-novo, presentano già una sorta di piano regolatore, con strutture a scacchiera e strade orientate secondo i punti cardinali.
Prothesis e scena di guerra. Dett. Grande cratere proveniente dal Dipylon di Atene.
Seconda metà dell'VIII sec. a. C. New York, Metropolitan Museum of Art
Con l'VIII secolo inizia la colonizzazione verso Occidente dei popoli greci e nascono i nuovi centri della Sicilia e dell'Italia meridionale.
Nel Tardo Stile Geometrico, tra 750 e 700 a. C. in Attica vengono realizzati capolavori ceramici di altissima qualità e la decorazione ricopre il vaso in un fitto ricamo geometrico. Tra gli esempi più importanti sono l'Anfora con lamento funebre del Museo Archeologico di Atene e il Grande cratere del Metropolitan di New York.
Grande cratere proveniente dal Dipylon di Atene. Seconda metà dell'VIII sec. a. C.
New York, Metropolitan Museum of Art
Intanto a Corinto, sotto le influenze del gusto orientale, si passa velocemente dal tardo geometrico al protocorinzio, preparandosi alla fase successiva in cui proprio Corinto diventerà il centro culturale più all'avanguardia nel nuovo stile, insieme alle città di Nasso, Paro, Creta e e le isole Cicladi.
Nella scultura continua la produzione dei bronzetti e delle statuette con funzione votiva realizzate in pietra, avorio, bronzo. Tra gli ex-voto appartenenti a questo periodo, a partire dall'VIII secolo si può rilevare un progressivo passaggio dalla esili forme lineari del Primo geometrico a una maggiore consistenza corporea, sia nelle figurine di animali (come ad esempio i numerosi cavallini) sia nelle figure umane.
Auriga. VIII sec. a. C. Bronzo. (B 1671) Olimpia, Museo Archeologico.
I lunghi arti filiformi si riducono progressivamente, mentre si avvia una maggiore resa plastica del busto e del corpo. Una maggiore attenzione al volume si riscontra anche nella Divinità femminile nuda dell'VIII secolo realizzata in avorio, proveniente dalla necropoli del Dipylon e conservata al Museo Archeologico di Atene.
L'artista che ha realizzato il piccolo Auriga di Olimpia sembra disinteressarsi delle proporzioni per dedicarsi invece con grande decisione allo sviluppo dei volumi. E' molto interessante anche l'anatomia delle gambe e dei piedi di questa statuetta ai quali viene riservata maggiore attenzione che per la testa o per il resto del corpo.
Importanti tracce riferite all'urbanistica e all'architettura databili a partire dall'VIII secolo sono state ritrovate ad Emporion, una polis dell'isola di Chio, a Thera, a Smirne e sull'isola di Creta a Latò e Vrokastro. Rimangono i resti delle cinte murarie dell'acropoli, di qualche reggia e alcuni esempi di abitazioni comuni.
Queste ultime risultano differenziate nelle dimensioni e nelle caratteristiche, a seconda delle diverse condizioni sociali, ma mantengono sempre forme semplici. La maggior parte di esse sono strutturate in un unico ambiente (monocellulari) e realizzate con l'uso di materiali locali. Forme e disposizioni sono condizionate dalla conformazione del luogo, ma in ogni caso sorgevano fuori dall'acropoli, disponendosi sui terrazzamenti che dalla collina scendevano verso la costa.
L'abitazione del sovrano locale, come nell'esempio ritrovato ad Emporion, si riconosce per le fondamenta in pietra, pareti in mattoni crudi, travature di legno e tetto in paglia. Altro elemento distintivo è la presenza di un ingresso provvisto di due ante e due colonne tra di esse. Questo tipo di struttura architettonica sarà anche il modello dei primi templi greci, detti appunto in antis e i cui primi esempi risalgono proprio all'VIII secolo a. C..
Non sono rimasti resti di questi templi primitivi, ma possiamo conoscerli sia grazie alle tracce ritrovate sotto a quelle di templi di epoca successiva, sia attraverso alcuni modellini in terracotta depositati come ex voto nei santuari greci di Argo, Samo, Itaca e Corinto.
A. Cocchi.
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