Donatello. Madonna Pazzi. Marmo. 1425-30. 74,50 x 69,50 cm. Berlino, Museo Statale.
Riprendendo la medaglistica antica Donatello inventa la tecnica dello schiacciato, un tipo di rilievo molto basso con il quale, giocando su pochi millimetri di spessore, realizza opere raffinatissime.
Nella tecnica del Rilievo schiacciato, da lui stesso inventata (detta anche "stiacciato"), Donatello ha realizzato parecchie opere, un certo numero delle quali sono disperse in vari musei del mondo. In alcuni casi si tratta di lavori compiuti, in altri invece si tratta di parti inserite in monumenti più ampi e complessi. La raffinatezza dell'esecuzione e l'altissimo livello artistico raggiunto da Donatello hanno determinato il successo di questa difficile tecnica scultorea e numerose commissioni anche private.
Sono opere compiute il gruppo delle lastre sul tema della Madonna col Bambino eseguite nel decennio 1422-32 . Si tratta di formelle marmoree, concepite come quadri di marmo, adatte ad essere murate su una parete, realizzati per la devozione privata e richiesta da singoli committenti. Tra queste le più note sono: la Madonna delle nuvole di Boston, la Madonna Pazzi del Museo Statale di Berlino e altri capolavori conservati al Victoria and Albert Museum di Londra.
Donatello. Madonna delle nuvole. 430ca. Marmo. Boston, Museum of Fine Arts
Il celebre rilievo del San Giorgio e il Drago, invece faceva parte di un'opera più grande, perché ornava il basamento della statua di San Giorgio posta in una nicchia di Orsanmichele a Firenze.
Sono eseguiti a rilievo schiacciato anche le due versioni del Convito di Erode, e parti di monumenti realizzati in collaborazione con Melozzo come l'Ascensione di Cristo e consegna delle chiavi a San Pietro, l'Assunzione di Maria e i putti del Pergamo di Prato.
Donatello. Tabernacolo eucaristico. Marmo. Dett. con il Seppellimento di Cristo. 1430 ca. Città del
Vaticano, Museo del Tesoro di San Pietro
Risale al suo soggiorno a Roma, nel 1430, l'esecuzione del Tabernacolo del Santissimo Sacramento in marmo, per la Basilica di san Pietro, dove in alto è inserito il Seppellimento di Cristo.
A Torrita di Siena, nell'Ospedale Maestri si trova la lunetta del Sangue del Redentore, in marmo.
In forma più evoluta rispetto ai lavori giovanili, vanno considerati anche i rilievi per l'Altare di Sant'Antonio a Padova e quelli dei Pulpiti di San Lorenzo a Firenze, ultimo lavoro del maestro.
La tecnica dello schiacciato donatelliano rappresenta un modello per la scultura a rilievo ed è un punto di riferimento fondamentale per tutta la la medaglistica rinascimentale. Infatti questo tipo di lavorazione è particolarmente funzionale alla resa prospettica e a ogni tipo di effetto spaziale e plastico realizzati su spessori minimi.
Il primo esempio conosciuto eseguito da Donatello con questa tecnica è il San Giorgio e il drago del 1420, un'opera che fa ancora parte del periodo giovanile ma rappresenta già uno dei più noti capolavori dello scultore fiorentino. In questo caso, insieme alla tecnica, l'artista sembra sperimentare anche la prospettiva, probabilmente appresa dall'amico Brunelleschi.
Esiti particolarmente poetici sono stati raggiunti dallo scultore nelle diverse versioni delle sue Madonne col Bambino in cui propone dolcissime immagini di maternità in cui la raffinata analisi psicologica riesce a rendere un misto di sentimenti tra il legame affettivo e il presagio della perdita.
Il Convito di Erode è un tema che Donatello ripropone due volte con il rilievo schiacciato: la versione più celebre è il Convito di Erode in bronzo dorato del Battistero di Siena.
L'altra versione è il Festino di Erode del Museo di Belle Arti di Lille, realizzata in marmo. Anche questa rappresenta uno dei più studiati esercizi prospettici di Donatello.
Donatello. Festino di Erode. Marmo. 1435 ca. Lille, Museo di Belle Arti.
Foto di Velvet e un altro autore CC BY-SA 4.0
Nella città francese di Lille, presso il Museo delle Belle Arti, è conservata una versione in marmo del Festino di Erode, molto diversa dalla più celebre opera in bronzo dorato del Battistero di Siena.
In questo caso la scena evangelica è interpretata in chiave spettacolare, sviluppata in un'ampia e dettagliata prospettiva. Lo spazio si apre quasi come una scena teatrale, si sviluppa in profondità con una variazione continua di piani orizzontali in cui sono disseminati numerosi oggetti, strutture architettoniche e personaggi. In un virtuoso esercizio di prospettiva, Donatello ricostruisce una Roma antica vista come un luogo immaginario e spettacolare, ricco di monumenti, palazzi, gradinate, balaustre. La resa scenografica e spaziale assorbe l'attenzione dell'artista, e i personaggi sembrano secondari rispetto all'ambiente.
Tra i lavori di carattere devozionale a destinazione privata, Donatello ha realizzato anche il San Giovannino in pietra serena del Museo del Bargello e la Crocifissione in bronzo ageminato eseguito per Cosimo I de' Medici e conservato nello stesso museo.
Tra i monumenti funerari va ricordata la lastra tombale della Sepoltura di Giovanni Pecci, vescovo di Grosseto. E' stata eseguita in bronzo dopo il 1426, murata nel pavimento del Duomo di Siena.
Nel decennio compreso tra il 1422 e il 1432 Donatello affrontò più volte il tema della Madonna col Bambino con la tecnica del rilievo schiacciato. Si tratta di un soggetto molto diffuso sia nella pittura che nella scultura del XV secolo e particolarmente richiesto per la devozione popolare. Donatello si era più volte dedicato alla rappresentazione della Madonna col Bambino già nei lavori in bassorilievo creati con materiali diversi, come ad esempio la Madonna Torrigiani del Museo del Bargello, scolpita in marmo, o la Madonna della Gherardesca, in terracotta, conservata nello stesso Museo fiorentino.
Per la devozione dei cittadini Donatello ha realizzato in terracotta la Madonna di via Pietrapiana, inserita in un tabernacolo della via fiorentina.
Nella tecnica del rilievo schiacciato Donatello ha scolpito altre bellissime versioni di questo tema: la Madonna Goretti Miniati del Bargello, in marmo con inserti di pasta vitrea blu; la Madonna delle nuvole di Boston; la Madonna Pazzi .
Al Victoria and Albert Museum di Londra. si trovano : la Madonna col Bambino e quattro angeli in marmo, la Madonna col Bambino in bronzo, la Madonna Chellini, in bronzo parzialmente dorato.
Il piccolo rilievo in marmo della Madonna delle nuvole, conservato al Museum fo Fine Arts di Boston è probabilmente un'opera di destinazione privata. Di questo lavoro non sono stati trovati documenti o testimonianze che possono permettere di stabilire una datazione sicura, per ciò l'opera resta compresa nel decennio tra il 1422 e il 1432.
Come anche nella Madonna Pazzi di Berlino, il rilievo di Boston riprende l'iconografia classica delle stele funerarie greche.
Il gruppo della Madonna e il Bambino abbracciati si sviluppa sulla composizione diagonale. I due personaggi compaiono seduti tra le nuvole, circondati da alcuni cherubini.
La Madonna Pazzi, conservata al Museo di Berlino fa parte di un gruppo di lavori eseguiti da Donatello con la tecnica del rilievo schiacciato e sembra essere il primo fra tre rilievi dedicati al tema della Madonna col Bambino, eseguiti tra il 1422 e il 1432.
La composizione riprende il modello classico di una categoria specifica di stele funerarie greche che venivano usate per le tombe delle madri morte di parto. E' classica anche la figura della Madonna, il cui profilo greco somiglia a quelli del Profeta e della Sibilla che compaiono nei rilievi eseguiti dallo stesso artista per la Porta della Mandorla del Duomo di Firenze, risalenti al 1422.
Un altro elemento che sembra confermare una datazione corrispondente ad una fase ancora giovanile della produzione dello scultore è la prospettiva non troppo esatta. Sia la mano con cui la Madonna sostiene il Bambino, sia gli sguanci della finestra in cui si inseriscono i personaggi sembrano costruiti con uno scorcio un po' forzato e fanno pensare che si tratti di uno delle prime prove prospettiche di Donatello.
Presso il Victoria and Albert Museum di Londra è conservata la Madonna col Bambino e quattro angeli eseguito da Donatello in rilievo schiacciato.
La composizione è impostata sulla forma ovale della lastra di marmo e per le sue caratteristiche di stile può essere datata al tempo del suo soggiorno a Pisa, tra il 1425 e il 1426.
Le figure sacre si inseriscono in uno spazio costruito in modo rigoroso e razionale attraverso un inquadramento architettonico, notevole è inoltre la sottigliezza della lavorazione ad intaglio con cui sono resi i panneggi e le mani dei personaggi. Queste caratteristiche, insieme all'angelo a sinistra, che suona la viola, sono simili a quelle riscontrabili nella versione in marmo del Convito di Erode.
Alcuni elementi avvicinano anche questo lavoro di Donatello al polittico di Pisa di Masaccio, soprattutto nel pannello centrale della Madonna col Bambino, dipinta da quest'ultimo nel 1426, quando entrambi gli artisti si trovavano a lavorare in quella città. Anche l'angelo a destra presente nel rilievo di Donatello, suona uno strumento disposto in scorcio, come si vede anche nel dipinto di Masaccio.
A. Cocchi
Donatello
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