Il Marsala, Garibaldi e la pittura risorgimentale

 

Garibaldi e il Marsala

Il Marsala di John Woodhouse

Girolamo Induno e Garibaldi

Scheda tecnica.

 

 

 

Garibaldi e il Marsala

 

Un uomo che ha fatto la storia del Marsala e la storia d'Italia è Giuseppe Garibaldi, che sbarcato in Sicilia l'11 Maggio 1860 a bordo di 2 piroscafi di nome: "Lombardia" e "Piemonte" trovò ristoro in una taverna. Si racconta che qui assaggiò un vino dolce che all'epoca si chiamava "Perpetuum"  e lo trovò particolarmente piacevole, anche se si dice che Garibaldi fosse astemio. In quel periodo i locali utilizzavano la tecnica In Perpetuum  che costituiva di un'aggiunta  di mosto cotto al vino locale.

Ancora oggi a Marsala sembra che Giuseppe Garibaldi sia sbarcato ieri, le sue fotografie con il cappello in sbiego riempiono la città, come fosse una star di oggi, ovunque basta alzare la testa che si legge una targa con scritto:

"Qui l'eroe dei due mondi ha dormito,  ha mangiato, ha bevuto"


Per quell'evento la popolazione Marsalese gli ha dedicato un vino dall'etichetta il "Giuseppe Garibaldi  Dolce"

Le classificazioni di Marsala, considerato come vino liquoroso, che sopravvive ancora ai nostri tempi, sono denominazioni
di antica tradizione, le più diffuse sono:

I.P.(Italia Particular) utilizzata per il Marsala Fine

S.O.M. (Superior Old Marsala)  Marsala Superior secco

G.D. Superior (Garibaldi Dolce)

Il Marsalasi distingue tra il Vergine, Superior, Fine.

Il Marsala Vergine viene prodotto senza l'utilizzo di concia mentre per il Superior e il Fine, viene aggiunto mosto cotto (Concia).
L'affinamento avviene in botti di Rovere con durata minima di 1 anno per il "Fine" e di oltre 10 anni per il "Vergine Riserva".

 

 

Il Marsala di John Woodhouse

 

Florio Baglio. Busto ritratto di John Woodhouse. Marsala.

 

Un altro celebre nome che contribuì a fare del Marsala un mito fu John Woodhouse, un ricco mercante Inglese, che nel 1773 sbarcò a Marsala,
causa maltempo e in un'osteria assaggiò un vino locale. L'inglese notò ubito che quel vino assomigliava tantissimo ai vini liquorosi del Portogallo e della Spagna, lo "Shery"e il "Porto"  che bevve  nei suoi  lunghi viaggi.
 Quel vino gli piaque tanto che ne fece imbarcare 50 Pipe (botti di legno di capienza c.a 412 LT.). Per paura che il vino durante il traggitto andasse a male, lo fece addizionare con dell'acquavite.
Tornato in Inghilterra questo vino così conciato ebbe un enorme successo, tantè che Woodhouse volle ritornare a Marsala per aprire una propria cantina, producendo il Marsala con un nuovo metodo d'invecchiamento di nome "Soleras" già sperimentato nel Portogallo e Spagna.

Il metodo Soleras di affinamento, consiste nel disporre le botti sovrapposte iniziando a riempire per prima la botte più in alto, poi,  dopo un anno 1/3 del contenuto viene travasato nelle botti di livello inferiore, mentre le botti superiori vengono riempite con il vino più giovane. Così le botti alla base poste sopra la criadera hanno il vino pronto per il consumo, composto da uve di annate diverse. Iil vino  così arricchito da sapori e aromi di grande eleganza e particolarità.

 

V. R. Serafini

 

 

Gerolamo Induno e Garibaldi

 

 

 

 
Gerolamo Induno. Garibaldi a Sant'Angelo a Capua. 1862 ca. Collezione privata.

 

Tra i protagonisti del Risorgimento italiano vanno ricordati anche gli artisti, molti dei quali hamnno preso parte  agli eventi bellici entrando nelle file dei garibaldini. tra questi vanno ricordati i fratelli D9omenico e Gerolamo Induno, che combatterono già nelle barricate delle Cinque Giornate di Milano e spoprattutto il più giovane, Gerolamo che seguì Garibaldi in Crimea e nella seconda guerra del Risorgimento. Nei dipinti dedicati all'Eroe dei Due Mondi, Gerolamo Induno esprime la sua profonda partecipazione alle vicende storiche conn una visione lontana dai trionfalismi tradizionali per lasciare una testimonianza oggettiva e senza filtri della realtà, soffermandosi anche sugli aspetti più umili e quotidiani.
In Garibaldi a Sant'Angelo a Capua, del 1862 circa, la vicenda sofferta e la storia vissuta si traducono sulla tela nella gamma calda dei colori dalla consistenza pastosa che rievocano quella giornata di guerra, con il cielo nuvolosoe la terra riarsa. La figura del condottiero è decentrata verso destra, guarda lontano immerso nelle sue riflessioni, con i piedi nella polvere presso un cumulo di terra. Il senso di solitudine dell'uomo in primo piano sempbra come concentrarsi nella macchia centrale della camicia rossa e diffondere calore nel vasto paesaggio che occupa gran parte del quadro.

 

A. Cocchi

 

 

Garibaldi dolce. Scheda tecnica

 

Vitigno: Come da disciplinare di produzione
Zona di produzione: Territorio di Marsala e parte della provincia di Trapani (Legge 851 del 28.11.84)
Altitudine media: 60 metri s.l.m.
Sistema di allevamento: Spalliera
Età media dei vigneti: 10 anni
Periodo di vendemmia: Fine settembre
Fermentazione alcolica: In silos di acciaio a temperatura controllata, seguita dalla "concia" e cioè l'arresto della fermentazione alcolica con aggiunta di alcol o acquavite di vino e mosto cotto
Colore: Ambra carico
Profumo: Intenso e persistente caratteristico del Marsala Dolce
Sapore: Pieno, caldo e morbido
Tenore alcolico: 18,00% vol
Tenore zuccherino: 100 gr/l
Affinamento legno: Oltre 2 anni in botti di rovere di Slavonia
Maturazione in bottiglia: Minimo 2 mesi
Abbinamento: Calssico vino da dessert che lo vule ideale completamento ai dolci più raffinati
Temperatura di servizio: 16/18 °C

Riconoscimenti ottenuti:

Gran Menzione ( International Wine Competition ) - Vinitaly 2001 - Verona
Medaglia d'Oro ( International Wine Competition ) - Bruxelles 2001
Quattro Grappoli ( Duemilavini A.I.S. ) - Annuario 2001
Tre Grappoli ( Duemilavini A.I.S. ) - Annuario 2002

 

Vitigno: Come da disciplinare di produzione
Zona di produzione: Territorio di Marsala e parte della provincia di Trapani (Legge 851 del 28.11.84)
Altitudine media: 60 metri s.l.m.
Sistema di allevamento: Spalliera
Età media dei vigneti: 10 anni
Periodo di vendemmia: Fine settembre
Fermentazione alcolica: In silos di acciaio a temperatura controllata, seguita dalla "concia" e cioè l'arresto della fermentazione alcolica con aggiunta di alcol o acquavite di vino e mosto cotto
Colore: Ambra carico
Profumo: Intenso e persistente caratteristico del Marsala Dolce
Sapore: Pieno, caldo e morbido
Tenore alcolico: 18,00% vol
Tenore zuccherino: 100 gr/l
Affinamento legno: Oltre 2 anni in botti di rovere di Slavonia
Maturazione in bottiglia: Minimo 2 mesi
Abbinamento: Calssico vino da dessert che lo vule ideale completamento ai dolci più raffinati
Temperatura di servizio: 16/18 °C

Riconoscimenti ottenuti:

Gran Menzione ( International Wine Competition ) - Vinitaly 2001 - Verona
Medaglia d'Oro ( International Wine Competition ) - Bruxelles 2001
Quattro Grappoli ( Duemilavini A.I.S. ) - Annuario 2001
Tre Grappoli ( Duemilavini A.I.S. ) - Annuario 2002


V. R. Serafini

 

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