Questo dipinto, firmato e datato 1609 è uno dei primi esempi con cui Orazio Gentileschi crea una composizione veramente innovativa sul tema della Madonna col Bambino.
Sia dall'analisi del dipinto, sia per quanto si può desumere dalle testimonianze dell'epoca, Orazio per l'esecuzione dev'essersi servito del modello in posa. La figura della donna però è adattata a un concetto astratto di bellezza.
Altri particolari, come la semplice acconciatura, il lino grezzo della camicia, gli abiti e la sedia bassa sembrano appartenere a uno stile di vita molto modesto. La donna tiene una gamba sollevata con un cuscino appoggiato sotto le vesrti per tenere il bimbo, che avràcirca un mese, più comodo e sicuro.
L'atteggiamento della madre che allatta, gli occhi spalancati del bimbo, i particolari delle mani, l'aspetto morbido della pelle, sono tutti elementi che trasmettono una veritàsorprendente e fanno di questo dipinto non solo un'opera chiave nelle produzione di Orazio, ma anche uno dei capolavori più originali del naturalismo seicentesco.
A. Cocchi
Bibliografia e sitografia
A. Lapierre Artemisia Mondadori 1999
AA.VV. Caravaggisti Dossier Art n. 109, Giunti, Firenze 1996
Keith Christiansen, L'arte di Orazio Gentileschi. in: Keith Christiansen e Judith Mann (a cura di) Orazio e Artemisia Gentileschi, Skira editore, Milano 2001
J. W. Mann, Artemisia e Orazio Gentileschi in: Orazio e Artemisia Gentileschi, Skira editore, Milano, 2001
B. R. Benjamin, P. De Montebello, C. Strinati. Premessa in: Orazio e Artemisia Gentileschi, Skira editore, Milano, 2001
La Nuova Enciclopedia dell'arte, Garzanti, 1986