Giovanni Fattori. In Vedetta. Dett. Olio su tela. 1872. Valdagno, Collezione Marzotto
La piccola tavola di Giovanni Fattori è una delle opere più indimenticabili tra quelle realizzate dall'artista livornese. In una visione essenziale, un momento assolutamente banale della vita militare assume una dimensione lirica, sospesa nel tempo e nello spazio.
In Vedetta appartiene ad un consistente gruppo di lavori - disegni, dipinti, incisioni - realizzati da Giovanni Fattori e dedicati alla vicenda risorgimentale. A differenza di altri artisti macchiaioli, Fattori non partecipò alle azioni militari, ma ebbe piuttosto un ruolo di sostenitore, animato da idee patriottiche e democratiche fin dai tempi della scuola. Il suo sostegno politico alla causa risorgimentale lo espresse soprattutto attraverso la pittura, osservando da vicino gli aspetti più banali della vita militare, facendo emergere la dimensione umana e quotidiana dei soldati che sono sempre lasciati anonimi, lontani da ogni eroismo ed esaltazione retorica.
Muovendosi quasi come un fotoreporter, Fattori si mescolava ai soldati per riempire di disegni i suoi taccuini, fissando atteggiamenti e dettagli anche negli aspetti minori della loro quotidianità, offrendo una testimonianza diretta di quel momento storico. Poi il pittore attingeva spesso dai suoi disegni che fungevano da studi per i suoi quadri, realizzati successivamente.
Giovanni Fattori. In Vedetta. Olio su tela. 1872. Valdagno, Collezione Marzotto
Nel 1872, la data corrispondente al dipinto, i soldati in Maremma non furono direttamente coinvolti in azioni militari specifiche, perché la Toscana faceva già parte del Regno d'Italia, la cui unità era stata proclamata nel 1861. La scena rappresentata si riferisce quindi ad un'epoca appena trascorsa, quando il contesto storico era segnato dalla Guerra d’Indipendenza italiana. Durante questo periodo, l’Italia lottava per l’unificazione e l’indipendenza dai vari poteri stranieri. Tuttavia il 1872 in Italia fu un anno di tensioni politiche e militari, con varie fazioni che cercavano di influenzare il destino del paese.
Questo piccolo dipinto a olio, realizzato con la tecnica della macchia, traduce con intento veristico e grande intensità l'impressione di un momento. Tre soldati a cavallo fanno un giro di perlustrazione intorno ad un muro bianco, a destra o si vede solo il cielo su una pianura deserta che sembra debba continuare anche oltre al muro. I personaggi sono figure decentrate nella composizione, non hanno caratterizzazioni tranne la divisa, sono presenze casuali.
Non c'è movimento: la scena è priva di azione, sospesa nella luce abbagliante dell'estate. I colori, ridotti a tre tinte essenziali: bianco, azzurro nero, aumentano l'effetto di staticità e permanenza visiva. Il momento rappresentato sembra senza tempo, come un ricordo fissato nella memoria. Il presente è già proiettato nella storia.
A. Cocchi
Il quadro di Fattori In vedetta, noto anche come Il muro bianco, è costituito da pochi elementi: il cielo, la terra arida e il muro (elemento che d'ora in avanti comparirà frequentemente nelle opere di Fattori); fra questi elementi i tre soldati a cavallo.
C'è una grande staticità, immobilità sia degli elementi naturali che delle figure.
La composizione è quasi geometrica, e il muro bianco, che taglia schematicamente l'orizzonte, ne è il motivo essenziale.
Gli spazi fra i soldati a cavallo sono ritmicamente bilanciati, e isolando e scandendo le figure, contribuiscono a dare la sensazione di staticità.
La luce è tanto forte che assorbe i colori, ridotti all'essenzialità di due toni: il bianco e l'azzurro, che trovano contatto nell'aria violacea. La luce permette inoltre alla figura in primo piano di stagliarsi nel muro con un'ombra netta, che conferisce peso e verosomiglianza visiva a cavallo e cavaliere.
Fattori riesce a cogliere il torrido silenzio meridiano di un'afosa giornata d'estate, immobile e sonnolenta, che ferma anche le attività degli uomini.
Il quadro è concluso in ogni sua parte con estrema semplicità e acutezza.
Si può percepire in questo dipinto un nuovo rapporto fra uomo e natura, non più romantico ma realista: la figura umana è immersa nel paesaggio senza esserne protagonista, senza prevalere sulla natura.
A. Magnani
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Itinerario nell'arte versione gialla, G. Cricco e F.P.Di Teodoro, Zanichelli
Giovanni Fattori, di Mario de Micheli, Bramente editrice, Busto Arsizio 1961
B. della Chiesa, L. Binciardi.L'opera completa di Fattori, Classici dell'arte Rizzoli, Rizzoli editore, Milano 1970
L. Colombo, A. Dionisio, N. Onda. G. Savarese. Opera. Arte e patrimonio nel territorio. Vol. 3. Sansoni per la Scuola. Rizzoli, Milano 2019