Giovanni Boldini. Giuseppe Verdi in cilindro. 1886. Disegno a pastello. 65x54 cm. Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma.
Il ritratto è di grande espressività e lo stesso musicista rimase sorpreso tanto che scrisse a Ricordi che voleva utilizzare quell'immagine per l'edizione dell'Otello. "Per quanto sia grande la rassomiglianza e il merito del lavoro, mi pare sia uno scherzo più che un ritratto serio", disse Verdi a proposito dell'opera.
Tra i ritratti di Boldini, quello di Giuseppe Verdi in cilindro è senz'altro da ricordare.
Boldini raffigura in un mezzo busto il musicista utilizzando la tecnica a pastello. Ultimato nel 1886, l'opera ritrae il compositore italiano che fissa l'osservatore direttamente negli occhi. Le poche linee tratteggiate a matita e i colori tenui e neutri creano uno schizzo più che un quadro. Il ritratto è di grande espressività e lo stesso musicista rimase sorpreso tanto che scrisse a Ricordi che voleva utilizzare quell'immagine per l'edizione dell'Otello. "Per quanto sia grande la rassomiglianza e il merito del lavoro, mi pare sia uno scherzo più che un ritratto serio", disse Verdi a proposito dell'opera.
La giacca e il cilindro neri e il fazzoletto annodato al collo sono in contrasto con lo sfondo neutro, tipico di molti ritratti del pittore ferrarese. L'espressione concentrata e attenta di Verdi, come se volesse fissare lo spettatore, è sottolineata anche dalla barba, resa con toni bianchi e sottili linee nere, che conferisce al soggetto un'aria di maestosità.
La composizione dell'opera si basa sulle diagonali create dal fazzoletto che scende sulla giacca, e proprio questo elemento si differenzia dal resto del dipinto sia per il colore bianco con alcune linee gialle e blu, sia per la sua rigidità. Inoltre una linea verticale, data dal riflesso di luce sul cilindro e dal profilo del naso, divide a metà il quadro.
In alto a destra si trovano la data e la firma.
Il ritratto è oggi conservato alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma.
C. Facciani
Stefano Zuffi, "La pittura moderna: gli impressionisti e le avanguardie del 900", ed. Electa
Alessandra Borgogelli, "Boldini", Art dossier ed. Giunti
Giorgio Cricco e Francesco Paolo Di Teodoro, "Itinerario nell'arte, dal Barocco al Postimpressionismo", Zanichelli