giubileo

Giubileo:

s. m. Cerimonia egizia della rigenerazione reale che avveniva normalmente dopo trenta anni di regno, il giubileo reale è un soggetto ricorrente nella decorazione dei templi funerari dei sovrani, simboleggiando la volontà di sopravvivenza del re, ‘presso gli antichi Ebrei, epoca in cui ogni cinquanta anni si rimettevano i debiti, si liberavano gli schiavi, e sim.’ (av. 1342, D. Cavalca), ‘nella chiesa cattolica, periodo, di durata generalmente annuale, che ricorre ogni 50 o 25 anni, durante il quale il Pontefice concede remissione di tutti i peccati ai fedeli che compiono opere meritorie’ (1300-13, Dante; jubileum nel lat. di Salimbene, 1281-88), est. ‘cinquantenario’ (giubbileo: 1869, TB; 1901, G. Carducci: “quel che oggi dicesi giubileo”, ma in un giubileo per ‘in cinquanta anni’ s'incontra già nel Cinquecento; 1589, G. Bargagli Pellegrina III 6). Vc. dotta, lat. (annu(m)) iubilaeu(m), che si trova per la prima volta nella Bibbia di S. Girolamo in corrispondenza con l'annum remissionis dell'Itala (Migl. Onom.) e che trova riscontro nel gr. iobelâios di orig. ebr. (ebr. iobel, il ‘capro espiatorio’, propr. ‘(corna di) ariete’, perché l'inaugurazione dell'anno giubileo veniva annunciata col suono di un corno d'ariete, come testimonia il Levitico 25, 9: “nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese”).

 

Loading…